Kataklysm – Meditations

Oggi i Kataklysm suonano come dei Pantera che, dopo aver passato mesi ad ascoltare Soilwork ed At The Gates, si riunissero per comporre nuovo materiale, quindi lasciate che il death metal duro e puro lasci spazio al thrash, al groove e alle melodie e che Meditations faccia bella mostra di sé sul vostro scaffale, c’è comunque da divertirsi.

Torna una delle band storiche del panorama death metal mondiale, i Kataklysm di Maurizio Iacono, con il suo tredicesimo full length di una carriera discografica iniziata all’alba degli anni novanta e proseguita fino ai giorni nostri tra tanti alti e pochissimi bassi.

Tredici lavori che hanno avuto il loro picco qualitativo all’inizio del nuovo millennio, con tre album fondamentali come Shadows & Dust, Serenity In Fire e In The Arms Of Devastation.
Meditations continua l’evoluzione del gruppo verso un death metal più moderno e groovy, melodico come non ci si sarebbe mai aspettato quindici anni fa, ma altrettanto foriero di buona musica estrema.
Forse Iacono ha lasciato ai suoi Ex Deo il compito di dar battaglia con un death metal old school che, se vive di violenta epicità, e di tematiche legate alla storia, ricorda non poco il selvaggio ed arrembante sound dei vecchi Kataklysm.
Oggi la band canadese ricorda più una melodic death metal band (In Limbic Resonance), dal sound che viene sferzato da trombe d’aria thrash metal e potenziato da ritmiche groove, risultando appunto orientato verso una modernità imprevedibile all’epoca dei macigni estremi menzionati.
Meditations è un bel lavoro, e del resto i fans che seguono il gruppo potevano tranquillamente aspettarsi questa evoluzione che parte da almeno due album fa (Waiting for the End to Come ed il precedente Of Ghosts and Gods), quindi le melodie ricche di appeal di Guillotine o Outsider, poste come benvenuto all’interno di Meditations, non dovrebbero rappresentare una grossa sorpresa.
Oggi i Kataklysm suonano come dei Pantera che, dopo aver passato mesi ad ascoltare Soilwork ed At The Gates, si riunissero per comporre nuovo materiale, quindi lasciate che il death metal duro e puro lasci spazio al thrash, al groove e alle melodie e che Meditations faccia bella mostra di sé sul vostro scaffale, c’è comunque da divertirsi.

Tracklist
1. Guillotine
2. Outsider
3. The Last Breath I’ll Take Is Yours
4. Narcissist
5. Born To Kill And Destined To Die
6. In Limbic Resonance
7. And Then I Saw Blood
8. What Doesn’t Break Doesn’t Heal
9. Bend The Arc, Cut The Cord
10. Achilles Heel

Line-up
Maurizio Iacono – Vocals
JF Dagenais – Guitar
Stephane Barbe – Bass
Oli Beaudoin – Drums

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