Obituary – Obituary

Con questo nuovo ed omonimo album gli Obituary tornano al sound che ha reso famose opere come The End Complete e World Demise, apici della discografia del gruppo e manifesti del death metal statunitense.
Riftwalker – Green & Black

Questo trio canadese si presenta con il debutto sulla lunga distanza e ci travolge con il suo sound estremo e progressivo, magari di questi tempi non originalissimo, ma quantomeno interessante.
Embrace Of Silence – Where Darkness Swallow The Sun

Where Darkness Swallow The Sun si attesta su un livello medio alto, magari non sullo stesso piano dei capolavori che il genere sforna con buona regolarità, ma senz’altro di grande sostanza e di gradevole ascolto.
Nailed To Obscurity – King Delusion

King Delusion ha tutte le caratteristiche per essere apprezzato da chi ama partiture robuste, ritmate e un po’ malinconiche, soprattutto perché impeccabile per resa sonora e dalla fruibilità relativamente elevata.
Blood Region – For All the Fallen Heroes

Metal, atmosfere dark e tanta melodia, un’alleanza vincente che continua a mietere vittime.
Obscure Devotion – Ubi Certa Pax Est

Un lavoro di grande maturità e chiarezza di intenti, per cui la naturale e spontanea espressione del genere si abbina ad una non sempre scontata cura dei particolari.
Haemophagus – Stream Of Shadows

Più aggressivo e grind rispetto al suo predecessore, Stream Of Shadows continua comunque a far risplendere la vena creativa di questa miniera d’oro musicale che è la Palermo dell’underground.
Scalpture – Panzerdoktrin

Stirate la divisa e tirate fuori l’elmetto, si parte per la guerra e la colonna sonora che vi porterà alla gloria o alla morte non può che essere Panzerdoktrin.
Bolesno Grinje – Grd

I titoli esprimono ovviamente la scelta di utilizzare testi in lingua croata, ma sinceramente è consigliato schiacciare il tasto play e farsi travolgere da questa mezz’ora di carneficina ininterrotta.
Buffalo Grillz – Martin Burger King

Senza perdersi in cose e pose cervellotiche, i Buffalo Grillz sfornano un disco di grindcore come non si sentiva da tempo, diretto ben prodotto e con quel suono pieno e ben bilanciato tra i bassi e gli alti, che dovrebbe essere la pietra fondante di ogni buon gruppo grind.
Gorephilia – Severed Monolith

Severed Monolith sarà apprezzato dagli amanti del death metal diretto e distruttivo, perché se si pensa di trovare qualcosa di simile alla melodia è meglio guardare altrove, qui c’è solo massacro.
Azarath – In Extremis

In Extremis è un disco che merita grande attenzione e riverserà sopra di voi un’immensa potenza di fuoco, risultando moderno ma possiede anche un suono che riporta all’epoca d’oro del death metal.
Lantern – II: Morphosis

Tutto puzza di zolfo e bruciato in questo album, con un growl in arrivo da una bara sprofondata nel girone più lontano degli inferi, ed un sound in perfetto stile primi anni novanta, almeno per quanto riguarda il death metal scandinavo.
Aksaya – Kepler

Kepler è un disco non comune e nemmeno conforme, ma che segue una poetica tutta sua, ed è assai notevole poiché esula dal mero significato black, per andare a ricercare qualcosa di diverso.
Hypocras – Implosive

Un folk metal semplice e battagliero, infuocato di passione che brucia per le tematiche care al viking.
Malignance – Architects Of Oblivion

Un gran ritorno per un gruppo fedele al metal e che, senza tanti proclami e pose, fa un disco da riascoltare spesso, mentre fuori scorre la vera battaglia chiamata quotidianità.
Hellwitch – At The Rest

At The Rest e Megalopalyptic Confine funzionano bene, peccato solo per tutto il tempo perso da questa storica realtà del metal estremo americano: vedremo se questo 7″ sarà l’antipasto di prossime nuove uscite di maggiore portata.
Inquiring Blood – Morbid Creation

Un album di buon vecchio death metal oscuro e battagliero, ringalluzzito da ritmiche dai potenti innesti groove che lo rendono appetibile ai fans più giovani e abituati alle sonorità estreme del nuovo millennio.
Scuorn – Parthenope

Personalmente sono rimasto folgorato dalla potenza e dalla bellezza di un disco come questo, che aspettavo da una vita e che potrebbe diventare una pietra miliare del metal in Italia.
Ex Deo – The Immortal Wars

Terzo concept dedicato alla storia della civiltà romana da parte di Maurizio Iacono, che con gli Ex Deo ci porta in mezzo alla guerre puniche grazie al suo death metal epico ed orchestrale.