Entropia Invictus – Human Pantocrator (Opus Humani)
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Tra Septic Flesh, Bal Sagoth e melodic death metal, Human Pantocrator ha le virtù per porsi all’attenzione non solo dei fans del metal sinfonico, ma anche di quello estremo in generale.
Scuorn – Parthenope
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Personalmente sono rimasto folgorato dalla potenza e dalla bellezza di un disco come questo, che aspettavo da una vita e che potrebbe diventare una pietra miliare del metal in Italia.
Entity Of Hate – Cursed for Eternity
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Un lavoro breve ma davvero notevole, alla luce di una freschezza impronosticabile quando ci si cimenta con sonorità in voga circa un ventennio fa.
Acrosome – Narrator And Remains
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Il suono è un vortice che non scema mai, e nel mezzo di questo black metal carnale e fisico ci sono ottimi intarsi sinfonici e tutto il disco è inteso come un’opera, con atmosfere ed azioni che si dipanano man mano che scorre la sua interezza.
Goatmoon – Stella Polaris –
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Il disco è volutamente ridondante e pieno di pathos, e ci vuole molta classe per fare un lavoro come questo, laddove altri avrebbero miseramente fallito i Goatmoon riescono molto bene, pubblicando un disco potentemente melodico, in linea con la loro storia.
Necronomicon – Advent Of Human God
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Tornano i canadesi Necronomicon con il loro sound che ultimamente ha posato gli occhi sulla scena polacca, ma che presenta orchestrazioni e sinfonie oscure dai rimandi alle opere dei Dimmu Borgir.
Endemise – Anathema
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La band dei fratelli Sauvé, con questo disco, si crea decisamente la possibilità di uscire dai confini nordamercani per approdare ad un Europa senz’altro più ricettiva a questo tipo di sonorità
Esperoza – Aum Corrupted
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Un cantico oscuro, un’ora di musica estrema e dalle evocative atmosfere sinfoniche
Khepra – Cosmology Divine
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Cosmology Divine è un’opera da non perdersi per alcun motivo, specialmente se si apprezza il symphonic death con sfumature folk orientali
Somnium Nox – Apocrypha
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Con coraggio e personalità i due musicisti di Sydney/Canberra incorporano in un’unica opera quello che è stata l’evoluzione del genere dagli ormai lontani primi anni novanta
Malus – Looking Through the Horrorglass
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Un’affascinante opera horror black metal dai rimandi sinfonici, ideata, suonata e prodotta dal genio demoniaco di Wargrath
Fausttophel – Sancta Simplicitas
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Un’altra ottima realtà proveniente dall’Ucraina consigliata agli amanti delle sonorità oscure dalle reminiscenze black, ma con tanta melodia a far da contrasto alle sfuriate estreme ed un’accentuata vena progressiva e classica.
Elderblood – Messiah
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La miscela degli Elderblood è unica nel panorama metal, poiché coniuga la potenza e le tenebre del symphonic black metal con un grandissimo senso del death metal, mostrando il meglio di questi generi.
Winterhorde – Maestro
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Chiunque si professi amante della buona musica deve ritagliarsi, almeno per un po’, un’oretta al giorno per cogliere appieno ogni sfumatura e godersi senza distrazioni un lavoro che difficilmente si schioderà dalla top ten di quest’anno.
Dark Haunters – To Persevere Is Diabolical
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I Dark Haunters impressionano per impatto, malignità e drammatica teatralità, sfumature importanti in un genere che, quando non spicca per originalità, convince eccome se risulta suonato con questa verve ed attitudine.
Darkend – The Canticle Of Shadows
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Farvi trascinare in un mondo circondato dall’orrore e dalla deviata spiritualità di questo enorme caleidoscopio musicale di malvagità unica, è un’esperienza che dovete assolutamente vivere se siete amanti del metal più estremo e dalle reminiscenze sinfonico orchestrali.
Cretura – Fall Of The Seventh Golden Star
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Se cercate un ascolto diverso nell’immenso panorama dei suoni sinfonici, sicuramente Fall Of The Seventh Golden Star riesce nella non facile impresa di risultare un album vario, violentissimo, epico e bilanciato da bellissimi momenti atmosferici a loro modo originali e dalla forte personalità.
Rotting Flesh – Infected Purity
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Death metal con intarsi sinfonici e fortissime influenze black metal, il tutto fatto con grande potenza e passione.
Opera IX – Back To Sepulcro
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Black metal teatrale, orchestrato a meraviglia, pregno di malignità e decadente oscurità
An Argency – Through Existence
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I già ottimi An Argency hanno naturalmente ancora degli enormi margini di miglioramento, specie se dovessero spostare maggiormente gli equilibri a favore della componente sinfonica rispetto a quella djent-core.