Häive – Iätön

E’ realmente necessario che ogni ascoltatore “open minded” trovi un po’ di tempo da dedicare ad un’opera così affascinante di dark/folk intriso di black metal.

Dopo uno iato temporale di dieci anni, dopo una meraviglia come Mieli Maassa, uscito nel 2007, riemerge Häive, la creatura con cui esplora il suo mondo musicale il musicista finnico Janne ‘Varjosielu’ Väätäinen, che suona ogni strumento ed è accompagnato in alcune session vocali da Noitavasara.

Fin dalla cover, veramente splendida e particolare, siamo introdotti in un mondo magico di suoni e oscurità, dove l’artista esplora temi come la natura, la disperazione e l’oblio attraverso un intenso suono folk immerso in note black metal evocative e ricche di atmosfera. Otto brani, quaranta minuti di musica fuori dal tempo che non ha bisogno di furia e di tempi veloci per sviluppare il viaggio dell’artista; qui ci sono cristalline melodie folk, che si appoggiano su mid tempo intensi, fluidi e carichi di energia. Chi ha conosciuto e apprezzato la precedente release rimarrà, ancora una volta, estasiato, come il sottoscritto, di fronte alla grande capacità compositiva dell’artista, capace di variare le atmosfere all’interno dei brani, come nel terzo brano Lapin Kula, dove uno scream deciso accompagna una tersa melodia pregna di oscurità per poi, dopo un solo con aromi heavy metal, sfrangiarsi in note dark folk e aprirsi in note di chitarra molto evocative e desolate.
Le vocals sono in finnico e aggiungono un fascino peculiare ed arcano all’intero lavoro, donando quell’unicità, quella sensazione di un lavoro fuori dal tempo; qui non ci sono segnali di suoni classicamente atmosferici o parti post black, ma solo il viaggio di un musicista unico, dotato di classe cristallina, alla ricerca di una personale via per esprimere la sua visione della natura: la copertina interna del cd è esplicativa, con il musicista che ammira l’invernale natura incontaminata della sua terra. E’ realmente necessario che ogni ascoltatore “open minded” trovi un po’ di tempo da dedicare ad un’opera così affascinante, perché non resterà assolutamente deluso e attenderà pazientemente altri dieci anni per riassaporare queste emozioni uniche.

Tracklist
1. Iätön (Ageless)
2. Turma (Ruin)
3. Lapin Kouta (Kouta from Lapland)
4. Kuku, kultainen käkeni (Sing My Golden Bird)
5. Tuulen sanat (The Spell of Wind)
6. Salojen saari (Esoteric Isle)
7. Tuonen lehto, öinen lehto (Grove of Tuoni, Grove of Evening)
8. Virsi tammikuinen (Song of January)

Line-up
Varjosielu – Vocals, Guitars, Bass, Drums, Mouth harp, Kantele

HÄIVE – Facebook

Black Orchestra – Inhale Your Eyes

In una scena che fatica a ritrovare band capaci di trascinare il metal alternativo ai vertici come in passato, i Black Orchestra rifilano tre colpi non da poco, duri, melodici ed accattivanti, mescolando e rivoltando i generi in un cocktail dal buon appeal.

Una nuova band si affaccia sul panorama alternativo nostrano con ambizioni di portare un po’ di fresco entusiasmo anche fuori dai confini nazionali: si tratta dei Black Orchestra, monicker da metal classico ma dal sound che segue le coordinate industrial crossover di inizio millennio.

Capitanati dal cantante Tomas Selvaggio e con la supervisione di Masha Mysmane, storica cantante degli Exilia, la band debutta dopo quattro anni dalla fondazione con questi tre brani raccolti nell’ep Inhale Your Eyes.
Dimenticate i suoni che vanno di moda oggi nel metal/rock moderno, questi tre brani prendono la via che torna verso il metal alternativo strutturato su basi industrial, sferzate nu metal e rock che una quindicina d’anni fa risultava fuori dagli schemi.
In una scena che fatica a ritrovare band capaci di trascinare il metal alternativo ai vertici come in passato, i Black Orchestra rifilano tre colpi non da poco, duri, melodici ed accattivanti, mescolando e rivoltando i generi descritti in un cocktail dal buon appeal.
E’ perfetto l’approccio stilistico del vocalist, personale e mai troppo estremo, melodico ma robusto quel tanto che basta per non cadere nel melenso come molte band core di oggi.
Il refrain dallo spirito hard rock della bellissima title track, il nu metal di Resurrection (scelta come singolo) e l’energia sprigionata da Cause Of You (tra Disturbed e Nine Inch Nails) risultano sicuramente un buon inizio per i Black Orchestra: in attesa di un primo full length, passo importante per dare una sterzata al futuro prossimo della band: il presente si chiama Inhale Your Eyes, non perdetevelo.

Tracklist
01. Inhale Your Eyes
02. Resurrection
03. Cause Of You
04. Resurrection (Official Video)

Line-up
Tomas Selvaggio – Vocals
Domenico Conte – Guitars
Roberto JD Geddo – Bass
Max Nobile – Drums

BLACK ORCHESTRA – Facebook

Engulf – Subsumed Atrocities

Estremi, violentissimi ma assolutamente in grado di farvi innamorare al primo ascolto, questi due ottimi esempi della musica creata da Hal Microutsicos vi collocheranno in trepida attesa di un più sostanzioso full length.

Gli Engulf dal New Jersey non sono altro che una one man band dietro a cui si agita lo spirito estremo di Hal Microutsicos.

Il death metal proposto dal polistrumentista e cantante statunitense risulta assolutamente old school, ma ricco di cambi di tempo, tecnicamente ineccepibile e devastante guardando alla scena estrema dei primi anni novanta, tra approccio statunitense e piglio europeo.
Ne esce un ep di due brani, il primo di una trilogia che dovrebbe fungere da antipasto per un futuro full length dalle buone aspettative create dall’ascolto di Aeons Of Hate e Graviton.
Una ragnatela di riff pesanti come macigni, un growl dal sapore antico e tanta aggressione fanno di Subsumed Atrocities un ascolto consigliato agli amanti del genere, richiamando ovviamente i maestri del genere (su tutti i primi Death).
Estremi, violentissimi ma assolutamente in grado di farvi innamorare al primo ascolto, questi due ottimi esempi della musica creata da Hal Microutsicos vi collocheranno in trepida attesa di un più sostanzioso full length.

Tracklist
1.Aeons Of Hate
2.Graviton

Line-up
Hal Microutsicos – All Instrumentation, vocals, and drum programming.

ENGULF – Facebook

OCEANS OF SLUMBER

Il video di “The Decay of Disregard”, dall’album “The Banished Heart”, in uscita a marzo (Century Media Records).

Il video di “The Decay of Disregard”, dall’album “The Banished Heart”, in uscita a marzo (Century Media Records).