Die Apokalyptischen Reiter – Der Rote Reiter
Der Rote Reiter è un lavoro brillante, forse leggermente prolisso ma ricco comunque di un novero di canzoni di grande spessore e all’insegna di una creatività che non si è andata affatto spegnendo nel corso del tempo.
Uber Scheizer – King Of Rock
King Of Rock, del polistrumentista bolognese Giuseppe Lentini alias Uber Scheizer, risulta un tributo ai re dell’hard rock classico tra gli anni settanta ed il dorato (per il genere) decennio successivo.
Travelin Jack – Commencing Countdown
I Travelin Jack hanno saputo rielaborare le influenze dei maestri del genere, inventandosi la propria personale rivisitazione del classic rock.
Cunning Mantrap – Hazmat
It’s only rock’ n’ roll, niente di più, niente di meno, ma robusto, graffiante, totalmente stonato, con un sound che penetra sotto una pelle bruciata dalla troppa esposizione al sole.
High Spirits – Escape!
Il progetto High Spirits nasce per tributare l’hard rock classico, quindi UFO e Thin Lizzy sono ancora le maggiori fonti di ispirazione di Black che ci regala un piccolo gioiellino, in attesa del ritorno sulla lunga distanza.
Demon Head – Thunder On The Field
Diabolic rock come amano definire la propria musica, o semplicemente hard rock debitore dei Black Sabbath, con qualche sfumatura doorsiana che si evince dal tono vocale del singer, fatto sta che Thunder on the Fields risulta un buon lavoro, assolutamente perfetto per chi vive di rock
Märvel – The Hills Have Eyes
Sei tracce di rock’n’roll, vicino a quanto fatto dagli Hellacopters e con un’ispirazione settantiana che aleggia sul disco.
La Janara – La Janara
La musica del gruppo irpino ci avvolge e ci trasporta tra le montagne, in uno spazio temporale in cui roghi, streghe, spettri e tutte le creature del mondo occulto e mistico si prendono gioco degli uomini.
MaidaVale – Tales Of The Wicked West
Le quattro sacerdotesse di Fårösund, senza cercare di stupire a tutti i costi, svolgono il compito prefissato nel migliore dei modi, ed il loro album ne esce alla grande, vintage fino al midollo, suggestivo e pregno di atmosfere stregate dal blues e dalla psichedelia-
Bone Man – III
Il modo particolare di approcciarsi al rock dei tedeschi Bone Man deriva dagli ultimi anni del secolo scorso e viene investito da un attitudine psichedelica, decollando e rimanendo in quota per tutta la durata di III.
Dope Out – Scars & Stripes
Un ottimo album underground e una band in cui rifugiarsi quando la voglia di rock è tanta così come quella di un nome nuovo da fare vostro.
Rex Brown – Smoke On This
Un buon lavoro, che sa sorprendere senza far gridare al miracolo e che sicuramente farà discutere, specialmente chi pensava di trovarsi al cospetto di qualcosa vicino ai Pantera o ai Down.
Affäire – Neon Gods
Gli Affäire riescono a farsi apprezzare già dal primo brano anche da chi non conosce la loro musica, ottenendo un ottimo compromesso tra atmosfere anni ’80 e l’aggiunta di qualche elemento moderno.
Crazy Lixx – Ruff Justice
Con questo quinto album in studio, primo con la formazione a “chitarre cambiate”, i Crazy Lixx ci catapultano direttamente nelle atmosfere tipiche dell’Hair anni ’80. Un ritorno a band come Firehouse, Danger Danger, Tesla e Bon Jovi degli inizi che farà sicuramente gioire tutti i nostalgici di quegli anni.
Ten – Gothica
E’ un ritorno importante questo dei Ten, per riprendere le redini della scena hard rock internazionale con un album che lascia sprigionare emozioni come non succedeva dai tempi di The Robe e Spellbound.
Deep Valley Blues – Deep Valley Blues
Prendete quattro musicisti calabresi, già protagonisti con altri progetti più o meno conosciuti nella scena nazionale, lasciateli per un po’ a jammare in un delirio stonerizzato e psichedelico, pesante come una meteora in caduta libera sulla Sila, ed avrete i Deep Valley Blues.
Uncommon Evolution – Junkyard Jesus
Ritmiche grasse, chitarre sature ed attitudine selvaggia sono le maggiori caratteristiche degli Uncommon Evolution e la loro musica, un macigno sonoro che passa per i Clutch e si ferma tra le trame del sound dei Corrosion Of Conformity, aggiunge preziose sfumature southern metal trasformando il tutto in hard rock pesantissimo.
Essenza – Blind Gods And Revolution
Ennesimo ottimo lavoro per la band pugliese che, fuori dai comuni schemi, regala musica per chi sa ascoltare.
Oranjeboom – Here Comes The Boom
Cinque musicisti con il rock americano nel sangue, che loro trasformano in un hard groove moderno, devastante quando vuole far male, sognante e ricco di quella poesia sudista che non lascia scampo.
Outrider – Foundations
Quarantadue minuti persi nel sound che, partendo dagli anni del rock di Seattle, si avvicina al nuovo millennio passando per il post grunge, raccogliendo nel suo peregrinare un tocco di southern metal, e giuntovi, si trasforma in un’oliata macchina hard rock.