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Ljáin – Endasalmar
Roba del Demonio. Sono rari i gruppi che esordiscono in tal modo nella scena musicale, qualsiasi genere si prenda in considerazione. Dalla fredda e vulcanica
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Liquid Graveyard – By Nature So Perverse
By Nature So Perverse non manca di destabilizzare con sperimentazioni ritmiche, umori industriali ed un approccio al death/grind moderno, melodico e affascinante.
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Shatter Messiah – Orphans of Chaos
Drammatico, potente, tragicamente metallico, oscuro, furioso ed a tratti elegante nella sua continua ricerca della melodia vincente, Orphans Of Chaos non cade dal gradino dell’eccellenza per tutta la sua lunga durata
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Carnage Inc – Fury Incarnate
Fury Incarnate è un ottimo compromesso tra il thrash metal old school ed il sound più modernista e marziale delle nuove generazioni.
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Tomb Mold – The Bottomless Perdition
Il suono è davvero piacevolmente vecchia scuola, e ricorda perché il death metal ci piace così’ tanto, con quelle cavalcate senza un domani.
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Wired Anxiety – The Delirium Of Negation
Il gruppo vale assolutamente l’ascolto e l’ep è di quelli che creano aspettative in chi impegna i propri ascolti nel metal estremo underground.
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Orion – Builders of Cosmos
Gli Orion, senza inventarsi nulla, centrano benissimo il bersaglio, stupendo l’ascoltatore tenendolo incollato allo stereo, perché dopo ogni riff ne arriva un altro ancor più gigantesco, e dopo ogni pausa arriva la tempesta, e tutto il gruppo si muove all’unisono come un grande mostro sonoro.
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Paganizer – On the Outskirts of Hades
Dopo quasi vent’anni di attività, il gruppo svedese dimostra ancora una volta di essere una top band nel genere, straordinaria portatrice nel nuovo millennio del macabro verbo di Dismember, Grave e compagnia.
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Gandalf’s Owl – Winterfell
Decisamente apprezzabile questo esperimento, proprio perché Gandolfo Ferro, rivolgendosi ad una fascia di ascoltatori sostanzialmente diversa da quella degli Heimdall, si mette coraggiosamente a nudo rinunciando alle sue più riconosciute peculiarità,