Broken Hope – Mutilated and Assimilated

I Broken Hope tornano in un momento prolifico e di ottimo livello per il genere, e un altro pezzo di storia si riprende il suo posto nella scena estrema attuale.

Mancavano i Broken Hope in questo inizio estate all’insegna del death metal, magari non una band di prima fascia, ma comunque una presenza storica nei primi anni del decennio d’oro per il metal estremo dai rimandi classici, gli anni novanta.

Swamped In Gore, il debutto licenziato nel 1991 e poi i quattro monoliti death metal usciti tra il 1993 ed il 1999, avevano consegnato la band alla storia del death metal statunitense, pregno di un’attitudine brutal che li poneva perfettamente a metà strada  tra l’accoppiata Obituary/ Macabre e Cannibal Corpse.
Poi come spesso accade, è arrivato un lungo stop durato tredici anni, durante il quale i Broken Hope hanno perso quel briciolo di notorietà nonché il singer Joe Ptacek, venuto a mancare nel 2010.
Il ritorno nel 2013 con il buon Omen of Disease segnava la riscoperta da parte dei fans del combo di Chicago, confermato da questo nuovo lavoro, che vede saldamente dietro al microfono Damian “Tom” Leski, già a ruggire sul precedente lavoro.
Mutilated and Assimilated esce per Century Media, sarà distribuito in diverse versioni ed inizierà la sua opera di distruzione nella seconda metà di giugno dell’anno di grazia 2017.
Non ci vuole molto per capire di che pasta è fatto il sound del gruppo americano, semplicemente perfetto nell’assecondare tutti i cliché della scuola d’oltreoceano: death e brutal si rincorrono per conquistare il trono su cui verrà sacrificato quest’opera, un vero massacro old school, puro e devastante metal estremo, oscuro, maligno e cattivo come un serial killer in pieno trip da tortura.
I Broken Hope sono musicisti tripallici e lo dimostrano con una forza ed un impeto fuori misura, il muro sonoro innalzato con The Bunker, o la terrificante title track viene abbattuto da una serie di blast beat ed esplosioni ritmiche terribili e poi subito dopo ricostruito con l’arrivo di potente metallo brutale (The Necropants).
Si chiude alla grande con i cambi di ritmo e la varietà di Swamped In Gorehog, mix letale di due brani presi da Swamped In Gore, progressivo e brutale death metal ed ottima conclusione di un album fiero e potente.
I Broken Hope tornano in un momento prolifico e di ottimo livello per il genere, e un altro pezzo di storia si riprende il suo posto nella scena estrema attuale.

TRACKLIST
1. The Meek Shall Inherit Shit
2. The Bunker
3. Mutilated and Assimilated
4. Outback Incest Clan
5. Malicious Meatholes
6. Blast Frozen
7. The Necropants
8. The Carrion Eaters
9. Russian Sleep Experiment
10. Hell’s Handpuppets
11. Beneath Antarctic Ice
12. Swamped-In Gorehog

LINE UP
Jeremy Wagner – guitars
Mike Miczek – drums
Damian Leski – vocals
Diego Soria – bass
Matt Szlachta – guitars

BROKEN HOPE – Facebook

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