
Doomed – In My Own Abyss
Il secondo lavoro di Pierre conferma pienamente le già ottime sensazioni destate nell’esordio, grazie anche a una contiguità stilistica, quasi inevitabile direi, visto il breve intervallo di tempo trascorso tra l’uscita dei due dischi.
Book Of Job – Hamartia
Un album che brilla per la sua compattezza e che merita l’attenzione anche di chi è meno avvezzo a queste sonorità.
Ennui – Mze Ukunisa
Un esordio che, oltre ad essere vivamente consigliato ai più devoti a questo tipo di sonorità, costituisce anche l’ennesimo segno di vitalità da parte dell’emergente scena doom dell’ex-Unione Sovietica.
Indesinence – Vessels Of Light And Decay
Il gruppo inglese mette sul piatto, sei anni dopo “Noctambulism”, un autentico carico da undici, esibendosi in un death-doom nel quale l’impatto delle sonorità pachidermiche prevale nettamente sui rari accenni di stampo melodico.
Monolithe – Monolithe III
Monolithe III è un unico brano che pare non soffrire mai di momenti di stanca ma anzi, si distende in un lento e progressivo crescendo che si arresta solo con l’ultima nota incisa dalla band parigina.
Daylight Dies – A Frail Becoming
Un disco dalla qualità impressionante per una band che si conferma ai livelli d’eccellenza che le competono.

Lord Agheros – Demiurgo
Lord Agheros si muove su terreni contigui al black metal nella sua versione più atmosferica, ma va detto che l’etichetta BM applicata a questo progetto può essere fuorviante considerato che i momenti dall’andamento più impetuoso sono in netta minoranza rispetto alla componente ambient

Endezzma – Erotik Nekrosis
Un lavoro meritevole d’attenzione pur senza rappresentare qualcosa di imprescindibile.

VAREGO
Se vi piace la musica cerebrale, ma siete metallari dentro, se gli Alice in Chains vi hanno scavato un solco dentro, i liguri Varego sono