Amputory – Ode To The Gore
Album da spararsi come una dose di pura adrenalina, “Ode To The Gore” non farà sicuramente conquistare nuovi fan al genere, ma gli amanti di queste sonorità troveranno di che gioire.
Pale From Sunlight – Love Was Never An Option
L’elemento di interesse per i Pale From Sunlight risiede nella maggiore rarefazione delle atmosfere, che non sono mai banali e che, alla fine, riescono ad indurre quel senso di ineluttabile ed interminabile sconforto che il DSBM intende riversare sull’ascoltatore.
Shape Of Despair – Monotony Fields
Il sound dei Shape Of Despair non respinge ma avvolge, non trasporta un sentore di morte cavalcando sonorità ostiche e dissonanti, bensì accompagna misericordiosamente gli ultimi ansiti vitali rendendo sopportabile ma non meno drammatico l’imminente distacco.
Madness Of Sorrow – III: The Beast

Sterzando leggermente il tiro su sonorità più metalliche, ma non snaturando assolutamente il proprio credo musicale, il gruppo ha regalato ai fan il degno successore dell’ottimo primo album.
Dan Deagh Wealcan – Who Cares What Music Is Playing In My Headphones?
E’ un susseguirsi di sorprese questo nuovo lavoro dei Dan Deagh Wealcan, che in poco più di trenta minuti racchiudono un’enormità di generi, creando varie atmosfere che cambiano come il clima primaverile
I Miss My Death – In Memories Presentation Show – Live In Kiev
I DVD celebrativi sarebbe bene lasciarli fare a chi ha alle spalle una carriera un po’ più lunga e con all’attivo come minimo 4-5 album di buona qualità.
Mindful Of Pripyat – … And Deeper, I Drown In Doom …

Sparatevi senza indugi questa bomba grind/death lanciata dai nostrani Mindful Of Pripyat.
Orphans Of Dusk – Revenant
“Revenant”, pur nella sua veste di Ep, è già un lavoro del tutto appagante e di livello superiore alla media, ma è solleticante pensare che la band sia concretamente in grado di riprodurre la stessa qualità in una prova su lunga distanza.
Heavylution – Children Of Hate
Children Of Hate è un ascolto obbligato per ogni defender che si rispetti e alza l’asticella della qualità delle uscite nel campo del metal classico in questo incendiario 2015
Luna – On the Other Side of Life

Dopo aver sperimentato qualcosa di diverso in occasione del recente Epi, DeMort ripropone le sonorità dedite ad un funeral atmosferico devoto in maniera financo eccessiva agli Ea.
Feign – Into The Void
Secondo ep per la one man band statunitense Feign, a conferma del buon potenziale già espresso nel precedente lavoro.
Norse – Pest

Un lavoro complesso ed irto di spine ma ugualmente ricco di una certa attrattiva.
Putrid Offal – Premature Necropsy
Ottima iniziativa della Kaotoxin che raccoglie in una compilation i primi lavori dei grindsters francesi Putrid Offal.
Doomed – Wrath Monolith
Continua il percorso sulle vie lastricate di dolore del death-doom da parte di Pierre Laube con il suo solo project Doomed.
Night Gaunt – Night Gaunt

I romani Night Gaunt esordiscono con questo disco omonimo andando a rimpinguare la schiera di buone band della capitale dedite ad un doom dai tratti piuttosto classici.
Chapter V:F10 – Syndrome
Ottimo lavoro da parte di Astaroth Merc (già conosciuto con i Raventale) che, sotto il monicker ChapterV:F10, ci consegna un album black metal di buon spessore.
Abysmal Grief / Runes Order – Hymn of the Afterlife / Snuff the Nun

Uno split album di qualità non comune grazie alla presenza di due realtà che non deludono mai, dall’alto delle capacità compositive e della personalità dei musicisti coinvolti.
Jussipussi – Greatest Tits
Dall’underground italiano stanno venendo fuori molti dischi di musica pesante davvero interessanti, ed è al piccolo cabotaggio che dobbiamo rivolgerci se si vuole ascoltare buona musica.
Austerymn – Sepulcrum Viventium
L’album non concede tregua, con atmosfere oscure, velocità e rallentamenti come il genere insegna
Miellnir – Incineration Astern
La bontà del lavoro risiede nella capacità dei Miellnir di far confluire nel lavoro con innata fluidità gli influssi black, viking, folk e gothic.