Scáth na Déithe – Pledge Nothing But Flesh

Quattro brani di oltre dieci minuti, più due brevi tracce ambient, sono il fatturato di un album di sicuro interesse ma da lavorare con una certa assiduità per coglierne l’essenza.
Teleport – Ascendance ep

I Teleport hanno tutti i crismi per diventare una band di culto nel panorama estremo europeo, e un prossimo full length potrebbe lanciare definitivamente il quartetto sloveno
Acts Of Tragedy – Left With Nothing

Questi ragazzi riescono a creare un magma sonoro figlio dell’incontro tra metal e qualcosa dalle parti dei Dillinger Escape Plan, il tutto lanciato a mille all’ora, con una produzione notevole.
Danko Jones – Wild Cat

Si arriva facilmente alla fine senza riscontrare il minimo calo di tensione in quanto Wild Cat è un album trascinante e pieno di hit: i Danko Jones sono tornati in forma e tutto gira a meraviglia, lunga vita al rock’n’roll.
Nighon – The Somme

Il ritorno dei finlandesi Nighon sarà una piacevole riscoperta per tutti gli appassionati del genere e non. Una combo di voci tra melodia e potenza, testi impegnati e non banalità. Bentornati ragazzi.
Krepitus – Eyes of the Soulless

Eyes of the Soulless è classico il disco che ti dà la giusta carica al risveglio e spazza via le tensioni e le frustrazioni al termine di una giornata di lavoro: una terapia di rara efficacia e priva di effetti collaterali.
Acrosome – Narrator And Remains

Il suono è un vortice che non scema mai, e nel mezzo di questo black metal carnale e fisico ci sono ottimi intarsi sinfonici e tutto il disco è inteso come un’opera, con atmosfere ed azioni che si dipanano man mano che scorre la sua interezza.
Envinya – The Harvester

Un buon lavoro da parte di un gruppo molto interessante.
Woest – La Fin de l’ère Sauvage

Un album la cui apparente modernità viene ampiamente incrinata da un approccio selvaggio e ostentatamente datato a livello di rivestimento sonoro.
Symmetric Organ – States Of Decay

Il death metal del gruppo di Dortmund è più di quanto essenziale e violento si possa trovare in giro, per un sound ai nostri giorni neanche troppo scontato, in anni di orchestrazioni e soluzioni progressive.
Cold Body Radiation – The Orphean Lyre

Post rock, post metal, gothic, un po’ di black, dolci distorsioni e tanto tanto amore, che è solo differente da quello comune per un disco commovente, bellissimo, e luminoso, tanto luminoso.
Holy Martyr – Darkness Shall Prevail

Ritorno in pompa magna per gli Holy Martyr, ormai da considerare come storica realtà della scena epic metal nazionale.
Zombieslut – Massive Lethal Flesh Recovery

Non male nel suo insieme, grazie a brani come Return Of The Zombie, Lycantrophic Funeral, bordate estreme di grande impatto, e ai rallentamenti ben inseriti nel vortice di suoni estremi, Massive Lethal Flesh Recovery mostra un sound vario quel tanto che basta per non risultare monotono
Rance – Rance EP

La devozione alle sonorità lo fi tipiche degli anni novanta consente di omaggiare in maniera più fedele le radici del genere, ma d’altro canto fa smarrire quella porzione di fruibilità laddove acquisisce, per certi versi, in fascino.
Spreading Dread – Age Of Aquarius

Da Praga arrivano gli Spreading Dread, quartetto dedito ad un thrash metal a tratti progressivo, pur alternando ritmiche moderne colme di groove ed atmosfere tradizionali.
Theosophy – Eastland Tales part II

Il disco è conciso e, quindi, ancor più efficace, e pazienza se tutto sa di già sentito; riascoltare certe sonorità con un livello d’espressione così buono non può che risultare gradito a chi ama il black metal.
Perfidious – Malevolent Martyrdom

Un lavoro imperdibile per gli amanti dei gruppi che fecero la storia del death aldilà dell’oceano negli anni novanta.
Henry Kane – Den Förstörda Människans Rike

L’album nel suo insieme è un riuscito tentativo di far convivere il grind ed il death metal scandinavo, con l’aiutino di qualche spunto hardcore.
Radien – Maa

I Radien centrano l’obiettivo al primo colpo, ma ovviamente è doveroso attenderne la riprova alle prese con un minutaggio più consistente.
Helheim – landawarijaR

Un perfetto e affascinante incrocio tra sonorità viking black e suoni prog;una band unica !