METALEYES

A Forest of Stars – Grave Mounds And Grave Mistakes
Grave Mounds And Grave Mistakes porta ad un livello qualitativo ancora superiore l’idea musicale degli A Forest Of Stars, giungendo molto vicino alla perfezione.

MATERDEA
Il video di “One Thousand and One Nights”, dall’album “Pyaneta” (Rockshots Records).

Female Metal Voices Tour 2018
Crown Metal Booking Agency vi comunica i seguenti orari dello show del Female Metal Voices Tour 2018 che si svolgerà il 10 Ottobre all’HonkyTonky di

Blood Of The Sun – Blood’s Thicker Than Love
I Blood Of The Sun non si lasciano attrarre troppo dalle lisergiche atmosfere desertiche, ma strappano il segreto del successo di Led Zeppelin e Deep Purple, facendo propria la lezione e personalizzandola con un’overdose di rock ‘n’ roll straordinariamente vintage, assolutamente irriverente e devoto al sound settantiano.

Temtris – Rapture
Torna a ruggire la pantera Genevieve Rodda, graffiante e selvaggia vocalist dei Temtris, band storica del metal classico australiano.

Mare – Ebony Tower
Nidrosian Black Metal at his best: i norvegesi Mare fondono mirabilmente le radici dei grandi antichi con ritualistici paesaggi sonori.Artisti con forte personalità che ci regalano uno dei migliori dischi dell’anno.

Horehound – Holocene
Holocene si insinua dentro di noi, ammantato da una vena doom/stoner che raccoglie molti degli input naturalmente assimilati di questi tempi dal genere, accompagnandoli con le immancabili sfumature sludge/psichedeliche, marchio di fabbrica degli Horehound.

HOLY SHIRE
Il lyric video di “The Legendary Shepherds of the Forest”, dall’album omonimo in uscita ad ottobre (Heavy Metal Records).

Eternal Rot – Cadaverine
Cadaverine è una prova tutt’altro che trascurabile, forte di un’ortodossia stilistica che mai come in questo caso appare inattaccabile quanto gradita.

Hermóðr – Rovdjur & Northern Might
Viviamo in tempi distopici e il black metal non offre le risposte ma semmai dischi di una bellezza eroticamente mortale come questo, dove è presente uno dei tanti pneuma di questo immenso genere.

Jack Brain – The Seeker
The Seeker è un buon lavoro, interessante per chi ha amato gli impulsi dettati dal rock americano degli anni novanta e ancora freme per le uscite di quelle band e artisti che hanno portato il genere nel nuovo millennio.

Graveborne – 1918
Dischi così non hanno data di scadenza, prestandosi a molti ascolti che daranno sempre soddisfazione, perché chi ama il black metal classico e con contenuti amerà 1918, se poi approfondirete anche la guerra civile finlandese scoprirete molte cose interessanti.

Sektarism – Fils de Dieu
L’unica maniera per ascoltare la musica dei Sektarism senza essere respinti con perdite è quella di cogliere, innanzitutto, il senso della loro proposta dal punto di vista concettuale: compreso questo, ovvero il fatto che la band transalpina mette in scena un sorta di autoflagellazione musicale, allora si può tentare di aprire questo terrificante libro e sfogliarne la pagine.

KrashKarma – Morph
Morph è un album piacevole che qualche anno fa avrebbe fatto probabilmente più proseliti, mentre oggi rischia d’essere leggermente in ritardo sulle tabelle di marcia, non così tanto però per negargli un ascolto.


Riverside – Wasteland
Wasteland conferma i Riverside come una delle band cardine dei nuovi suoni progressivi sviluppatisi nei primi anni del nuovo millennio.

P.H.O.B.O.S. – Phlogiston Catharsis
Nonostante le sue tetragone sembianze, Phlogiston Catharsis è un album che desta notevole interesse, a patto d’essere già abbastanza in sintonia con le devianze metalliche proveniente dalla terra francese.

Gnaw Their Tongues & Crowhurst – Burning Ad Infinitum: A Collaboration
Molto raramente una collaborazione fra due entità musicali e spirituali è stata così proficua e valida, come se si trattasse di un nuovo gruppo che nasce da due teste, un incubo sonoro votato al dio rumore.