Maieutiste – Maïeutiste
Questo album autointitolato non è certo di fruizione immediata ma, in ossequio al proprio concept, stimola la mente dell’ascoltatore, costretto ad assecondare le curve sonore che i Maieutiste inducono a percorrere.
Pergale – Antropologija
Vilnius è una potenziale Berlino, per gruppi che si creano e brevettano in una potenziale officina.
Spektr – The Art To Disappear
The Art To Disappear costituisce un bel passo avanti e merita l’apprezzamento e l’attenzione di chi è più propenso ad ascolti anticonvenzionali.
Escarre – Une voûte sans clef
Non si può certo considerare questo degli Escarre un esperimento fallito, anche se alla fine il bacino d’utenza a cui i contenuti di Une voûte sans clef vengono rivolti è necessariamente molto ristretto: chi si riconosce in questa cerchia, però, potrebbe apprezzare il tutto non poco.
Grey Heaven Fall – Black Wisdom
In quest’album non si inseguono vanamente i nomi di punta del black/death, bensì vengono ampliati non poco gli orizzonti sonori grazie ad un impeto avanguardistico sempre equilibrato e ben sorretto dalla tecnica individuale.
Todtgelichter – Rooms
Rooms, nove stanze che nascondono nove modi di emozionare, nove porte da aprire per entrare in un caleidoscopio di suoni progressivi estremi.
Proliferhate – In No Man’s Memory
I Proliferhate sono una band di death metal per nulla convenzionale, basato su un grande e sapiente uso della melodia.
Eshtadur – Oblivion Ep
Gli Eshtadur sanno dove vogliono andare e possono fare molte cose grazie anche alla loro ottima tecnica, che unita ad una composizione molto buona rende la miscela esplosiva.
The Nepalese Temple Ball – Arbor
In Arbor emergono le influenze più profonde, radicate e inintelligibili, come il sulfureo noise-jazz d’avanguardia dei californiani Oxbow.
Pryapisme – Futurologie
Solo dei simpatici folli possono pensare di presentare undici brevissimi brani privi di una sequenza logica, nei quali confluiscono jazz, elettronica, metal e chi più ne ha più ne metta, per poi piazzare in coda una traccia di oltre venti minuti che riprende tutto quanto successo in precedenza in formato sinfonico.
6:33 – Deadly Scenes
“Deadly Scenes” è un’autentica bomba pronta a deflagrare e a conquistare il mondo, solo se chi di dovere (ovvero il pubblico) avesse orecchie per intendere …
In Tormentata Quiete – Cromagia
Ciò che stupisce in “Cromagia” è un senso melodico che non viene mai meno,trasformandosi nel vero filo conduttore di un lavoro che è spettacolare tanto musicalmente quanto a livello lirico.
Secrets Of The Moon – Seven Bells
Benché il genere proposto resti sempre e comunque prerogativa di un numero relativamente ristretto di ascoltatori, un lavoro di questa portata dovrebbe essere apprezzato indistintamente da tutti coloro che prediligono il lato oscuro del metal