Caronte – Yoni

Caronte - Yoni SCcaronte

Yoni è musicalmente molto ricco e avrà una lunga durata nei vostri stereo, perché ha tante stanze e passaggi segreti come il castello di un alchimista, anche perché questa è alchimia in musica, così su disco come nel vostro cervello, e viceversa.

Church Of Void – Church Of Void

Church Of Void - Church Of Void church1

Il gruppo ha un suono trasversale che accoglie molti generi, e che può quindi essere apprezzato da amanti di diverse sonorità metalliche.

Moribundo – Raíz Amarga

Moribundo - Raíz Amarga SCmoribundo

Raíz Amarga è un’ottima opera che inserisce di diritto i Moribundo tra i nomi da tenere in considerazione anche nel prossimo futuro in ambito death doom.

Stratus Nimbus – Stratus Nimbus

Stratus Nimbus - Stratus Nimbus stratus1

Album da ascoltare immersi nella luce di decine di candele, in una stanza dove il respiro si mischia all’odore di incenso, o persi tra le rocce di polverosi e inviolati canyon, preferibilmente se siete amanti di queste sonorità e perciò abituati a perdervi nei meandri della vostra mente.

Monument – Yellowstone

Monument - Yellowstone monument

Yellowstone è stimolante e mai prevedibile, scritto ed eseguito da due musicisti di talento e creatori di multi versi musicali assai interessanti, per ascoltare ma soprattutto per pensare qualcosa di nuovo.

Cities Of Mars – Temporal Rifts

Cities Of Mars - Temporal Rifts cities

Il disco è una summa di come si può fare musica di generi che non brillano per originalità e trovare una propria personalissima via, facendo musica pesante in maniera fantastica.

Jordablod – Upon My Cremation Pyre

Jordablod - Upon My Cremation Pyre jordsblod

Un notevole esordio da parte di questa band svedese che ci fa conoscere la propria visione del black metal, tramite un’opera avvincente, complessa e personale.

Lâmina – Lilith

Lâmina - Lilith lamina

L’album alterna brani stoner doom devastanti e potenti ad altri in cui l’effetto delle sostanze illegali che la temibile dea ci ha fatto ingurgitare con l’inganno fanno il loro sporco effetto, così da catapultarci in un mondo onirico e sabbatico

Humanity Zero – Withered In Isolation

Humanity Zero – Withered In Isolation SChumanity

Per una band giunta al suo ottavo full length certi difetti potrebbero essere ineludibili, anche se concediamo agli Humanity Zero una prova d’appello visto il loro recente approdo al genere suonato in Withered in Isolation.

Spectral Voice – Eroded Corridors of Unbeing

Spectral Voice - Eroded Corridors of Unbeing SCspectral

Eroded Corridors of Unbeing è un lento e penoso trascinarsi lungo un sentiero scosceso e dall’approdo ancor meno accogliente rispetto al punto di partenza, un luogo dove l’orrore non può essere descritto a parole.

Bosco – Bosco

Bosco - Bosco SCbosco

Per i Bosco una prova davvero interessante, anche se non di facilissima catalogazione, e anche per questo rivolta ad un pubblico non troppo vasto e sicuramente abituato a simili ascolti.

Darkflight – The Hereafter

Darkflight - The Hereafter SCdarkflight

I Darkflight approdano ad una dimensione marcatamente doom, facendolo con naturalezza ed ottenendo risultati di un certo rilievo.

Atriarch – Dead as Truth

Atriarch - Dead as Truth atriarch

La band ribadisce la bontà della sua arte, continuando il suo desolato, apocalittico e personale percorso artistico.

Paradise Lost – Medusa

Paradise Lost - Medusa paradiselost

I Paradise Lost c’erano all’inizio degli anni ‘90 e ci sono ancora oggi, sicuramente invecchiati e forse un po’ appesantiti, ma sempre capaci di dire la loro senza apparire né obsoleti né ripetitivi.

Sator – Ordeal

Sator - Ordeal sator

I Sator fanno musica per terrorizzare chi sta loro davanti, con un cantato gridato su un tappeto sonoro sempre più potente ad ogni giro di chitarra e basso, con una batteria incalzante, dannati come una nave di pirati zombie.

Nibiru – Qaal Babalon

Nibiru - Qaal Babalon Nibiru Qaal Babalon

Come sempre i Nibiru ci offrono un’esperienza sonora difficilmente descrivibile a parole, ma bisogna dire che in questa occasione sono andati davvero oltre, regalando una prova di valore assoluto e pressoché unica.

Mindkult – Lucifer’s Dream

Mindkult - Lucifer's Dream SCmindkult

Tra stoner doom, shoegaze, tanta psichedelia ed un pizzico di blues stonato, il sogno di Lucifero potrebbe trasformarsi in incubo se non si è pronti a rinunciare in partenza a suoni puliti, voci stentoree o aggressive, percussioni lanciate a folli velocità e virtuosismi assortiti.

Hallatar – No Stars Upon The Bridge

Hallatar - No Stars Upon The Bridge hallatar

No Stars Upon The Bridge è un disco emozionante e coinvolgente, caldo e allo stesso tempo ghiacciato, dove si riafferma una delle più importanti caratteristiche dell’uomo, ovvero la capacità creativa di rielaborare il lutto, poiché il genere umano continua ad andare avanti, il fiume scorre inarrestabile e bisogna trovare il modo per ricordare chi è caduto, e questa è una maniera fantastica.

Demonic Death Judge – Seaweed

Demonic Death Judge - Seaweed demonic

Un album che, nella sua tremenda forza, appaga, smobilita, appassiona, distrugge e crea, modellando montagne come un vento nato dall’impatto di un meteorite sul pianeta, in un delirio di note grasse portate al limite.