
One Eyed Jack – What’m I Getting High On?
Il trio lombardo non si nasconde certo dietro ad un dito, ti sbatte in faccia le proprie influenze e come se fossimo tutti trasportati in un locale della Seattle sfatta di rock ed eroina, ci consegna un valido tributo ad una delle scene musicali più importanti del secolo scorso.

Drug Honkey – Cloak Of Skies
Un disco senz’altro interessante ma decisamente ostico, ad opera di musicisti ai quali, fondamentalmente, interessa rappresentare la realtà che si annida al di sotto dei trucchi e dei belletti, riuscendoci piuttosto bene.


Tid – Fix Idé
Fix Idé e un’opera che si muove in maniera trasversale tra mille sfumature stilistiche, senza mai cessare di stimolare i sensi dell’ascoltatore tra pulsioni etniche, accenni di post metal, elettronica, dance e ambient, con l’aspetto melodico sempre ben posizionato in primo piano ed una forma canzone consolidata nonostante una vis compositiva inquieta.

Bob Oliver Lee – Flying Music
Flying Music è un buon lavoro, al quale manca solo un pizzico di personalità e qualche brano trainante in più per poter richiamare l’attenzione di un maggior numero di appassionati.

Striker – Striker
Ritmiche dure come la roccia, scalfite da improvvise accelerazioni power, riff taglienti come rasoi e melodie dall’appeal elevato, sono le qualità che il gruppo mette sul tavolo.

Sangue Nero – Viscere
I Sangue Nero, i quali hanno senza dubbio il merito di riportare il black metal alla sua funzione originaria, ovvero quella di infrangere incancreniti canoni stilistici, etici e filosofici.

Incantation – Profane Nexus
Un’apoteosi di scorribande in doppia cassa, lentissimi e claustrofobici passaggi doom ed atmosfere malvagie: Profane Nexus ribadisce l’assoluta qualità della proposta degli Incantation, band che risulta una garanzia ed una delle poche dal sound personale.

RHINO
Il video di “I See The Monsters”, tratta da “The Law of Purity” (Argonauta Records).