Bright Lights Apart – Post Utopian Soundcapes

La loro concezione di musica elettronica dei Bright Lights Apart è molto aperta ed abbraccia diversi aspetti, con le canzoni che sono costruite come se fossero delle storie da raccontare a più persone possibili, possedendo anche un notevole potenziale commerciale.

Ascoltando questo debutto dei Bright Lights Apart è davvero difficile pensare che questi ragazzi siano italiani, perché il suono è molto debitore a tanta elettronica inglese, dal big beat alla trance, dal dubstep a situazioni più techno.

Per dare qualche coordinata prima del necessario ascolto del disco, prendete i Prodigy attuali e rendeteli molto più divertenti e più underground, o di qualcosa di più efficace dei Bloody Beetroots. Questi ragazzi di Rovigo riescono a fare una seconda opera molto fresca, che incontra anche territori metal grazie a dei chitarroni belli pesanti in certi pezzi. Lo scopo della loro musica è quello di creare elettronica coinvolgente e che riesca a lasciare qualcosa all’ascoltatore. La loro concezione di musica elettronica è molto aperta ed abbraccia diversi aspetti, con le canzoni che sono costruite come se fossero delle storie da raccontare a più persone possibili, possedendo anche un notevole potenziale commerciale. Una grande influenza per i Bright Lights Apart sono sicuramente state le colonne sonore dei videogiochi, infatti ci sono molti momenti delle loro canzoni che hanno quel passo. Il cambio di marcia per il gruppo, dopo alcuni cambi di formazione, è stata la comprensione di poter fare e comporre musica da produttori fatti e finiti, infatti qui si va oltre l’idea di musicisti, per abbracciare un orizzonte più ampio. Ci si perde piacevolmente dentro questo disco, che è composto molto bene, e ha come unica pecca dei suoni non sempre all’altezza del valore del gruppo, perché con una produzione più profonda questo gruppo sfonderebbe tutto. A parte questo piccolo particolare, il disco è veramente originale e molto bello, e non capita quasi mai di sentire un gruppo con una tale carica che riesca ad amalgamare tanti generi in un suono organico e valido. Proprio mentre scrivevo queste righe è arrivata la notizia della morte del cantante dei Prodigy, Keith Flint. Non ci può essere migliore omaggio a lui della musica dei Bright Lights Apart.

Tracklist
1.Post Utopia Party
2.Bad Morning
3.The Effects
4.Metrpolitan Poem
5.Uncomfortable Intents
6.Worn out
7.Anthems for Urban Hooligans

Line-up
Miles.t – production, vox, guitars
S.Slug – production
Dave.d – Production, guitar, bass

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