Tetractys – A Mysterious Place On Sight

La cosa notevole del trio sudamericano è l’aver dimostrato che si può tranquillamente suonare musica dall’alto tasso tecnico senza necessariamente sacrificare la forma canzone.

I Tetractys sono un band cilena autrice di un interessante prog metal al cui interno troviamo, peraltro, nelle vesti di cantante e bassista un nome di culto della scena doom e metal di quel paese come Juan Escobar.

Questa formazione a tre vede appunto il bravo Juan disimpegnarsi al meglio a livello vocale dimostrando una versatilità non comune al servizio di un talento chitarristico come quello di Hector Bravo: a chiudere il quadro troviamo la base ritmica completata dal batterista Danilo Estrella.
A Mysterious Place On Sight è il secondo full length per questa band che interpreta il genere in maniera ottimale, dando cioè tutto lo spazio necessario alla tecnica strumentale, con più di uno sconfinamento in territori djent, ma senza mai dimenticare di conferire ad ogni brano una sua precisa fisionomia melodica, e in questo caso il sound si sposta sovente verso pulsioni derivanti dal grunge. Bravo (di nome e di fatto) non si fa pregare nell’esibire la propria notevole tecnica ma lo fa quasi sempre tessendo passaggi di grande impatto melodico per cui, alla fine, l’operato dei Tetractys si rivela fresco ed avvincente anche per chi non ha necessariamente queste sonorità nelle proprie corde e, forse, l’unico difetto riscontrabile è la tendenza a ricorrere a dei bizzarri effetti nella chiusura dei vari brani; la scaletta oscilla tra canzoni più ariose e melodiche come Gravity ed altre più nervose come Iapetus mantenendo sempre il livello sempre piuttosto alto.
La cosa notevole del trio sudamericano è l’aver dimostrato che si può tranquillamente suonare musica dall’alto tasso tecnico senza necessariamente sacrificare la forma canzone, cosa che manca del tutto o quasi a diverse band europee e nordamericane portate in palmo di mano da appassionati e critica, per lo più protagoniste di performance eccezionali a livello strumentali ma del tutto prive di anima. Ecco perché quanto offerto dai cileni è rivolto ad un pubblico più ampio rispetto a quello di chi antepone il tecnicismo a tutto il resto.

Tracklist:
1. Orion Anomaly
2. Gravity
3. Bootes Void
4. Kic
5. Iapetus
6. Life and Consciousness
7. Underlying Geometry

Line-up:
Juan Escobar – Bass, Vocals
Danilo Estrella – Drums
Héctor Bravo – Guitars

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