Gran Bal Dub – Benvenguts a Bòrd

La qualità è molto alta e ci sono momenti bellissimi, durante i quali il cuore ti si riempe con qualcosa di antico che sa parlare con vecchi e nuovi linguaggi.

Ritorna l’incontro fa due culture in apparenza differenti, la musica elettronica soprattutto nella sua forma dub e il mondo occitano, con la seconda opera a firma Gran Bal Dub, il nome della collaborazione fra Madaski degli Africa Unite e Sergio Berardo dei Lou Dalfin.

Il primo episodio uscito nel 2017 in download gratis era stato un successo sia di pubblico che di critica. La formula alla base di questo incontro di culture diverse è molto semplice ma assai profonda: da una parte la musica dub reggae, con la sua forma essenziale e minimale eppure molto potente, dall’altra la gioia, la vitalità della cultura musicale e non solo dell’Occitania, quella terra che va dalla montagne piemontesi ai Pirenei, dove è nata e prospera la lingua d’oc, e tutta l’affascinante cultura che vi sta dietro, della quale il gruppo dei Lou Dalfin che vede fra i suoi membri Sergio Berardo fa grande diffusione da molti anni. Benvenguts A Bòrd è una festa popolare, un allacciare fili fra sensibilità e stili diversi, ma che stanno davvero molto bene assieme. Il dub si sposa perfettamente con la musica occitana, con i suoi strumenti di festa e di raccoglimento, il dub insieme all’elettronica dilata i tempi o li esalta, grazie alla grande sapienza di Madaski che taglia e cuce molto bene. L’omone piemontese da oltre trent’anni è uno dei migliori sperimentatori della musica elettronica underground italiana, basti ricordare nella sua sterminata discografia un album come Distortica Diagnostica, elettronica ai massimi livelli sulla vicenda del suo tumore al cervello. Madaski prepara un abito perfettamente su misura per Sergio Berardo, trabalhador provenzale fra gli ultimi di una lunghissima tradizione di cantori popolari, perché è la vita del popolo al centro di tutto. Il disco è una bella festa, un momento per celebrare la vita anche nei suoi risvolti meno piacevoli, tutto da parte del tutto, e c’è anche un profondo senso di umanità: la modernità esiste nella sua accezione migliore, ovvero quella di megafono dei sentimenti e delle possibilità umane. La qualità è molto alta e ci sono momenti bellissimi, durante i quali il cuore ti si riempe con qualcosa di antico che sa parlare con vecchi e nuovi linguaggi. Il cammino di questo fecondo incontro va avanti, fatto di cuore, cultura e bellezza, grazie anche ad un Occitania tutta da scoprire. Il tutto è in nuovamente in download libero sul loro sito, diffondete.

Tracklist
01 Al Belcaire
02 Al Festin
03 Nòstra Mar
04 Lo Vespre de la Nòça
05 Bachasset
06 Es Pas Tard
07 La Sanha/ La Sanha RXM
08 Jordi Do Bandolim
09 Pònt de la Sal
10 L’Aglàs
11 Correnta
12 The Job

Line-up
Sergio Berardo – Ghironde, fifre, clarin, bodega, arebeba, saz, dulcimer, archi a bocca, corni naturali, flauto armonico, banjo, ukulele, percussioni e voce
Madaski – Programmazioni, pianoforte e voce
Robi Avena – Fisarmonica cromatica a bottoni
Chiara Cesano – Violino
Carlo Revello – Basso in “Jordi Do Bandolim”
Dario Avena – Clarinetto in “La Sanha e Correnta”
Rosella Pellerino – Hostess in “A Belcaire”
Matteo Mammoliti – Batteria in “The Job”

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