Stark Denial – Covenant of Black

Gli indiani Stark Denial sono protagonisti di una prova convincente su tutta la linea, per quanto derivativa, perché qui il black metal di matrice scandinava viene esibito come meglio non si potrebbe.

Una delle cose particolari del black metal è il fatto che, più di altri generi, è possibile riscontrare una connotazione geografica abbastanza definita nella maggior parte dei lavori sottoposti alla nostra attenzione.

Questo significa che, a seconda della provenienza delle singole band, si palesa un tratto musicale che è sovente comune a ciascuna scena, anche se ovviamente questo non può mai valere in senso assoluto; di sicuro però, non è semplice riuscire ad identificare come tale un gruppo nato nell’estremo oriente (a meno che non vi siano pesanti influssi etnici quali elementi peculiari) visto che trattandosi di un movimento sviluppatosi in tempi relativamente più recenti, i musicisti che ne fanno parte attingono dalle più svariate sfumature stilistiche, inglobando diversi elementi e risputandoli fuori con un urgenza che compensa abbondantemente la somiglianza, talvolta evidente, alle band di rifermento.
Gli indiani Stark Denial, per esempio, sono protagonisti di una prova convincente su tutta la linea, per quanto evidentemente derivativa, proprio perché qui il black metal di matrice scandinava (più svedese che norvegese, in effetti) viene esibito come meglio non si potrebbe: la band di Mumbai erige una muraglia sonora che cinge un sound che ora abbraccia in toto l’ortodossia del genere (vedi la traccia autointitolata), ora invece lascia sfogare pulsioni slayerane (Dormant I Lie), per poi aprire uno spiraglio alla melodia con la title track Covenant of Black.
Questa band giunge così all’esordio su lunga distanza dopo una gavetta abbastanza lunga, attendendo probabilmente il momento più propizio per affacciarsi sul mercato e sembra proprio che tutte le mosse siano state effettuate senza lasciare nulla al caso: un gruppo di musicisti ancora giovani ma già esperti, un’etichetta come la Transcending Obscurity, che è una garanzia di qualità in ambito estremo, ed una scena musicale indiana in costante espansione sono tre indizi che fanno una prova.

Tracklist:
1. Intro
2. Stark Denial
3. As Life Descends
4. Dormant I Lie
5. Unknown World
6. Carnage Angel
7. Blackened
8. Covenant of Black
9. Hyllest Til Kulten (Bonus Track)

Line-up:
Kunal Gonsalves – Vocals
Ruark D’Souza – Guitars
Paresh Garude – Bass
Vineet Nair – Drums

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