Sirgaus – La Bales de Canon

Mattia Gosetti ed i suoi Sirgaus hanno dato vita ad un’altra imperdibile opera, avvincente e da seguire fino alla fine come se si trattasse di un’epica pellicola cinematografica.

A questo punto diventa molto difficile considerare i Sirgaus una semplice rock band: il suo leader e compositore a distanza di un anno circa torna con un’altra opera ispirata alla storia del suo paese (Cibiana), del bellunese e della storica repubblica di Venezia.

Ormai da considerarsi un cantastorie moderno, Gosetti racconta attraverso la sua musica le vicende di un giovane fabbro partito da Cibiana (paese che, con le sue numerose miniere di ferro, forni e officine è uno dei maggiori produttori di palle di cannone) con il suo carico da consegnare nei più importanti scali della repubblica.
Inizia così un’epica avventura che porterà il protagonista a Tripoli dove s’innamorerà di una schiava, per poi dopo due anni partire insieme a lei verso Cipro dove un terribile assedio tiene sotto scacco la città di Famagosta, difesa da Marcantonio Bragadin.
I due amanti avranno il compito di avvisare Venezia dell’invasione che, in seguito, formata una lega santa sconfiggerà la flotta di Alì Pascià nel golfo di Patrasso, nella corso della sanguinosa battaglia di Lepanto.
La musica che accompagna questo avvincente racconto risulta più sinfonica rispetto all’ultimo lavoro, rivelandosi ricca di atmosfere che profumano degli aromi esotici dei luoghi degli avvenimenti, tra mare e terra.
Al fianco di Gosetti troviamo come sempre la cantante e consorte Sonia Da Col, il chitarrista Silvano Toscani, Diego Gosetti ai cori e Valeriano De Zordo alla voce, per più di un’ora tra rock, metal sinfonico e folk d’autore, con il marchio Sirgaus ben in evidenza, sinonimo di musica mai banale e di testi curatissimi che si abbinano ai suoni senza forzature, creando un altro binomio perfetto.
Come scritto sono le sfumature epiche ad emergere in La Bales de Canon e in brani intensi come Con Il Veneto Nel Nostro Cuore, la splendida ed esotica Cipro 1570, L’Assedio DI Famagosta e le cinematografiche La Lega Santa, La Battaglia Delle Echinadi e La Vittoria di Lepanto, trittico che rappresenta il picco qualitativo di questo nuovo album.
Mattia Gosetti ed i suoi Sirgaus hanno dato vita ad un’altra imperdibile opera, avvincente e da seguire fino alla fine come se si trattasse di un’epica pellicola cinematografica.

Tracklist
01.Cronache di un serenissimo passato
02.Con il Veneto nel nostro Cuore
03.Oea
04.Crea il tuo destino
05.La bales de canon
06.Cipro 1570
07.L’assedio di Famagosta
08.Discesa nella vita
09.La Lega Santa
10.La battaglia delle Echinadi
11.La vittoria di Lepanto
12.Acqua libera
13.Sotto i spighe de Roan

Line-up
Mattia Gosetti – Basso, voce, synth, programming
Sonia Da Col – Voceù
Silvano Toscani – Chitarra
Diego Gosetti – Cori

Valeriano De Zordo – Voce, interprete nel concept di Marcantonio Bragadin, politico veneziano del XVI secolo.

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Sirgaus – L’Amore, L’Ardore e L’Alviano

Un’opera che musicalmente si nutre di rock come di sinfonie orchestrali, di folk come di atmosfere teatrali, e il tutto viene usato da con maestria da Gosetti per dare vita alle storie che si sviluppano accompagnate dalla musica e dalle voci dei suoi protagonisti.

La vena creativa di Mattia Gosetti è lungi dall’ essere esaurita e, a distanza di un anno dall’ultima opera dei Sirgaus (Il Treno Fantasma), torna con una nuova storia raccontata attraverso la musica ed ambientata come sempre tra le montagne e le valli della sua terra, il bellunese.

Accompagnato dalla cantante e consorte Sonja Da Col, Gosetti da vita ad un altro splendido concept, dopo le fortune artistiche di Sofia’s Forgotten Violin licenziato nel 2013, il capolavoro Il Bianco Sospiro della Montagna, uscito a suo nome due anni dopo, ed appunto il precedente lavoro che confermava ancora una volta il talento compositivo del nostro e la bontà del sodalizio artistico con quella che è pure compagna di vita.
Questa volta il polistrumentista veneto fa quasi tutto da solo, aiutato al microfono dalla Da Col, da Diego Gosetti ai cori e dal tenore Matteo Brustolon nei panni di Bartolomeo d’Alviano.
L’Amore, L’Ardore e L’Alviano è dunque un concept che racconta le imprese di quel personaggio, degli eventi portati dal suo passaggio a Cibiana Di Cadore, della fabbricazione e del commercio delle chiavi, iniziato proprio in quel periodo e per cui è conosciuto il paese natale dei musicisti, la leggenda degli Sbroa Fen e la storia d’amore tra un soldato ed una guida paesana.
Ormai Gosetti ha una sua precisa identità artistica, quindi per chi conosce la sua musica, le atmosfere suggestive e le poetiche sfumature sinfoniche e folkloristiche non sorprendono più di tanto, ma ancora una volta ci mettono innanzi ad un musicista senza uguali nel panorama rock/metal, capace di dare vita ad un’opera che regala episodi bellissimi come La Marcia Dell’Alviano, Mi son Veneto, l’epica Mani Nella Neve, la splendida Cibiana, le sfumature folk di Chiavi e Profezie, l’epica sinfonia di La Battaglia Di Rusecco, che ci trasportano nel 1500 tra le case e le viuzze di Cibiana di Cadore, testimoni delle vicende narrate.
Un’opera che musicalmente si nutre di rock come di sinfonie orchestrali, di folk come di atmosfere teatrali, e il tutto viene usato da con maestria da Gosetti per dare vita alle storie che si sviluppano accompagnate dalla musica e dalle voci dei suoi protagonisti.

Tracklist
1.L’Amore, L’Ardore, L’Alviano
2.Il Disegno Suo
3.La Marcia Dell’Alviano, Mi Son Veneto
4.Mani Nella Neve
5.I Boschi Su Deona
6.Cibiana
7.Chiavi E Profezie
8.Tu Proteggi I Sogni Miei
9.I Sbroa Fen
10.Un Amore Di Montagna
11.La Battaglia Di Rusecco
12.La Serenissima Vittoria
13.Ritorno A Cibiana

Line-up
Sonia Da Col – Voce
Mattia Gosetti – Bass, Guitars , Vocals, Orchestral Synth e Programming

Matteo Brustolon – Vocals
Diego Gosetti – Chorus

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Coburg – The Enchantress

Un album piacevole e senz’altro riuscito, una sorpresa per gli amanti del genere che sapranno cogliere la bellezza dei brani che compongono The Enchantress a prescindere dalla splendida dea al microfono.

Se oltre alla musica anche i vostri occhi vogliono la loro parte, allora senza ulteriori indugi vi presento i Coburg, monicker che deriva dal cognome della splendida cantante e modella Anastasia, alla guida di questa symphonic rock band londinese.

The Enchantress è il loro debutto, licenziato dalla Evolve Or Die Records, un lavoro che sa tanto di rock, moderno e gotico, che non punta solo sull’aspetto della sua musa ma si avvale di una raccolta di brani melodici ed accattivanti, sinfonici il giusto per attirare gli amanti del gothic/dark da club.
La Coburg oltre a cantare suona chitarra e tastiere, segno che non siamo di fronte alla sola bellezza ma ad un’artista e musicista che sa il fatto suo, ed interpreta le moderne trame dark rock di The Enchantress con la giusta dose di fatale teatralità.
Quasi un’ora di musica nel corso della quale raffinata eleganza gotica, dark rock e mai invadenti sinfonie fanno da colonna sonora alla voce della singer, ottima interprete di brani a tratti suadenti, altri pregni di un’urgenza elettrica, altri che si muovono tra le note sinfoniche ed orchestrazioni che ricamano melodie melanconiche in brani come Echoes In The Night, The Hall Of Ghosts, la splendida Requiem, dalle accentuate ispirazioni new wave, o Till The Bitter End, dall”oscura atmosfera romantica.
Un album piacevole e senz’altro riuscito, una sorpresa per gli amanti del genere che sapranno cogliere la bellezza dei brani che compongono The Enchantress a prescindere dalla splendida dea al microfono.
Quando la bellezza va di pari passo con la bravura: il debutto dei Coburg ne è un esempio lampante.

Tracklist
1.A Cold Day In Hell
2.Echoes In The Night
3.The Hall Of Ghosts
4.Into The Darkness
5.Requiem
6.The Enchantress
7.Thy Dagger
8.Till The Bitter End
9.Warrior’s Blood
10.Rise

Line-up
Anastasia Coburg – Lead Vocals, Lead Guitar & Synths
Dean Baker – Synths & Backing Vocals
Mark Spencer – Bass Guitar & Backing Vocals
Sarah Sanford – Rhythm Guitar & Backing Vocals
Pietro Coburg – Drums & Backing Vocals

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