Self-Hatred – Hlubiny

Hlubiny è l’album che consacra i Self-Hatred tra le migliori nuove band in ambito death doom melodico, in virtù di una cifra stilistica che li colloca sulla scia dei protagonisti storici del genere.

Secondo full length per i cechi Self-Hatred, ottima doom band segnalatasi con l’esordio Theia del 2016.

Curiosamente le due band di punta della scena del paese dell’est escono a poco tempo di distanza l’una dall’altra (nonostante la presenza in line up di due membri in comune, il chitarrista Aleš Vilingr ed il batterista Michal “Datel” Rak): ma, mentre gli Et Moriemur hanno intrapreso una strada volta alla ricerca di sonorità quasi liturgiche, i Self-Hatred restano fedeli ad un death doom più atmosferico e diretto.
Questi ragazzi di Plzen si muovono all’interno del genere con una grande disinvoltura e se, inizialmente, sembrano venire meno quei picchi emotivi che erano disseminati nel precedente lavoro, in realtà, ascolto dopo ascolto, tali elementi emergono progressivamente, ponendosi quali indicatori di una profondità compositiva che connota fortemente un sound costantemente pervaso dal giusto grado di tensione ed oscurità.
Anche lo stesso passaggio alle liriche in lingua madre è funzionale al concept e non rappresenta alcun problema (se non di comprensione immediata, ovviamente) consentendo piuttosto ai Self-Hatred di arricchire di maggiori sfumature il loro racconto e aumentandone se possibile, l’impatto drammatico ed emotivo.
La bravura della band ceca risiede proprio nella capacità di comporre un lavoro profondo e convincente senza dover ricercare soluzioni diverse, rischiando di smarrirsi in qualche passaggio interlocutorio di troppo come accaduto in alcuni frangenti ai “cugini” Et Moriemur.
Hlubiny è l’album che consacra i Self-Hatred tra le migliori nuove band in ambito death doom melodico, in virtù di una cifra stilistica che li colloca sulla scia dei maggiori protagonisti del genere, tra i quali i When Nothing Remains, ai quali si avvicinano molto allorché sono struggenti melodie a prendere il proscenio.
L’accoppiata KonecOdraz ed il conclusivo strumentale Epitaf racchiudono alcuni tra i passaggi più toccanti ed esemplificativi della bontà di un lavoro che, da buon concept, va comunque consumato tutto d’un fiato, senza tralasciare di fare le necessarie “ripetute” che consentiranno di cogliere quei momenti preziosi che inizialmente potevano essere sfuggiti.

Tracklist:
1. Konec
2. Odraz
3. Hlubiny
4. Střepy
5. Vzplanutí
6. Apatie
7. Očistec
8. Epitaf

Line up:
Štěpán Eret – Bass
Michal “Datel” Rak – Drums
Aleš Vilingr – Guitars
Pavel Janouškovec – Guitars
Michal Šanda – Keyboards
Kaťas – Vocals

SELF-HATRED – Facebook

Tenebra Arcana – Luna ep

Come debutto quello dei Tenebra Arcana è uno dei più impressionanti e belli degli ultimi anni, e dentro ha tante cose che gli amanti del metallo più nero apprezzeranno.

Primo lavoro in download libero degli italiani Tenebra Arcana, che escono con il loro ep Luna.

Nato nel 2018 tra Milano e Lodi, il gruppo debutta con il proprio black metal classico e con elementi sinfonici, ma fatto soprattutto di rabbia e velocità, che sono le componenti essenziali di questo suono. La voce che canta prevalentemente in chiaro, ma non disdegna qualche passaggio in growl, mette in evidenza i testi che sono da seguire con attenzione. L’impatto è notevole, e fin dal primo pezzo prende corpo un massacro senza requie, con momenti di notevole coinvolgimento dell’ascoltatore. Pur essendo un gruppo esordiente i Tenebra Arcana hanno le idee molto chiari, sono devoti al nero metallo e possiedono una notevole cultura musicale che si riverbera nella loro musica. Quest’ultima è sul black metal sinfonico classico, ma in alcune cavalcate sonore il gioco delle due chitarre evidenzia un avvicinamento più moderno al genere, ed il tutto si fonde con tenebrosa armonia. La lunghezza non eccessiva dell’ep ci fa apprezzare le ariose composizioni che sono tutte sopra i quattro minuti e mezzo, a parte la prima e l’ultima canzone. Come debutto quello dei Tenebra Arcana è uno dei più impressionanti e belli degli ultimi anni, e dentro ha tante cose che gli amanti del metallo più nero apprezzeranno. Extra Black Metal nulla salus.

Tracklist
1.Darkness fall
2.The fall
3.Tenebra Arcana
4.Luna
5.Ecate mater nocte

Line-up
Gemy – voice & keyboards
Goro – voice & guitar
Gabriel – guitar
Teone – bass
Darkror – drums

TENEBRA ARCANA – Facebook

Memoriam – The Silent Vigil

The Silent Vigil si rivela un album di maniera, un esempio di death metal old school senza compromessi, con un’anima che guarda ai defunti Bolt Thrower con un po’ di nostalgia.

Bolt Thrower e Napalm Death su tutti, e poi Benediction, Anaal Nathrakh e Cerebral Fix: basterebbero questi nomi per fare dei Memoriam l’ennesimo super gruppo di stampo death metal.

In effetti la band Karl Willetts, voce di uno dei più grandi gruppi death metal provenienti dal regno unito, possiede dalle potenzialità enormi, alla luce del curriculum dei suoi protagonisti, anche se questo nuovo album alterna brani più riusciti a troppe cadute di tono.
Attivi da un paio d’anni ed attesi come la manna nel deserto dai fans dei Bolt Thrower, i Memoriam hanno strappato applausi e qualche critica positiva con il primo full length For The Fallen, per tornare dopo un anno con un nuovo lavoro che ne conferma la proposta senza infamia e senza lode.
The Silent Vigil si rivela un album di maniera, un esempio di death metal old school senza compromessi, con un’anima che guarda ai defunti Bolt Thrower con un po’ di nostalgia; il lavoro non vive del tutto di luce riflessa, ma stenta ad avere una sua precisa connotazione, con una serie di brani che stancamente si trascinano alla fine senza picchi in un mero esercizio di stile.
Magari due album in un paio d’anni potevano essere riassunti in un unico lavoro, fatto sta che i Memoriam questa volta faticano a convincere e The Silent Vigil lascia un po’ di amaro in bocca; l’estate sta arrivando e la band avrà di che rifarsi in sede live, dove l’esperienza e qualche gemma pescata dalla sontuosa discografia dei Bolt Thrower potrà fare sicuramente la differenza.

Tracklist
1. Soulless Parasite
2. Nothing Remains
3. From the Flames
4. The Silent Vigil
5. Bleed The Same
6. As Bridges Burn
7. The New Dark Ages
8. No Known Grave
9. Weaponised Fear

Line-up
Karl Willets – Vocals
Frank Healy – Bass
Scott Fairfax – Guitar
Andy Whale – Drums

MEMORIAM – Facebook

Roadskills – Mind’s Collision

Mind’s Collision è un ascolto consigliato, al massimo del volume e con il piede a tavoletta sul pedale dell’acceleratore, l’unico rischio è l’autovelox che non manca di certo sulle nostre strade, stay rock!

La Volcano Records estende la sua lava per tutto il territorio nazionale e non sfuggono alla presa infuocata neppure i Roadskills, quartetto di rockers torinesi al debutto con questa mezz’oretta di hard & heavy dal titolo Mind’s Collision.

Come abitudine di molte delle giovani band dedite ai suoni hard rock, anche la band piemontese amalgama ispirazioni old school a più potenti influenze moderne, così da non risultare solo un’onesta band dai suoni vintage, ma provando a portare il rock duro dai rimandi settantiani nel nuovo millennio.
Con al microfono la grintosa cantante Sophia, Francesco alla chitarra, Alessio alla batteria ed Alex al basso, i Roadskills con Mind’s Collision propongono il loro personale credo in fatto di rock duro, graffiante e dal groove che potenzia il tutto, con accenni a colori psichedelici e iniezioni di blues nascoste da un muro di watt che non si placa, neppure quando le atmosfere si dilatano nelle trame di Paranoid, un crescendo di intenso metal/rock oscuro e rituale, brano che risulta il cuore dell’album, posto tra le travolgenti That’s Not Alice e la veloce ed irruente Solitary Wolf.
Una partenza convincente per i Roadskills, bravi nel saper coniugare le due anime del proprio sound senza perdere la bussola e mantenendo un approccio tradizionale ma neppure troppo nostalgico, soprattutto agli occhi dei giovani rockers.
Mind’s Collision è un ascolto consigliato, al massimo del volume e con il piede a tavoletta sul pedale dell’acceleratore, l’unico rischio è l’autovelox che non manca di certo sulle nostre strade, stay rock!

Tracklist
1.Devil Makes Details
2.Tell Me Witch
3.4th November
4.That’s Not Alice
5.Paranoid
6.Solitary Wolf
7.Look Like a Beast
8.Why Don’t You Answer?
9.Hard to Understand

Line-up
Sophia – Vocals
Francesco – Lead Guitar
Alessio – Drum
Alex – Bass

ROADSKILLS – Facebook

THE NIGHT FLIGHT ORCHESTRA

Il video di ‘Lovers In The Rain’, dall’album “Sometimes The World Ain’t Enough”, in uscita a giugno (Nuclear Blast).

Il video di ‘Lovers In The Rain’, dall’album “Sometimes The World Ain’t Enough”, in uscita a giugno (Nuclear Blast).

Dopo aver conquistato il mondo della musica con “Amber Galactic”, che si è anche guadagnato una nomination ai Grammy svedesi, e avere lasciato senza parole la gente con il suo primo tour europeo a novembre/dicembre, il supergruppo svedese di classic/progressive rock THE NIGHT FLIGHT ORCHESTRA pubblicherà il nuovo album “Sometimes The World Ain’t Enough” il 29 giugno su Nuclear Blast.

Oggi la band svela il video del nuovo singolo ‘Lovers In The Rain’, realizzato dal rinomato artista Elia Cristofoli di Solingo, già autore l’anno scorso del video di ‘Gemini’

La band ha dichiarato: “‘Lovers in the Rain’ è la colonna sonora di come ci si sente quando s’incontra il vero amore per la prima volta. Una felicità così intensa, il cuore che batte tanto forte che sembra di avere un attacco di panico e sotto sotto sai che un giorno che tutto questo finirà. Ma durante quei primi momenti capisci che nulla sarà più come prima. Da ora paragonerai ogni esperienza di vita con quei primi magici momenti.

‘Lovers in the Rain’ è un omaggio agli inni di gioventù, alle canzoni che ci hanno fatto credere che in ogni vita – non importa quanto insignificanti ci si possa sentire a volte – proverai quell’esperienza con qualcuno. Speriamo che i THE NIGHT FLIGHT ORCHESTRA suonino in sottofondo. E credeteci, anche noi ci siamo passati.

Questa canzone, come tutto il nuovo album del resto, parla di quei momenti in cui trascendi la realtà e si potresti, per un attimo fugace, intravedere l’ultraterreno. È per ognuno di voi, con amore dai THE NIGHT FLIGHT ORCHESTRA, ricordando tutti quelli che abbiamo amato e perduto”.

Oggi la band suonerà all’aeroporto di Copenhagen per festeggiare l’apertura del nuovo bar del birrificio artigianale Mikkeller nel Terminal 2, dopo i controlli di sicurezza. Quindi per assistere allo show è necessario essere muniti di carta d’imbarco. Per maggiori informazioni https://www.facebook.com/events/202813767004699/

Inoltre in collaborazione con Mikkeller il gruppo ha creato il proprio cocktail, battezzato “Midnight Flyer”, accompagnato da uno shot “Spacewagon”, creato solo per l’occasione.

La band ha dichiarato: “Siamo felicissimi di prendere parte all’inaugurazione del Mikkeller Bar all’aeroporto di Copenhagen questo venerdì. Non solo suoneremo un set acustico esclusivo, ma verrà presentato anche il NFO cocktail. Mikkeller ha creato un long drink perfetto per un volo notturno o per qualsiasi altro viaggio. ‘Midnight Flyer’ è un moderno ‘Scandinavian Flight Cap’, cui sono stati aggiunti una birra barricata in un rum del Guatemala invecchiato per quattro anni, una classica lemon soda danese chiamata ‘Citronvand’, polvere d’oro e altri ingredienti segreti. Sarà accompagnato da uno shot ‘Spacewagon’, un bitter danese. La combinazione perfetta per teletrasportarvi prima del vostro volo. Provatelo in esclusiva all’aeroporto di Copenhagen”.

Mikkeller ha aggiunto: “Amiamo collaborare con persone che sono sulla nostra stessa lunghezza d’onda, curiose e che amano le avventure e i sapori. È stato divertente farlo con i THE NIGHT FLIGHT ORCHESTRA. Non è un segreto che siamo grandi fan dei NFO e abbiamo convinto amici e nemici ad ascoltare il gruppo fin dall’uscita di ‘Amber Galactic’ l’anno scorso, che ci ha entusiasmati. Che cosa c’è di meglio, nell’attesa del nuovo album, che avere i NFO suonare all’inaugurazione del Mikkeller CPH Airport accompagnati da Midnight Flyer + Spacewagon?!”.

La band ha dichiarato: “Girare questo video è stato un po’ come mescolare diverse dimensioni in un cocktail spaziale. Svariate volte i membri del gruppo hanno dovuto rivolgersi al fisco per confermare i propri nomi nel registro in modo da accertarsi di non avere perso il contatto con la realtà. Il risultato è sicuramente mesmerizzante e vi farà compiere un viaggio difficile da digerire. Si tratta anche del nostro primo video che vede la partecipazione delle ‘The Airline Annas’, le nostre bellissime e super talentuose coriste. È anche merito loro se questo video è così brillante. La canzone stessa è la traccia di apertura del disco e magari non è rappresentativa dell’intero lavoro… in realtà nessun brano lo è, perché ci piace questo modo di lavorare. Quando realizziamo un album ciascuna canzone ha vita a sé e tutte insieme formano un disco celebrativo che può accompagnarvi per miglia senza che sentiate il bisogno di fermarvi per un drink. Quest’apripista era solo nostro, ora è anche vostro. Buon divertimento!”.

I pre-ordini di “Sometimes The World Ain’t Enough” sono attivi: http://nblast.de/TNFOWorldAintEnough

Il singolo “This Time” è disponibile qui.

Come “Amber Galactic” del 2017, anche il nuovo album avrà due artwork diversi.

L’uscita è prevista il 29 giugno su Nuclear Blast e conterrà dodici canzoni. La prima edizione limitata in digipack CD e il vinile includeranno anche un’esclusiva bonus track. La versione giapponese avrà un’ulteriore canzone.

Sometimes The World Ain’t Enough

01. This Time
02. Turn To Miami
03. Paralyzed
04. Sometimes The World Ain’t Enough
05. Moments Of Thunder
06. Speedwagon
07. Lovers In The Rain
08. Can’t Be That Bad
09. Pretty Thing Closing In
10. Barcelona
11. Winged And Serpentine
12. The Last Of The Independent Romantics

Limited edition digipack CD & Vinyl bonus track
13. Marjorie

Japanese Bonus Track
14. Pacific Priestess

L’album è stato prodotto dalla band stessa e registrato all’Handsome Hard Music / Larsson Music Studio e al Nordic Sound Lab diSkara, Svezia. Del mixaggio si è occupato il chitarrista/percussionista Sebastian Forslund, mentre la masterizzazione è stata curata da Thomas ”Plec” Johansson al The Panic Room.

I THE NIGHT FLIGHT ORCHESTRA hanno già annunciato il tour europeo e le prevendite sono già attive. Unica data italiana il 6 dicembre 2018 al Legend Club di Milano.

www.facebook.com/thenightflightorchestraofficial
www.nuclearblast.de/thenightflightorchestra