Moloch – The Other Side

The Other Side è un lavoro conciso ed efficace, in grado di offrire una mezz’oretta di musica fuori dai consueti schemi, composto da un musicista di sicuro spessore la cui bravura merita d’essere esportata anche al di fuori dei confini polacchi e degli steccati di genere.

The Other Side è il nuovo ep di questa interessante entità dedita ad un dark elettronico con diverse sfumature metal, guidata dal musicista polacco Fabian Filiks.

I sei brani offerti possiedono un ritmo incalzante che fornisce la base ad un lavoro melodico sempre in primo piano: l’elettronica di Moloch è abbastanza “rumorosa”, nel senso che non mostra esclusivamente il proprio lato più algido e robotico, rivelandosi in tal senso un possibile approdo per gli appassionati di metal che non disdegnano le derivazioni del genere sul versante dungeon synth, e neppure band come i Goblin.
In effetti, un certo sentore orrorifico può anche riportare istintivamente dalle parti dei seminali autori di colonne sonore horror per eccellenza (The End), andandosi a combinare con le ritmiche geometriche del kraut rock (i Kraftwerk si palesano manifestamente in diversi momenti nella splendida A Dream of Death).
Nel complesso The Other Side è un lavoro conciso ed efficace, in grado di offrire una mezz’oretta di musica fuori dai consueti schemi, composto da un musicista di sicuro spessore la cui bravura merita d’essere esportata anche al di fuori dei confini polacchi e degli steccati di genere.

Tracklist:
1.The Other Side
2. Escape From The Nameless City
3. F.E.A.R.
4. I Am Moloch
5. A Dream of Death
6. The End MOLOCH

Line-up:
Fabian Filiks

MOLOCH – Facebook

NEREIS

Il lyric video di Two Wolves, dall’album Turning Point in uscita a giugno (Eclipse Records).

Il lyric video di Two Wolves, dall’album Turning Point in uscita a giugno (Eclipse Records).

NEREIS pay homage to Native Americans with new Two Wolves music video

New full-length album Turning Point out June 8, 2018

NEREIS have revealed a new single and video for their song ‘Two Wolves’. This is the second video from their upcoming full-length album entitled Turning Point due out on June 8, 2018 via Eclipse Records. The video was directed by Maurizio Del Piccolo, utilizing imagery created by artist Claudio Calefato. Watch the video at this location, and hear the single via Spotify or Apple Music today!

“Two Wolves is a Cherokee native American legend which illustrates the central internal struggle of humanity” says vocalist Andrea Barchiesi. “In this legend, a tribal elder is teaching his grandson about life. He explains that there is a battle between two spirit wolves going on inside each of us. One is evil, and the other good. The first represents anger, greed, arrogance, and self-pity. The second represents peace, love, humility, and kindness.” Guitarist Samuel Fabrello continues. “The grandson thinks about this for a few minutes, then asks which will win? His grandfather replies that the wolf you feed will win.”

Turning Point features twelve hard-rocking songs that take the listener on an all-out aural adventure, ranging from blistering alternative metal to mellow power-rock, and everything in between. The album was produced by Mauro Andreolli at das Ende der Dinge, and the album art was designed by Daniel Hofer of Archetype Design. The band has also released a music video for their previous single, ‘Breaking Bad’ which may be watched at this location.

Pre-order the full album on iTunes, Amazon, Google Play, or CD, and stream the singles via Spotify, Apple Music, Deezer, Pandora, iHeart Radio, and more at http://eclp.se/rtrnn

For more information on Nereis, please visit them on Facebook, Twitter, or Eclipse Records.

Nereis Discography
Turning Point (LP) – 2018
From the Ashes (EP) – 2014
Burnin’ Game (demo) – 2012

Nereis Lineup
Andrea Barchiesi (lead vocals), Mattia Pessina (guitar), Samuel Fabrello (guitar), Gianluca Nadalini (bass), Davide Odorizzi (drums)

Deny – Parasite Paradise

I gruppi come i Deny sono fieramente underground e non fanno certamente musica per fare soldi, ma sono anzi delle persone che vogliono comunicare qualcosa, per cui se sono tornati è perché hanno qualcosa da dire.

Primo disco dal duemila per questi protagonisti dalle scena svedese crust hardcore punk dal 1995 al 2000.

I Deny tornano con un ep di otto canzoni molto veloci e potenti, ben bilanciate fra il crust e l’hardcore. Il loro stile risente molto della vecchia scuola scandinava di quei generi, ma non c’è solo questo. I Deny con Parasite Paradise fanno capire perché all’epoca erano uno dei gruppi più interessanti. In queste otto tracce non troverete momenti stanchi o pesanti, ma solo cavalcate della giusta lunghezza, composte in maniera da poter esprimere la massima potenza anche dal vivo. Parasite Paradise è inoltre un nuovo inizio per loro, dato che sarà solo uno dei nuovi lavori che pubblicheranno nel 2018, e la loro etichetta Cramada ristamperà inoltre per via digitale il vecchio materiale, che è davvero molto valido. Il ritorno del gruppo svedese conferma una tendenza che fortunatamente era già nell’aria da tempo, ovvero l’aumentare di gruppi nuovi o il ritorno dei vecchi nella scena crust hardcore, che ultimamente non aveva vissuto anni brillanti, mentre invece ora sta vedendo di nuovo la luce. I gruppi come i Deny sono fieramente underground e non fanno certamente musica per fare soldi, ma sono anzi delle persone che vogliono comunicare qualcosa, per cui se sono tornati è perché hanno qualcosa da dire.
Aumenta la crisi, aumenta il crust.

04TRACKLIST
1. Inbred Insanity
2. Make It Great
3. Bring Me Down
4. Victims
5. Resisting Hard
6. Denied
7. What I Deserve
8. You Feed My Hate

LINE-UP
Bjuren – Vocals
Tobbe – Guitar
Jonsson – Guitar
Martin – Bass
Arvid – Drums

DENY – Facebook

Hellretic – Lights Out

Sono solo quindici minuti, ma tanto basta agli Hellretic per entrare nelle grazie degli amanti del metal estremo di stampo thrash/death.

Sono solo quindici minuti, ma tanto basta agli Hellretic per entrare nelle grazie degli amanti del metal estremo di stampo thrash/death.

La band romana, attiva dal 2014, è nata dalle ceneri degli Opium Populi e ha subito qualche avvicendamento nella line up, prima di firmare per la Hellbones Records che licenzia Lights Out, ep di quattro tracce più intro di death/thrash metal potente e feroce, pregno di maligni mid tempo e ripartenze devastanti.
Il quintetto ci presenta quattro brani, altrettante mazzate estreme che raccontano tematiche horror dall’impalcatura  death metal e thrash slayerano, in un turbine di violenza ed atmosfere putride;  il growl di Demetrio è brutale e malato, le chitarre soffrono torturate da Piero e Lorenzo, mentre la sezione ritmica martella senza pietà i crani degli ascoltatori sotto i colpi inferti dal basso di Simone e la batteria di Andrea.
Dopo l’intro,Three Evil Mothers ci presenta un sound compatto e diabolico, un concentrato di cattiveria ispirato anche dai Necrodeath ed accentuato nella title track e soprattutto nella letale Evil Dead, brano ispirato dal film di Sam Raimi.
Buon inizio, dunque, per questa realtà estrema in arrivo dalla capitale: se il buon giorno si vede dal mattino seguitela con noi, ci sarà da divertirsi.

Tracklist
1. Intro (Ghosthouse)
2. Three Evil Mothers.
3. Lights Out
4. Devil’s Rejects
5. Evil Dead

Line-up
Demetrio – Growl Vocals
Piero – Guitar
Lorenzo – Guitar
Simone – Bass & Back Vocals
Andrea – Drums

HELLRETIC – Facebook

Evil Warriors – Fall From Reality

Certamente gli Evil Warriors non inventano nulla, ma svolgono al meglio il loro corrosivo compito, ben sorretti da una produzione adeguata, da idee sufficientemente chiare e da quello che volgarmente viene definito “tiro” che trova una sua concretizzazione in una tracklist di grande compattezza e priva di cali di tensione.

A sette anni dal primo full length tornano i tedeschi Evil Warriors con un nuovo album all’insegna di un ruvido e diretto black thrash.

In questa band di Lipsia troviamo due componenti degli Antlers, gruppo molto interessante del quale abbiamo parlato di recente, ma in Fall From Reality tutto si svolge in maniera ben differente, in quanto è evidente l’intento di spiattellare sulla faccia dell’ascoltatore un’interpretazione del metal estremo lontana da da sfumature atmosferiche, ma quanto mai essenziale e basata sull’impatto, o perlomeno, questo è ciò che resta alla fine dell’ascolto, al netto di alcuni passaggi che rendono efficacemente l’idea di come gli Evil Warriors siano molto più che biechi mazzuolatori.
I rallentamenti di Pillow Of Cold Water, l’incipit dissonante di Reincarnation che prelude ad una deflagrazione difficilmente contenibile e gli intermezzi rarefatti di Idleness and Doom, sono solo alcuni degli esempi di un’idea musicale ben più articolata di quanto possa a apparire ad un ascolto distratto.
Certamente gli Evil Warriors non inventano nulla, ma svolgono al meglio il loro corrosivo compito, ben sorretti da una produzione adeguata, da idee sufficientemente chiare e da quello che volgarmente viene definito “tiro” che trova una sua concretizzazione in una tracklist di grande compattezza e priva di cali di tensione.
Tanto basta per chi vuole godersi tre quarti d’ora di metal spigoloso, onesto ma vario, proprio per quegli spunti citati e disseminati nel corso del lavoro, a mio avviso senz’altro superiore a quelle uscite che spesso derubrichiamo alla voce “palla lunga e pedalare”; d’altro canto da una band che decide di chiamarsi Evil Warrios sarebbe stato improbabile ascoltare un qualcosa di sperimentale o innovativo e, sicuramente, la chiarezza d’intenti è uno degli aspetti che più convincono nell’operato di questo valido trio tedesco.

Tracklist:
1. Fall From Reality
2. Excess
3. Pillow Of Cold Water
4. Reincarnation
5. Idleness and Doom
6. Mania and Passion
7. Worthless Wretch
8. All The Stars

Line-up:
Alastor – Guitar
Beast – Guitar/Vocals
Exesor – Drums

EVIL WARRIORS – Facebook

Walls Of Babylon – A Portrait of Memories

Gli spettacolari arrangiamenti tastieristici legano i moltissimi particolari che emergono da un ascolto attento, accentuando la presa sull’ascoltatore, travolto dal turbinio di note con cui gli Walls Of Babylon esprimono il loro concetto di musica progressiva, che dal metal prende il carattere ed il piglio drammatico ricamato a tratti da ariose aperture melodiche.

La Revalve non si smentisce neppure questa volta, licenziando questo bellissimo album ad opera dei marchigiani Walls Of Babylon e centrando per l’ennesima volta il bersaglio.

A Portrait Of Memories è infatti un ottimo esempio di metallo progressivo, dalle atmosfere e sfumature cangianti, intimiste, tragiche e drammatiche, in perfetto equilibrio tra la tradizione heavy power statunitense e quella nord europea.
La band attiva dal 2012 e con un primo album autoprodotto (The Dark Embrace) riesce nella non facile impresa di creare un sound robusto, tecnico, ma melodico e progressivo, valorizzandolo con una serie break atmosferici in un contesto metallico che ricorda tanto gli Evergrey come i Queensryche, aggiungendo quel tocco tricolore (Vision Divine) che fa la differenza.
Il gruppo non manca di tecnica, con un cantante che interpreta le varie tracce con una personalità notevole, e presenta un lotto di canzoni che, nei loro intrecci progressivi, le fughe rabbiose e momenti che esplodono in fuochi d’artificio musicali, convince a più riprese in un genere che lascia poco spazio all’originalità e molto al talento compositivo.
Gli spettacolari arrangiamenti tastieristici legano i moltissimi particolari che emergono da un ascolto attento, accentuando la presa sull’ascoltatore, travolto dal turbinio di note con cui gli Walls Of Babylon esprimono il loro concetto di musica progressiva, che dal metal prende il carattere ed il piglio drammatico ricamato a tratti da ariose aperture melodiche.
Starving Soul, le splendide melodie di Let Me Try e l’irruenza delle rocciose Sacred Terror e Treason, sono un ottimo inizio per entrare nel mondo di questa notevole realtà nostrana, fatevi avanti senza timore, non ve ne pentirete.

Tracklist
01.Oblivion
02.Starving Soul
03.My Disguise
04.Burden
05.Forgotten Desires
06.Let Me Try
07.Sacred Terror
08.Sudden Demon
09.Treason
10.My Heaven

Line-up
Valerio Gaoni- Vocals
Fabiano Pietrini- Guitar
Francesco Pellegrini -Lead guitar
Matteo Carovana- Bass
Marco Barbarossa- Drums

WALLS OF BABYLON – Facebook