Metalwings – For All Beyond

Un’ora di splendida musica symphonic metal tra atmosfere folk, sfumature gotiche e potenza power metal.

Un album come For All Beyond ci presenta una band dalle potenzialità enormi, nel campo del metal sinfonico una delle sorprese di questa prima metà dell’anno.

Il gruppo proveniente da Sofia, capitale della Bulgaria, paese non proprio al centro del mappamondo metallico e capitanato dalla cantante, tastierista e songwriter Stela Atanasova, dopo il mini cd Fallen Angel in the Hell, uscito nel 2016, trova la chiave per aprire lo scrigno dove il custode delle sinfonie tiene celato il segreto per suonare il genere e crea questa opera fuori dal tempo.
Un’ora di splendida musica symphonic metal tra atmosfere folk, sfumature gotiche e potenza power metal: il debutto sulla lunga distanza dei Metalwings procurerà non pochi brividi sulla pelle dei fans di queste sonorità, che vengono  nobilitate da un album che profuma di colline e foreste dell’est, di villaggi d’argilla sorti sulle rive di ruscelli incantati o castelli dimenticati dal tempo.
In questo contesto la band bulgara alterna le varie atmosfere con grande sagacia e For All Beyond ne trova giovamento acquistando appeal ad ogni passaggio.
L’attenzione è tutta per la cantante, davvero brava nel saper dosare toni operistici ed altri più personali, sempre sottolineati da una raffinata ed elegante interpretazione, mentre gli strumenti prettamente metal creano cavalcate power e passaggi folk, sinfonie gotiche e tempeste heavy.
Lo strumentale End Of The War ci introduce all’ascolto dell’album, lungo brano che crea la giusta atmosfera lasciata esplodere con Secret Town, comandata da chitarre elettriche e viola.
Un brano power sinfonico lineare, perfetto per un singolo, mentre già dalla notevole Immortal Metal Wings la musica disegna quadri di un tempo passato che non smetteranno di colorarsi fino alla fine dell’album.
When We Pray, la title track, le bombastiche Realm Of Dreams ed il singolo Fallen Angel In The Hell (brano che dava il titolo al precedente ep) ci accompagnano alla scoperta del mondo antico dei Metalwings, per un’ora l’unico paesaggio che risplende davanti ai nostri occhi.

Tracklist
1.End of the War
2.Secret Town
3.Immortal Metal Wings
4.When We Pray
5.A Wish
6.There’s No Time
7.For All Beyond
8.Realm of Dreams
9.Tujni Serza
10.For All Beyond (Orchestral Version)
11.Fallen Angel in the Hell
12.Fallen Angel in the Hell (Instrumental Version)

Line-up
Stela Atanasova – Lead Vocals, Electric Viola, Keys
Grigor Kostadinov – Guitars
Krastyo Jordanov – Guitars, Irish Flute, Backing vocals
Milen Mavrov – Bass
Angel Kitanov – Keyboards
Blackie – Drums

METALWINGS – Facebook

Omination – Followers of the Apocalypse

Se può apparire inconsueta una proposta del genere proveniente dalla Tunisia, non lo è affatto dal punto di vista dell’ortodossia stilistica che mostra, quale unica possibile devianza, una propensione verso ritmiche di matrice black disseminate all’interno di un’opera di un’ora e mezza di durata.

Omination è un progetto solista di matrice funeral death doom che esibisce quale sua indubbia particolarità il fatto d’essere opera di un musicista tunisino, Fedor Kovalevsky.

Se può apparire inconsueta una proposta del genere proveniente da un paese magrebino, non lo è affatto dal punto di vista dell’ortodossia stilistica che mostra, quale unica possibile devianza, una propensione verso ritmiche di matrice black disseminate all’interno di un’opera di un’ora e mezza di durata.
Fedor si era già fatto vivo quest’anno con il demo …Whose Name Is Worthlessness, contenente l’omonima lunghissima traccia che ritroviamo anche in questo primo full length intitolato Followers of the Apocalypse.
Ed è, appunto, l’Apocalisse ad essere il tema dominante di un lavoro sul quale aleggia una religiosità inusuale per questo tipo di sound, così come non lo è invece una visione purificatrice che, personalmente, mi sgomenta più che consolarmi, ma in fondo questo è il frutto dell’insanabile dicotomia tra chi crede in qualcosa e chi no.
L’approccio del musicista tunisino alla materia è comunque dei migliori, grazie ad un’aura minacciosa che aleggia costantemente sul tutto e che, se risente inevitabilmente d’una cospicua durata impedendo una fruizione agevole, d’altra parte esibisce più di un momento di spaventosa intensità, che ha a mio avviso il suo apice in una traccia dal crescendo drammatico come Crossing the Frozen Wasteland, anche se la stessa …Whose Name Is Worthlessness non scherza in tal senso, con il suo magnifico finale in odore di Skepticism.
Il funeral degli Omination non offre moltissimo spazio alla melodia ma, allo stesso, tempo risulta avvolgente ed emotivamente di grande impatto: in tal senso fa parzialmente eccezione la splendida traccia iniziale The Temple of the End of Time, che rende piuttosto manifesto quali siano le nobili fonti di ispirazione per Fedor, che mette nel mirino Esoteric e Mournful Congregation senza approdare neppure troppo lontano da tali obiettivi.
Followers of the Apocalypse sorprende piacevolmente, allargando ancor più la geografia di un genere come il funeral doom che continua a regalare emozioni a chi riesce a guardare al di sopra dello spesso drappo nero che avvolge un’umanità alla sbando.

Tracklist:
1. The Temple of the End of Time
2. Towards the Holocaust
3. Followers of the Apocalypse
4. Crossing the Frozen Wasteland
5. The Whirlpool of Ignorance
6. A Replica…
7. …Whose Name Is Worthlessness
8. Maybe (The Ink Spots)

Line up:
Fedor Kovalevsky

OMINATION – Facebook

Palmer Generator – Natura

L’album è un viaggio tra lo psych rock strumentale in cui l’urgenza heavy è a disposizione di uno spartito dilatato e a tratti liquido, con quattro brani semplicemente intitolati Natura e numerati di conseguenza, scarni e perfetti nella loro dinamica.

La scena underground tricolore alternative e psichedelica ci ha regalato in questi anni non pochi lavori di un certo spessore, enfatizzati da una componente metallica che negli ultimi tempi ne ha fatto oggetto d’interesse anche per gli amanti dei suoni heavy.

Da Jesi arriva la famiglia Palmieri, con padre, zio e nipote che formano i Palmer Generator, trio che ci presenta la sua terza fatica discografica intitolata natura.
Shapes (2014) e Discipline (2016) sono i precedenti lavori di questa realtà psichedelica molto affascinante, che amalgama stoner, musica heavy e post rock e lo tramuta in una manciata di jam acide, difficili da digerire se avete in mente la solita forma canzone, molto più suggestive se l’approccio al disco è come ad un quadro astratto dove i colori formano su tela quello che la nostra immaginazione fotografa.
L’album è un viaggio tra lo psych rock strumentale in cui l’urgenza heavy è a disposizione di uno spartito dilatato e a tratti liquido, con quattro brani semplicemente intitolati Natura e numerati di conseguenza, scarni e perfetti nella loro dinamica.
Registrato presso il Caffiero Studio di Alessandro Gobbi, Natura espande sensazioni, si nutre di musica cosmica e la traduce in quaranta minuti di rock oltre le barriere ed i generi, rivelandosi un’opera di difficile catalogazione ma a suo modo atmosfericamente affascinante.

Tracklist
1.Natura 1
2.Natura 2
3.Natura 3
4.Natura 4

Line-up
Tommaso Palmieri – Guitars
Michele Palmieri – Bass
Mattia Palmieri – Drums

PALMER GENERATOR – Facebook

DYING AWKWARD ANGEL

Il lyric video di “Maldita Seas”, dall’album “Absence of Light” (Rockshots Records).

Il lyric video di “Maldita Seas”, dall’album “Absence of Light” (Rockshots Records).

Italian death metal tyrants DYING AWKWARD ANGEL have posted a new lyric video “Maldita Seas” in support of their new full length “Absence of Light” out now as of May 25th via Rockshots Records.

Initially formed two decades ago in Turin, Italy, DYING AWKWARD ANGEL are a total testament to the strength and convictions of true metallers. Enduring line-up changes and travails that would have crushed a lesser band, DYING AWKWARD ANGEL refused to die…instead they have thrived!

Inspired by In Flames, At The Gates, Carcass, Dark Tranquillity, in 2013, DYING AWKWARD ANGEL unleashed their debut full length album ‘Waiting For Punishment’, following it in 2016 with a well-received EP entitled ‘Madness Rising’. Now in 2018, the band’s current line up with founding member Edoardo Demuro on guitar, Luca Pellegrino on drums, Lorenzo Asselli on guitars, David Onidaon on bass and Michael Spallieri on vocals release their next full length “Absence of Light”.

Guitarist Edoardo Demuro comments:

“We started with the only goal of destroying everything…Over the years we have been working to achieve a more solid and understandable sound. We have created the very personal Dying Awkward Angel sound…’Absence of Light’ is a new era for us; the first official release, a mature sound, an increased richness of themes, a real powerful new voice on our music. You can see it as the might of God, when it doesn’t give you what you expected. This new chapter of Dying Awkward Angel is heavy, fast, powerful, dark and bright at the same time. We hope to give the fans the same emotions we have when we play! We hope they have a lot of fun!”

“Absence of Light” is available for stream and download on Rockshots.eu here, iTunes, Spotify and all other major online retailers.

Track Listing:
1. Blood of Your Blood (5:39)
2. Death Coach (2:58)
3. Isaiah 53:7 (4:33)
4. Shade (2:54)
5. Dolls (4:50)
6. Sancta Sanctorum (4:19)
7. Absence of Light (1:59)
8. Maldita Seas (4:03)
9. The Dust Devil (3:52)
10. T.U.S.K. (3:42)
11. The Killing Floor (5:47)
Album Length: 44:42

DYING AWKWARD ANGEL is:
Edoardo Demuro (Guitars)
Luca Pellegrino (Drums)
Lorenzo Asselli (Guitars)
Davide Onida (Bass)
Michele Spallieri (Vocals)

For more info:
http://www.Rockshots.eu
http://www.dyingawkwardangel.com
https://www.facebook.com/dyingawkwardangel
https://twitter.com/dyingawkwarda