Piah Mater – The Wandering Daughter
The Wandering Daughter si specchia nelle marcate influenze del gruppo che però sa come emozionare l’ascoltatore, con cascate di note progressive che passano dal metal estremo di marca death/black a lunghe parti atmosferiche, colorate di quelle oscure sfumature dark che i Piah Mater sanno ricamare.
Dustin Behm – The Beyond
Behm, cresciuto a pane e James Murphy, con contorno di Satriani e Gilbert, licenzia un debutto che ricorda più un testo didattico che un’opera musicale e che potrebbe piacere solo a chi si trastulla con i guitar heroes ed i virtuosi degli strumenti.
Iapetus – The Long Road Home
Il metal in quest’opera assume sembianze progressive nell’accezione più pura del termine, nel senso che le tracce non solo si diversificano tra di loro ma risultano sfaccettate anche al loro interno, grazie ad un sound in constante divenire che può risultare sia acustico ed intimista, sia furioso e spinto a tratti su elevati regimi di velocità.
Cynic – Uroboric Forms – The Complete Demo Recordings
Una compilation che aiuta, specialmente chi non conosce l’intera discografia del gruppo, a capire l’evoluzione di questa straordinaria band, che in seguito ha dato forse meno di quello che avrebbe potuto.