Tomorrow’s Eve – Mirror Of Creation III – Project Ikaros

Prog metal duro come l’acciaio, diviso da una sottile quanto resistente linea con l’heavy metal e valorizzato da spettacolari cambi di tempo e porzioni strumentali che attaccano al muro, forti di una grinta metallica invidiabile.

Le vie del progressive metal sono infinite, le sue intricate strade passano agevolmente dalle lunghissime highway americane alle nebbie umide del Regno Unito, dalle coste mediterranee alle nevi scandinave e giungono alla sempre più metallica Germania, terra da sempre culla dell’hard & heavy nella vecchia Europa.

I Tomorrow’s Eve sono una band che del progressive metal ha fatto la sua missione fino dal lontano 1998, vent’anni intervallati da ottimi lavori e lunghi silenzi, rotti dall’arrivo del terzo capitolo della saga Mirror Of Creation, titolo che torna dopo anni sulla copertina di un album del gruppo dopo Mirror Of Creation licenziato nel lontano 2003 e Mirror Of Creation II – Genesis, licenziato tre anni dopo.
Siamo entrati nel 2018, segnato dal ritorno del gruppo con Mirror Of Creation III – Project Ikaros, monumentale lavoro dalla durata importante (quasi settanta minuti) e dalla qualità che non inficia la reputazione della band che, a una distanza rilevante dall’ultimo album (una decina d’anni), spazza via la polvere accumulata da anni di inattività e regala agli amanti del genere un album davvero ben fatto.
Prog metal duro come l’acciaio, diviso da una sottile, quanto resistente linea con l’heavy metal e valorizzato da spettacolari cambi di tempo e porzioni strumentali che attaccano al muro, forti di una grinta metallica invidiabile;
un grande cantante come Martin Le Mar (Mekong Delta, Lalu, Nachtgeschrei) e due pezzi da novanta come Mike Lepond al basso (Symphony X, Ross The Boss) e John Macaluso alle pelli (Yngwie Malmsteen, Labyrinth, Ark, TNT), affiancano i pur bravi Rainer Grund alla sei corde e Oliver Schwickert alle tastiere, per una line up scintillante ed un lavoro che merita l’attenzione degli amanti del genere.
Ovviamente ci si scontra con un album di genere, quindi prog metal duro e puro, tecnicissimo ed ispirato ai Symphony X nelle parti più spinte e ai Threshold in quelle più melodiche, un album roboante e mastodontico, da far vostro in tutta la sua potente natura metallica.

Tracklist
01.Welcome To The Show
02.Morpheus
03.Bread And Circuses
04.Imago
05.The System
06.Law And Order
07.Dream Within A Dream
08.Terminal
09.Inner Sanctum
10.Somnium Ex Machina
11.Gods Among Each Other

Line-up
Martin Le Mar – Vocals
Rainer Grund – Guitars
Oliver Schwickert – Keyboards
Mike Lepond – Bass
John Macaluso – Drums

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