Darrel Treece-Birch – Healing Touch

Tradizione e soluzioni moderne conferiscono al sound una buona alternativa alle note liquide di molti passaggi, rendendo l’ascolto rilassato ma non troppo, con le strade si alternano tra lunghi rettilinei ed impervie salite sullo spartito che Treece-Birch ha riempito di note a tratti sfuggenti.
We All Die! What A Circus! – Somnium Effugium

L’album è davvero molto curato e la limpidezza dei suoni ne favorisce l’assimilazione, anche perché qui è netta la sensazione d’essere al cospetto di un artista con la A maiuscola e non di un pur valido assemblatore di suoni.
Lost Moon – Through The Gates Of Light

La band sforna un lavoro intenso ed originale, perché le influenze ben presenti vengono rimodellate dal trio creando una gettata hard rock/stoner a tratti pesantissima.
Virgil & Steve Howe – Nexus

Nexus è un album carezzevole, dolcemente triste per gli avvenimenti che lo hanno preceduto, ma meritevole di essere apprezzato per quello che è, ovvero un bellissimo quadro musicale dai tenui colori.
Wasted Theory – Defenders Of The Riff 2017 Edition

I Wasted Theory sono semplicemente uno dei gruppi più divertenti e rumorosi che potrete trovare in giro, e Defenders Of The Riff è un disco completo e da sentire dall’inizio alla fine, possibilmente consumando droghe ed alcool.
In Lights – This is How We Exist

This is How We Exist è lo splendido esordio su lunga distanza di una band che, in un futuro, prossimo, potrebbe collocarsi stabilmente ai piani più altri del post rock strumentale.
Rise Of The Wood – First Seed

Il sound di First Seed è tutto meno che una sorpresa per gli ascoltatori del genere, il gruppo orange spacca i timpani con una serie di riff scavati nella roccia sabbathiana, passati a fil di spada sopra dirigibili persi nei cieli degli anni settanta e strafatti con radici trovate sotto la sabbia nella Sky Valley.
De La Muerte – Venganza

Immaginate la frontiera messicana di film come El Mariachi o Machete raccontata tramite una colonna sonora che amalgama metal classico, hard rock, groove ed atmosfere tradizionali, suonata ed interpretata da un vocalist eccezionale ed avrete un’idea più o meno esatta di quello che i De La Muerte intendono per musica metal.
Thungur – No Going Back

No Going Back si sviluppa lungo undici brani di hard rock moderno, dai rimandi stoner e psichedelici, americano di ispirazione, pesante nelle ritmiche e dal groove bene in evidenza.
Cradle Of Haze – Sirenen

Musica della notte, oscura e melanconica, linfa e sangue per i vampiri da club mitteleuropei, ma ottimo anche per chi normalmente predilige ascolti più cool come il gothic metal.
Bluestones – Groupie

Grunge, stoner, alternative metal e sferzate hardcore sono le carte giocate dai Bluestones per rendere il loro lavoro il più vario possibile, aggiungendo un tocco di insana psichedelia e poderose frustate noise.
Collapse Under Empire – The Fallen Ones

Non è solo post rock, o decostruzione dei fondamentali di quest’ultimo, ma qualcosa che si lega indissolubilmente alla nostra anima, e ci ricorda che non siamo solo corsa, fatica e numeri su un bancomat.
Fall Has Come – Nowhere

I Fall Has Come continuano ad attraversare in lungo ed in largo l’America, senza scendere troppo a sud come nel primo album, ma riuscendo ad imprimere il loro marchio su una track list che avvicenda hard rock melodico a sferzante metallo alternativo valorizzato da melodie dall’appeal vincente.
Unmask – One Day Closer

Gli Unmask sanno come amalgamare le varie ispirazioni cercando di apparire il più personali possibile e ci riescono, anche grazie ad un’ottima padronanza degli strumenti ed un songwriting che non scade mai troppo nel cerebrale e non esce dai binari di un ascolto che rimane interessante per tutta l’ora di durata dell’album.
Howling Giant – Black Hole Space Wizard: Part 2

L’unione delle due parti dell’album (la prima è uscita lo scorso anno) farebbe di Black Hole Space Wizard un lavoro di culto almeno per gli amanti dei viaggi musicali.
Honeymoon Disease – Part Human, Mostly Beast

Un altro album che merita la giusta attenzione: Part Human, Mostly Beast insegue a poca distanza i migliori lavori italiani del genere, risultando un ascolto gradito anche per i rockers più attempati.
Premiata Forneria Marconi – Emotional Tattoos

Il ritorno della Premiata Forneria Marconi è il trionfo della classe, del talento e della passione, è il veicolo ideale di quelle emozioni che solo la musica sa regalare, imprimendole virtualmente sulla nostra pelle affinché si trasformino in nutrimento per l’anima.
A Devil’s Din – One Hallucination Under God

Il terzo album dei rockers canadesi A Devil’s Din è un’ opera che si destreggia tra il rock psichedelico a cavallo tra gli anni sessanta ed il decennio successivo.
Marygold – One Light Year

One Light Year è tutt’altro che un lavoro superfluo o anacronistico e, di conseguenza, le band come i Marygold vanno solo supportate e ringraziate per la loro impagabile passione ed i brividi che riescono a trasmettere.
Vinnie Jonez Band – Nessuna Cortesia All’Uscita

I Vinnie Jonez sono un gruppo fuori dal comune, hanno molti pregi ma uno su tutti è quello di raccontare storie in maniera mirabile ed introspettiva, con una sostanza musicale che è una ottima mistura di rock pesante, stoner e tanto, tanto grunge, sia nel dna che nell’espressione sonora.