Totenwagen – Notte Di Guai

Tutto è originale e molto molto partenopeo: Napoli è una città ricca e dalle tantissime contraddizioni, perché è piena di vita, e la vita porta conflitto, come questo disco meravigliosamente unico.

Gli Squallor del metal, ma nemmeno del metal, sono proprio una cosa mai vista questi napoletani.

Squallor per l’attitudine assolutamente senza compromessi e libera. Come ebbe a dire la mai abbastanza famosa Susanna Messaggio, questi ragazzi sono così metal che lo fanno senza chitarre, ed è proprio vero, non hanno le chitarre. Cantano in tedesco ed in napoletano e ci portano nel loro potentissimo circo musicale e non solo. Detta così sembrerebbe un’operazione un po’ vaga, ma bisogna davvero sentire il disco per capire, tanto più che i Totenwagen lo regalano in download libero. C’è di tutto qui dentro, come una folle corsa in una notte di guai per i vicoli partenopei, ma soprattutto troviamo la musica vera, quella sentita e senza pose. Attraversando Notte di Guai si passa per tantissimi territori, davvero troppi da elencare, ma è la sintesi dei Totenwagen quella che conta. Notte di Guai potrebbe essere una storia gothic punk metal, dove il lo fi incontra la qualità intellettuale, e seguite molto bene i testi perché sono interessanti. Strane chitarre, batteria che pulsa, un basso che indica la via, organo che entra sempre benissimo ed un cantato collettivo che sale al cielo come un sol uomo. Notte di Guai è davvero un’esperienza unica sia da sentire che da vivere tout court. Tutto il disco è bellissimo, ma ci sono momenti di pura genialità come Spit And Run per dirne una, un veloce rock italiano anni 80. Ma qui tutto è originale ed unico, e molto molto partenopeo, perché Napoli è una città ricca e dalle tantissime contraddizioni, perché è piena di vita, e la vita porta conflitto, come questo disco meravigliosamente unico. Per me uno dei dischi più belli dei primi mesi del 2018.

Tracklist
1.Bestialische Friedenlust
2.Nocturno punk
3.Quando cala la notte… Allor’ si te ne fotte
4.Spit and run
5.Beschmutzer
6.Nduvosck
7.Notte di guai
8.Audacess
9.Funerale all’ italiana

TOTENWAGEN – Facebook

American Standards – Anti Melody

Gli American Standards sono un grande gruppo di hardcore non convenzionale o artefatto, questa è musica che sanguina per davvero.

Gli ultimi tempi sono stati davvero difficili per questo gruppo americano di hardcore che sfocia nel metalcore.

Il chitarrista e membro fondatore Cody Conrad si è suicidato recentemente ed il padre del cantante Brandon Kallum è morto di cancro. Da qui parte la genesi di questo disco, un vero pugno nella faccia, fatto di hardcore potente e dalle molte sfaccettature, un suono che si sviluppa in molte direzioni. I ragazzi sono maturati molto ed il loro suono ha preso una direzione ben precisa, andando verso quel nuovo ibrido hardcore che i Converge hanno fatto nascere anni fa. Il suono è crudo, violento, veloce e senza fronzoli, molto americano nel suo essere hardcore moderno. Il disco è figlio del dolore, della perdita e della separazione da chi amiamo, e l’hardcore è l’abito perfetto per descrivere queste sensazioni. Non rimane molto tempo per perdersi in commiserazioni, non abbiamo la possibilità di schiacciare il tasto rewind o di riportare indietro la linea di avanzamento. Possiamo solo andare veloci e cercare di non farci male o di non procurarlo, sballottati dalla vita. Gli American Standards hanno preso dei bei colpi, e hanno riversato il loro dolore nella musica, facendo un notevole album di hardcore moderno. Ci sono momenti veloci ma anche passaggi più lenti ancora più devastanti di quelli veloci. Ci sono molti riferimenti all’opera dei maestri Converge, ma gli American Standards trovano una maniera personale ed efficace di fare musica. Anti Melody è un disco molto maturo e completo, che non segue l’attuale tendenza al metalcore di certi gruppi hardcore specialmente americano. L’hardcore è un linguaggio dalle molte applicazioni, ed in questo caso serve per gridare, per piangere chi non c’è più in una maniera diversa e positiva, urlando la rabbia condividendola con le altre persone. Cosa ancora più importante di tutte, è che gli American Standards sono un grande gruppo di hardcore non convenzionale o artefatto, questa è musica che sanguina per davvero.

Tracklist
1.Writers Block Party
2.Carpe Diem, Tomorrow
3.Church Burner
4.Bartenders Without Wings
5.Danger Music #9
6.Cancer Eater
7.Broken Culture
8.Chicago Overcoat

Line-up
Brandon Kellum- Vocals
Corey Skowronski- Guitar
Steven Mandell- Bass
Mitch Hosier- Drums

AMERICAN STANDARDS – Facebook

Saturno – Thou Art All

La buona tecnica permette alla band avventurose e velocissime arrampicate su e giù per lo spartito, senza sacrificare la forma canzone, assolutamente imprescindibile per la riuscita dei brani.

Con il primo lavoro dei ferraresi Saturno ci troviamo al cospetto di un’opera di death metal tecnico e brutale, racchiusa in cinque brani per quindici minuti di musica dal titolo Thou Art All.

Il quartetto nostrano confeziona questo antipasto alla propria carriera mettendo subito in chiaro che qui si fa death metal tripallico, progressivamente brutale e squisitamente tecnico, dai rimandi ai gruppi storici statunitensi (padri del genere) , ma con una personalità da veterani.
Non manca nulla a Thou Art All per farsi apprezare: buona tecnica esecutiva, impatto enorme, blast beat alternati a parti dalle ottime varianti ritmiche, vorticosi solos, il tutto accompagnato da un growl come il genere richiede.
La buona tecnica permette alla band avventurose e velocissime arrampicate su e giù per lo spartito, senza sacrificare la forma canzone, assolutamente imprescindibile per la riuscita dei brani, anche nel metal estremo, così che l’opener Creator e l’accoppiata Preserver/Birthrope non mancano di lasciare un’ ottima impressione sulle potenzialità in mano ai Saturno.
Il gruppo merita il giusto supporto ed una spinta verso il traguardo importantissimo del primo full length, parola di MetalEyes!

TRACKLIST
1.Creator
2.Devotion
3.Preserver
4.Birthrope
5.Destroyer

LINE-UP
Tommaso Pellegrini – Guitars
Alessio Giberti – Guitars
Nicola Donegà – Bass
Nico Malanchini – Drums

SATURNO – Facebook

VV.AA. – Live at Wacken 2015 – 26 Years Louder Than Hell

Wacken da anni non vi fa mancare nulla, andarci almeno una volta nella vita dovrebbe essere un dovere per ogni metallaro degno di questo nome, ma ci si può accontentare anche di queste splendide iniziative.

Come ogni anno i primi di Agosto nella piccola località di Wacken, su a nord della Germania, vicino ad Amburgo viene consumato per tre giorni il rito metallico per antonomasia (almeno dal 1990), il festival metal più grande del mondo, una città di musica dura costruita tutte le estati in modo da consentire ai metal fans di vivere per circa settantadue ore il loro sogno.

Il Wacken Open Air è diventato negli anni una sorta di Mecca per chiunque ami l’hard & heavy, soddisfacendo tutti i tipi di palati dai più estremi a quelli più melodici, dai cultori dell’old school ai metallers con il rock’n’roll nel cuore ed una birra nella mano, con palchi sempre più mastodontici, scalette che lasciano poche ore di sonno e una quantità di gruppi che non troverete in nessun altro festival al mondo.
Quest’anno si è svolta la ventisettesima edizione con sempre il tutto esaurito già dall’inizio dell’anno ed un organizzazione come sempre impeccabile.
Nel frattempo la UDR, in collaborazione con gli organizzatori del festival, non ha fatto mancare il lussuoso cofanetto che immortala una buona fetta dei gruppi che hanno calcato il palco l’anno prima, una vera chicca per chi ha avuto la fortuna di presenziare all’evento e per chi, rimasto a casa, vuol respirare virtualmente l’atmosfera di questo storico paradiso metallico.
Composto da un doppio cd/dvd, 26 Years Louder Than Hell glorifica con immagini bellissime ed un suono perfetto non solo le apparizioni più significative, ma tutto quello che il Wacken è per il mondo del metal e dell’hard rock.
Settantacinquemila persone in questa pianura persa nel nord Europa, le piogge che non risparmiano mai il pubblico trasformando in un mare di fango le aree concerti, la positività di un mondo lungi dagli stereotipi che lo accompagnano da sempre, commuovono, mentre i gruppi sul palco non si risparmiano consapevoli dell’importanza epocale dell’evento.
In questo dvd a livello musicale troverete una varietà di generi assolutamente unica, valorizzata come detto da immagini e suono che senz’altro valgono l’acquisti dell’opera.
Dall’heavy metal dei maestri Judas Priest e Uli Jon Roth, al death scandinavo di Amorphis e In Flames, all’hard rock pregno di blues dei nuovi Europe e The Answer, dal thrash metal degli inossidabili Death Angel, al brutal dei Cannibal Corpse.
Insomma Wacken da anni non vi fa mancare nulla, andarci almeno una volta nella vita dovrebbe essere un dovere per ogni metallaro degno di questo nome, ma ci si può accontentare anche di queste splendide iniziative.

TRACKLIST
01. JUDAS PRIEST – Painkiller
02. IN FLAMES – Paralyzed
03. IN FLAMES – Everything’s Gone
04. AMORPHIS – My Kantele
05. AMORPHIS – Magic And Mayhem
06. RUNNING WILD – Under Jolly Roger
07. RUNNING WILD – Riding The Storm
08. BEYOND THE BLACK – Rage Before The Storm
09. BEYOND THE BLACK – Songs Of Love And Death
10. ARCHITECTS OF CHAOZ – Horsemen
11. ARMORED SAINT – Left Hook From Right Field
12. ANNIHILATOR – Creepin’ Again
13. ANNIHILATOR – Alison Hell
14. DEATH ANGEL – Voracious Soul
15. DEATH ANGEL – Buried Alive
16. EXUMER – Possessed By Fire
17. BURGERKILL – Under The Scars
18. SABATON – To Hell And Back
19. SABATON – Night Witches
20. DANKO JONES – The Twisting Knife
21. DANKO JONES – Full Of Regret
22. ULI JON ROTH – Dark Lady
23. ULI JON ROTH – Virgin Killer
24. THE POODLES – Night Of Passion
25. EUROPE – War Of Kings
26. EUROPE – The Second Day

DVD2 / Blu-ray 2:
01. BIOHAZARD – How It Is
02. BIOHAZARD – Punishment
03. KATAKLYSM – As I Slither
04. KATAKLYSM – To Reign Again
05. CANNIBAL CORPSE – Scourge Of Iron
06. CANNIBAL CORPSE – Evisceration Plague
07. CRADLE OF FILTH – Burn In A Burial Gown
08. CRADLE OF FILTH – Cruelty Brought Thee Orchids
09. ANAAL NATHRAKH – Idol
10. SKINDRED – Kill The Power
11. SKINDRED – Proceed With Caution
12. OOMPH! – Augen auf
13. OOMPH! – Gott ist ein Popstar
14. SANTIANO – Gott muss ein Seemann sein
15. SANTIANO – Lieder der Freiheit
16. IN EXTREMO – Himmel und Hölle
17. IN EXTREMO – Feuertaufe
18. KÄRBHOLZ – Ich hör mir beim Leben zu
19. GODSIZED – Welcome To Hell
20. THE ANSWER – Raise A Little Hell
21. MY DYING BRIDE – Turn Loose The Swans
22. MANTAR – Into The Golden Abyss
23. SAVAGE MACHINE – Prisoners Of War (METAL BATTLE)
24. BLAAKYUM – Baal Adon (METAL BATTLE)
25. METAPRISM – Reload (METAL BATTLE)
26. WALKWAYS – Half The Man I Am (METAL BATTLE)
27. VESPERIA – Iron Saga (METAL BATTLE)

CD1:
01. JUDAS PRIEST – Painkiller
02. IN FLAMES – Paralyzed
03. AMORPHIS – My Kantele
04. RUNNING WILD – Under Jolly Roger
05. BEYOND THE BLACK – Rage Before The Storm
06. ARCHITECTS OF CHAOZ – Horsemen
07. ARMORED SAINT – Left Hook From Right Field
08. ANNIHILATOR – Alison Hell
09. DEATH ANGEL – Buried Alive
10. EXUMER – Possessed By Fire
11. BURGERKILL – Under The Scars
12. SABATON – To Hell And Back
13. DANKO JONES – Full Of Regret
14. ULI JON ROTH – Virgin Killer
15. THE POODLES – Night Of Passion
16. EUROPE – War Of Kings

CD2:
01. BIOHAZARD – How It Is
02. KATAKLYSM – To Reign Again
03. CANNIBAL CORPSE – Evisceration Plague
04. CRADLE OF FILTH – Burn In A Burial Gown
05. ANAAL NATHRAKH – Idol
06. SKINDRED – Proceed With Caution
07. OOMPH! – Gott ist ein Popstar
08. SANTIANO – Gott muss ein Seemann sein
09. IN EXTREMO – Himmel und Hölle
10. KÄRBHOLZ – Ich hör mir beim Leben zu
11. GODSIZED – Welcome To Hell
12. THE ANSWER – Raise A Little Hell
13. MY DYING BRIDE – Turn Loose The Swans
14. MANTAR – Into The Golden Abyss
15. SAVAGE MACHINE – Prisoners Of War (Metal Battle)
16. BLAAKYUM – Baal Adon (Metal Battle)
17. METAPRISM – Reload (Metal Battle)
18. WALKWAYS – Half The Man I Am (Metal Battle)
19. VESPERIA – Iron Saga (Metal Battle)

WACKEN OPEN AIR – Facebook

https://www.youtube.com/watch?v=CVPQdFYSVi8