Tantal – Ruin

Il death metal melodico rimane il protagonista principale della musica dei Tantal, infarcito di ottime reminiscenze progressive che fanno di Ruin un altro bellissimo esempio di album metal tra death e prog.

Tornano freschi di firma per la Sleaszy Rider gli ottimi Tantal, band proveniente dalla madre Russia e di cui vi avevamo parlato tre anni fa in occasione dell’uscita del bellissimo secondo album Expectansy.

Molte cose sono cambiate in casa Tantal con appunto la line up stravolta, nella quale resta al suo posto il solo chitarrista Dmitriy Ignatiev, ed il sound che però mantiene il suo approccio heavy/death melodico su un tappeto di suoni darkwave e gothic.
Da quintetto, con la punta di diamante Milana Solovitskaya al microfono, la band è diventata un quartetto dove, oltre al  leader del progetto, troviamo Sofia Raykova alla voce, Ivan Izotov al basso e Srgey Serebrennikov dietro al drumkit a completare una line up che, anche questa volta, convince a più riprese.
La musica dei Tantal continua la sua non facile impresa di risultare fresca, pur animata da ispirazioni evidenti che si fanno spazio tra le trame dei brani, ma valorizzate da un songwriting di alto livello che fa risplendere anche questa nuova raccolta di brani chiamata Ruin.
Pur con tutti i cambiamenti il sound varia di quel tanto da non far sembrare l’album una fotocopia del precedente lavoro, la parte elettronica e l’andamento liquido di alcuni brani avvicinano di più la band a realtà come i nostrani Lacuna Coil, merito anche della voce della nuova arrivata dietro al microfono, anche se il punto di forza del gruppo rimane il death metal melodico, infarcito di ottime reminiscenze progressive che fanno di Ruin un altro bellissimo esempio di album metal tra death e prog.
Quindi si sfugge a lunghi e noiosi piagnistei gothic, perché qui si viaggia a velocità sostenuta, tra tecnica sopraffina (Ignatiev conferma d’essere un chitarrista davvero bravo), passaggi progressivi di scuola Dream Theater e tempeste estreme, melodiche e suggestive alla Dark Tranquillity, a cui come scritto si aggiunge quel tocco più moderno che ricorda i Lacuna Coil.
Ruin rimane di altissimo livello per tutta la sua durata e brani come Torn Inside, la suadente Low e la moderna title track confermano il valore di questa ottima realtà che abbiamo avuto modo di incontrare di nuovo sul nostro cammino.
Con l’aiuto della Sleaszy Rider, i Tantal troveranno sicuramente nuovi ammiratori, e noi non possiamo che consigliare il nuovo album agli amanti del genere che cercano un sound fresco ma ancora legato al metal.

Tracklist
01 – Constant Failure
02 – Denial
03 – Torn Inside
04 – Drained
05 – Torpid
06 – A Hopeful Lie
07 – Low 08 – Ruin
09 – Tears Of Yesterday
10 – The Awakening

Line-up
Sofia Raykova – vocals
Dmitry Ignatiev – guitars/keys
Ivan Izotov – bass
Srgey Serebrennikov – drums

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