Mercyless – Coloured Funeral

L’album è un fulgido esempio di cosa si suonava in materia estrema nei primi anni novanta, un death metal oscuro, intriso di un’anima doom, vario nel saper alternare mid tempo e ripartenze, profondo come un nero abisso di morte e nobilitato da un tocco progressivo che dimostrava quanto di buono a livello tecnico avessero da offrire band come i Mercyless.

La debordante death metal band francese chiamata Mercyless è tornata da qualche anno a devastare palchi e padiglioni auricolari, prima con Unholy Black Splendor, uscito nel 2011 dopo tredici anni di silenzio (l’ultimo album di inediti licenziato risaliva infatti al 2000 e si intitolava Sure To Be Pure) e lo scorso anno con l’ottimo Pathetic Divinity.

Il 2017  ha visto la band impegnata in vari progetti minori ed ora arriva questa notevole iniziativa da parte della Xenokorp, ristampa il capolavoro del gruppo, quel Coloured Funeral uscito originariamente nel lontano 1993 e che risulta il cuore compositivo dei Mercyless, all’epoca sul mercato con quattro lavori in otto anni, dal 1992 anno di uscita del primo Abject Offerings, fino al 2000 ed alla pubblicazione Sure To Be Pure.
In mezzo il gruppo transalpino sparò due atomiche di death metal che oggi chiamiamo old school ma a quei tempi era il sound che regnava sul mercato estremo, scalfito dalla furia black metal che dalla Scandinavia scendeva verso l’Europa meridionale a colpi di chiese bruciate, omicidi e suicidi più o meno famosi.
Coloured Funeral e C.O.L.D (1996) sono sicuramente il meglio della produzione del gruppo, qui davvero sopra le righe con un lavoro che nulla aveva da invidiare ai gruppi storici e ai relativi lavori che hanno fatto scuola.
Prodotto da Colin Richardson, all’epoca guru del death metal mondiale, l’album è un fulgido esempio di cosa si suonava in materia estrema nei primi anni novanta, un death metal oscuro, intriso di un’anima doom, vario nel saper alternare mid tempo e ripartenze, profondo come un nero abisso di morte e nobilitato da un tocco progressivo che dimostrava quanto di buono a livello tecnico avessero da offrire band come i Mercyless.
Mirrors Of Melancholy, la tellurica Forgotten Fragments e Serenades (Into Your Limbs) sono brani di una bellezza estrema sconvolgente, con la band che non sfigurava di certo al cospetto di colleghi illustri come Asphyx, Morbid Angel ed Immolation, esibendo una sua precisa identità che lo rende ancor oggi un gruppo di primo piano anche se meno conosciuto rispetto a molti nomi contemporanei.
Se vi siete persi Coloured Funeral ai tempi avete la possibilità di rimediare, mentre se siete giovani e volete conoscere la storia del genere l’album è sicuramente un acquisto consigliato.

Tracklist
1. Spiral of Flowers
2. Mirrors of Melancholy
3. Travel Through a Strange Emotion
4. Forgotten Fragments
5. Contemplations
6. Agrazabeth
7. Serenades… (into Your Limbs)
8. Naked Forms
9. Beyond God

Line-up
Stéphane Viard – Guitars (lead)
Max Otero – Vocals, Guitars
Gerald Guenzi – Drums
Rade Radojcic – Bass

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