Ungraved Apparition – Pulse_0

Una copertina tra le più improbabili che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni è il biglietto da visita con il quale si presentano gli Ungraved Apparition, band moscovita al passo d’esordio con l’album intitolato Pulse_0.

Quello del quintetto russo è il tipico death doom proveniente dall’area ex-sovietica, ovvero dai tratti molto asciutti e spesso aspro, ma non privo di interessanti aperture melodiche.
A livello lirico, come la cover ed il titolo suggeriscono, ad essere preso in esame è fondamentalmente il momento del trapasso, con tutto il carico di tragedia ed abbandono che ne consegue, prima durante e dopo il suo nefasto compiersi.
L’approccio degli Ungraved Apparition è piuttosto naif, così anche l’inserimento di effetti volti a colpire maggiormente l’immaginario dell’ascoltatore appare dettato da una certa ingenuità; d’altra parte questo depone a favore di un sentire genuino che resta il dato saliente di un album privo di quella tensione drammatica che sarebbe lecito attendersi in base al tipo delle tematiche trattate, nonostante non manchino buoni spunti disseminati qua e là.
Detto ciò, Pulse_0 si rivela essenzialmente un ideale punto di partenza per cui, smussando qualche spigolo, focalizzando al meglio l’aspetto melodico ed evitando estemporanee soluzioni ad effetto, come i frequenti campionamenti di pianti, urla e sospiri che servono solo a spezzare il pathos e non ad aumentarlo, gli Ungraved Apparition hanno tutto il tempo ed i margini per fare senz’altro meglio in futuro.

Tracklist:
1.Кома
2.Спаси! (Intro)
3.Спаси!
4.Тот, кто не дышит (Intro)
5.Тот, кто не дышит
6.Неумершее явление (Intro)
7.Неумершее явление
8.Гнилостные бактерии (Intro)
9.Гнилостные бактерии
10.Гангрена (Intro)
11.Гангрена
12.Пыль (Intro)
13.Пыль

Line-up:
Leon Kratt – Bass
Paul Kas – Drums
Micky Babossa – Guitars
Bones Taker – Guitars
Damned – Vocals

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Frontiere Sonore Radio Show Frontiere Sonore è una nuovo format radiofonico ospitato da Radio Jasper, condotto da Simone Benerecetti di In Your Eyes Magazine e da Federico "Deca" De Caroli. Musica senza frontiere e senza condizioni, se non quella di una qualità artistica che la renda interessante al di là dei generi.

  • Serata del 20 dicembre al Bunker Strasse E, Dresda
    by NoiseGang on 29 Dicembre 2025 at 19:16

    Anenzephalia, Grunt e Human Larvae mettono a nudo la sofferenza dell’umanità attraverso musica, estetica e contraddizione, sono sempre più necessari.

  • Plaster – Mainframe Re_coded
    by Massimo Argo on 29 Dicembre 2025 at 15:15

    Terzo disco del produttore elettronico romano Plaster, anche se definirlo techno è davvero riduttivo.

  • Jacket Burner – Eat shit + die
    by Reverend Shit-Man on 27 Dicembre 2025 at 23:47

    “Dieci nuovi brani ricolmi di odio, sporcizia e volgarità, più cattivi e in-your-face che mai, per il vostro dis-piacere!“ Viene così descritto “Eat shit + die“, il secondo long playing di Jacket Burner (che aveva già esordito l’anno scorso sulla lunga distanza con “Terminal depression“, uscito sulla benemerita label teramana Goodbye Boozy) punk rocker dall’identità

  • Wasted Pido – Same shit everywhere
    by Reverend Shit-Man on 26 Dicembre 2025 at 23:51

    Avete presente le scene dei minuti iniziali del classicone horror “La notte dei morti viventi” di George Romero, in cui i due fratelli arrivano in un cimitero, in visita alla tomba del padre e, dopo l’iniziale spavalderia cazzeggiante, vengono improvvisamente inseguiti e assaliti da uno zombie (che attacca e tramortisce Johnny, trasformatosi poi anch’egli in

  • Muck & the Mires – Tripping out on Love / Let’s Kiss and Make Up Tonight 7″
    by Il Santo on 24 Dicembre 2025 at 19:54

    Recensione del 7" dei Muck & the Mires per Rogue Records: lato A beat alla Yardbirds, lato B power pop brillante. Piccola spesa, resa top.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »