Shallow Grave – Threshold Between Worlds

In meno di quaranta minuti i quattro brani riversano sull’ascoltatore una montagna di fango intersecata da sequenze droniche, il tutto con la necessaria chiarezza d’intenti per evitare di rendere il tutto un coacervo di suoni indistinguibili.

Quello dei neozelandesi Shallow Grave è uno sludge doom portato alle sue estreme conseguenze.

La band di Auckland, in questa sua seconda fatica risalente allo scorso autunno e successiva di circa cinque anni rispetto all’esordio omonimo, esibisce il volto meno suadente (ammesso che ve ne sia uno} del genere optando per un’esplorazione nel suo ambito più rumoristico e sperimentale.
In meno di quaranta minuti i quattro brani riversano sull’ascoltatore una montagna di fango intersecata da sequenze droniche, il tutto con la necessaria chiarezza d’intenti per evitare di rendere il tutto un coacervo di suoni indistinguibili.
Anche nella lontana Auckland si vuole rovistare i meandri più profondi dell’esistenza fino a rivoltarne le viscere, e questo gli Shallow Grave lo fanno molto meglio della gran parte delle band affini per approccio e modus operandi. Un motivo che basta e avanza per dare una chance a questo ottimo Threshold Between Worlds.

Tracklist:
1. The Horrendous Abyss
2. Garden of Blood
3. Master of Cruelty
4. Threshold Between Worlds

Line-up:
Brent Bidlake – Bass
James Bakker – Drums
Tim Leth – Guitars, Vocals
Michael Rothwell – Guitars, Vocals

SHALLOW GRAVE – Facebook