MADNESS OF SORROW

Il notevole III: The Beast segna il ritorno dei Madness Of Sorrow, creatura horror metal di Muriel Saracino, che qui ci racconta il concept che sta dietro alla band ed altro ancora ….

MetalEyes Ciao Muriel, ci vuoi presentare i Madness Of Sorrow ed il concept che accomuna le opere fin qui scritte ?

Madness of Sorrow e’ un progetto horror metal nato 4 anni fa dalle ceneri della mia prima band ufficiale, i Filthy Teens. Un elemento a livello di concept che accomuna i tre dischi fin qui prodotti è senz’altro la critica ad un sistema ecclesiastico che dispone di un potere a tutt’oggi molto influente , ed ottenuto solo grazie a favole raccontate migliaia di anni fa e mal trascritte.

ME In “III: The Beast” sei stato aiutato anche in fase di scrittura da Shark, bassista e chitarrista: è da considerarsi a tutti gli effetti il secondo elemento in pianta stabile dei Madness Of Sorrow?

Vorrei e spero sia cosi … Davide è un ragazzo giovanissimo e dotato di un grande talento. Ha avuto idee brillanti in fase compositiva ed i suoi assoli ne sono la prova. Ho imparato a non farmi illusioni sui membri della band ma devo dire che sia lui che Riccardo (Derrick, il nuovo batterista) stanno mostrando una passione verso il progetto che va al di la del semplice “eseguire” i brani.

iye Sono passati circa due anni dal bellissimo primo full length “ Take The Children Away From The Priest”: qual è il vostro metodo compositivo, in particolare per i brani compongono “III: The Beast”?

Il metodo ha subito una variazione importante in questo disco … solitamente quando compongo, scrivo e registro le parti per tutti gli strumenti, dopo di che sottopongo agli altri il brano ed ognuno ci mette del suo variando quello che gli pare opportuno. Questa volta invece, vi sono brani nati proprio da un riff di Davide, vedi l’opener Welcome to your suicide, e parti totalmente riscritte da lui rispetto alle mie versioni. Si può dire che buona parte del disco sia stata scritta da due persone nella stessa stanza e questa senz’altro è una novità per me.

ME Pur mantenendo salde le caratteristiche del vostro sound, ho trovato l’ultimo lavoro più’ “metal” rispetto all’album precedente, sei d’accordo?

Per questo disco sono stati composti 22 brani, e le prime bozze non erano senz’altro cosi “metal” ma più lente e dark, finchè non mi sono detto “ok, alziamo un po’ il tiro”, ed ecco le parti blast beat ed i riff black fusi all’horror metal di nostra fattura.

ME Continuo a trovare nella musica della band molti riferimenti al dark ottantiano, miscelati sapientemente con il metal degli storici Death SS e richiami al reverendo Manson, creando un sound privo della teatralità delle horror band classiche a favore di un approccio più drammatico, pesante e “reale”: ti ritrovi in questa descrizione?

Sì, ho sempre preferito un approccio meno “teatrale” e piu’ diretto questo è certo; come influenze per i Madness direi il Manson di “Holy Wood”, e qualcosa dei Cradle of Filth. I Death SS che preferisco sono quelli fino al “Cursed Concert”, quindi hai fatto un ottima analisi ah ah ah

ME Come sempre ti sei avvalso di un paio di graditi ospiti, Simon Garth (ex-Death SS, presente anche sul primo album) e Bolthorn, bassista degli epic metallers Avoral: come nascono queste collaborazioni?

Simon è innanzitutto un amico, e lo dico davvero … nonostante non sia più nella band ci sentiamo spesso ed è stato molto felice di dare il suo apporto al disco; so che quando gli sottopongo qualcosa non posso avere dubbi riguardo al fatto che poi possa piacermi perchè è sempre cosi. Con Bolthorn volevo collaborare da un po’ ed alla fine ha scritto e registrato una grande linea di basso per Three meters underground.

ME In Italia, quasi in spregio alla presenza dello stato Vaticano ed il potere che la chiesa ha nel nostro paese, anche a livello politico, possiamo vantare una cultura horror che ha fatto scuola in tutto il mondo, dal cinema, alla letteratura e chiaramente alla musica, molto meno superficiale rispetto ai blockbuster americani e più orientata verso l’occulto, il mistico e le leggende che ogni nostra regione porta con sé da millenni.
Quali sono in quest’ambito gli artisti che preferisci e che ti hanno influenzato maggiormente, non solo musicalmente ma anche a livello di immaginario ?

In realtà sto scoprendo da pochi anni la grandezza di quello che è la cultura horror nel nostro paese … Sono un divoratore di horror, da “Nightmare” ai film di spiriti o possessioni (i miei preferiti), ma devo dire che film nostrani come “Inferno” o “E tu vivrai nel terrore: l’Aldilà” hanno una carica ed un atmosfera malsana ed inspiegabile. Anche “L’Anticristo” con Carla Gravina per me non ha nulla da invidiare al ben più conosciuto “Esorcista”. Di queste opere mi piace prenderne appunto quell’atmosfera, quella paura che si portano dietro e trasformare tutto ciò in musica.

ME Quello della scena metal italiana è un argomento spinoso che ci spinge a volerne parlare in sede di intervista con quasi tutti i nostri interlocutori: spazi risicati per suonare, presenze scarse ai concerti (a parte i pochi soliti nomi che ogni estate riempiono gli stadi) ed un costante menefreghismo da parte dei media, ormai storico verso un genere che nel nostro paese continua ad essere bellamente ignorato. Qual è il tuo punto di vista al riguardo ?

Che dire … tristezza … Rob Zombie a Milano l’ultima volta ha fatto forse 200 persone ?? … ridicolo, poi ci lamentiamo che certi nomi non non vengono più qui. Per quanto riguarda i locali ce ne sempre meno ogni anno, bisognerà trovare nuovi ulteriori modi e stimoli per far sì che un gruppo non viva eternamente in sala prove.

ME Nel salutarti ti lascio spazio per fornirci le ultime novità sulla band e l’eventuale programmazione live .

Sono giorni concitati, stiamo infatti girando il videoclip per Seed of Evil , il primo singolo estratto dal nuovo disco, e stiamo pianificando date live per il futuro. Sicuramente quest’anno ci vedrete di supporto a Cadaveria il 26 settembre al The One Music Club di Cassano D’Adda e poi saremo a Rozzano per Halloween.
Per i dettagli www.madnessofsorrow.com. Ciao e grazie per lo spazio concesso!!!

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