Aspercrucio – Dead Water

Un recupero di sfumature del passato che non odora di stantio, anzi: i ragazzi russi riescono ad imprimere al loro sound una notevole freschezza, grazie a brani efficaci, dotati di passaggi ben memorizzabili, ottimamente eseguiti e soprattutto ammantati di una gradita sobrietà

Defiance of Decease – Suicide

Negli anfratti nascosti della scena dark doom c’è ancora chi, ai suoni bombastici ed operistici tanto di moda in questi anni, preferisce un approccio alla materia in linea con le produzioni dei primi anni novanta

Draconian – Sovran

Prendiamo in esame l’ultimo album dei Draconian a qualche mese dalla sua uscita, il tempo necessario per elaborare una valutazione meno istintiva e più ragionata, come va fatto per nomi di questo spessore. La band svedese è stata, ed è ancora, la virtuale portabandiera del gothic doom, titolo conquistato grazie ad una manciata di album magnifici pubblicati […]

Fungi From Yoggoth / Liturgia Maleficarum

Split in cassetta di altissima qualità, direttamente dagli abissi di un inferno che striscia nel sottobosco musicale, e che fortunatamente non ci lascia mai, grazie ad etichette come la Diazepam.

Swallow The Sun – Songs from the North I, II & III

Quando una band di questo spessore regala quasi due ore di musica magnifica è più facile perdonargliene tre quarti d’ora non brutti ma francamente superflui, per cui Songs From The North va accolto con la massima soddisfazione

Weeping Silence – Opus IV Oblivion

Chi ama il gothic doom avrà di che bearsi dell’operato dei bravi Weeping Silence, capaci di regalare una cinquantina di minuti di musica raffinata e melodica ma nel contempo rivestita di una robustezza ragionata e mai fine a sé stessa .

A Dream Of Poe – An Infinity Emerged

Ritorno per Miguel Santos con i suoi A Dream Of Poe, giunti con An Infinity Emerged al secondo full length. Il musicista portoghese, oggi di stanza ad Edimburgo, opera di fatto in maniera prevalentemente autonoma, avvalendosi solo del contributo di Paulo Pacheco per la stesura dei testi, di un vocalist (che, benchè non sia citato […]

MY DYING BRIDE – Intervista

In occasione dell’uscita dell’ultimo magnifico album dei My Dying Bride, “Feel The Misery”, abbiamo avuto l’onore di scambiare qualche parere al riguardo con Aaron Stainthorpe …

My Dying Bride – Feel The Misery

“Feel the Misery” ricolloca i My Dying Bride al posto che loro compete, ovvero quello di guida e riferimento per chiunque si cimenti un settore musicale che fornisce linfa e nutrimento spirituale a quel nugolo ben nascosto di anime sensibili, romantiche ed inquiete.

Orphans Of Dusk – Revenant

“Revenant”, pur nella sua veste di Ep, è già un lavoro del tutto appagante e di livello superiore alla media, ma è solleticante pensare che la band sia concretamente in grado di riprodurre la stessa qualità in una prova su lunga distanza.

Dantalion – Where Fear Is Born

Quello che forse hanno perso a livello di peculiarità del sound, i Dantalion lo hanno guadagnato in immediatezza senza per questo smarrire quel gusto per composizioni dai tratti oscuri e malinconici che li contraddistingueva anche nella loro precedente incarnazione.

Ordog – Trail For The Broken

Probabilmente, chi non ha mai ascoltato gli Ordog troverà apprezzabile quest’album, ma chi volesse capire da dove nasce la mia parziale delusione vada a riascoltarsi “Remorse”.

Descend Into Despair – The Bearer of All Storms

La giovane età dei musicisti e la loro manifesta volontà di non limitarsi ad un semplice e timido compitino fa pensare che i Desced Into Despair possiedano potenzialità per ora ancora inespresse.

Lorelei – Ugrjumye Volny Studenogo Morja

Ottimo esordio per i Lorelei che, in un prossimo futuro, potrebbero anche trovare una maggiore esposizione se optassero anch’essi per l’adozione di testi in lingua inglese.

Graveyard Of Souls – Shadows Of Life

L’album ha il difetto di perdere un po’ in intensità nella sua seconda parte e l’uso di un growl abbastanza piatto alla lunga certo non aiuta, ma resta il fatto che i Graveyard Of Souls, alla fine, ci offrono tre quarti d’ora di musica oltremodo gradevole.