17Crash – Hit The Prey

Tornano i glamsters toscani 17Crash, con il secondo album sotto l’ala della Volcano Records,centrando il bersaglio a livello qualitativo.

Hit The Prey segue di tre anni il precedente lavoro, e sembra passata una vita, non perché Reading Your Dirty Minds non fosse già un buon lavoro, ma questa raccolta supera le più rosee aspettative e ci regala una band in stato di grazia.
Saranno le tastiere sempre presenti di Alessio Lucatti (Vision Divine, Deathless Legacy), che conferiscono ai brani un tocco aor originalissimo in un contesto sleazy rock, sarà il lavoro in studio sempre all’altezza del mai troppo osannato Simone Mularoni, ricordato spesso per la sua presenza nei DGM ma sempre più protagonista nel suo operato dietro la consolle, ma Hit The Prey si rivela un irresistibile esempio di hard rock melodico, un insieme di singoli che formano un album che definire perfetto è un eufemismo: i 17Crash prendono l’hard rock americano in auge tra i locali del Sunset e lo rivestono di suoni tastieristici da arena rock e tanta melodia da sfiorare, appunto, il più elegante e raffinato aor.
Si può vestire, quindi, di abiti eleganti l’hard’n’heavy di ispirazione Motley Crue? Sì, e i 17Crash lo insegnano con Hit The Prey e le sue dieci composizioni più intro, un bellissimo esempio di hard rock ottantiano perfettamente inserito nel nuovo millennio.
Ros Crash (cantante che fa la differenza) e compagni alternano impennate grintose e dalle graffianti atmosfere sleazy (Can’t Touch, Scream My Name) a brani nati per le radio rock delle università di metà anni ottanta (Don’t You Break My Life, Brighter Day), e ballad che lasciano trasparire ispirate note alla Bon Jovi (In The Eyes Of A Woman).
Su tutto questo ben di Dio i tasti d’avorio ricamano, cuciono, legano le tracce con arrangiamenti altamente melodici, donando un raffinato tocco aor che risulta la carta vincente di questo splendido lavoro.
Hit The Prey è così un degli album più riusciti di questa prima metà dell’anno nel suo genere, e faticherà ad uscire dal vostro lettore per tanto tempo.

Tracklist
1.Approaching
2.Lies
3.Can’t Touch
4.Don’t You Break My Life
5.Out Of Hit
6.Rum All Night
7.Scream My Name
8.In The Eyes Of A Woman
9.Brighter Day
10.Dead City
11.Hit The Prey

Line-up
Ros Crash – Vocals
Frankie – Guitars
Steve “Poison” – Guitars
Lawrence kaos – Bass
Phil Hill – Drums

17CRASH – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Libri da leggere consigliati
    by Simone Benerecetti on 17 Ottobre 2025 at 10:01

    Libri da leggere consigliati da In Your Eyes ezine, Kafka, Scerbanenco e altri.

  • Agnostic Front Echoes of eternity
    by Massimo Argo on 17 Ottobre 2025 at 9:00

    Agnostic Front Echoes of eternity, Un disco granitico e che fotografa perfettamente cosa siano gli Agnostic Front nel 2025.

  • SONGS THE WEB TAUGHT US VOL. 17
    by Reverend Shit-Man on 16 Ottobre 2025 at 20:30

    Scopri le nuove uscite musicali tra doom psichedelico, indie rock, shoegaze e arcade punk: da LITANIA a Bravo Maestros, Alterna e oltre.

  • Purity Ring
    by Gabriella Capraro on 15 Ottobre 2025 at 15:42

    “Purity Ring”, il nuovo album di Megan James e Corin Roddick: un ritorno alle origini synth-pop tra ricordi digitali, malinconia e rinascita elettronica.

  • Frontiere sonore – PUNTATA 01
    by admin on 15 Ottobre 2025 at 8:43

    Una selezione musicale eclettica con DFMK, NOM, Clap! Clap!, After in Paris, Angel Face, Campidonico, Glyders, Elisa Montaldo, Manduria e Hybrid: suoni unici e atmosfere originali.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »