Tortharry – Sinister Species

Se vi piace il genere e non ascoltate praticamente altro, i Tortharry sono una band che non tradisce e vi regalerà mezzora abbondante in compagnia del suo death metal d’assalto di scuola Suffocation, Bloodbath e Dying Fetus.

Torna dopo cinque anni dall’ultimo devastante lavoro un nome storico della scena estrema est europea, magari poco conosciuto se non ai fans incalliti del death metal, ma attivo dai primi anni novanta.

Si chiamano Tortharry, sono un terzetto che vede la luce nel 1991, anno in cui rilasciano il primo demo, mentre l’esordio sulla lunga distanza vede la luce tre anni dopo.
E’ il 1994 infatti quando cui la band licenzia When the Memories Are Free, primo di una serie di sette lavori con cui arrivano al 2013, anno di uscita dell’ultimo Follow, predecessore di questo macigno estremo e brutale intitolato Sinister Species.
Niente di clamoroso si intende, ma assolutamente valido sotto l’aspetto dell’impatto che non si attenua per tutta la durata di un’opera che si avvicina al brutal ma mantiene i piedi ben saldi nel death metal old school.
Martin “Lemy” Vacek (basso), Dan “Heatley” Pavlík (chitarra e voce) e Jiří “Panther” Rosa (batteria) il loro mestiere lo sanno fare, su questo non ci sono dubbi, magari peccano nel seguire la stessa formula in ogni brano, ma il genere è questo, i tre musicisti danno l’anima e Sinister Species risulta così il classico lavoro per chi ama il genere e non ascolta praticamente altro.
I Tortharry sono una band che non tradisce e vi regalerà mezzora abbondante in compagnia del suo death metal d’assalto di scuola Suffocation, Bloodbath e Dying Fetus: promossi con sufficienza piena.

Tracklist
1.Intro
2.Odd Man Out
3.False Superiority
4.Crossroads
5.Without a Break
6.By Devil’s Side
7.Self-Sale
8.Perpetual Delay
9.Deceitful Sermons
10.Sinister Species

Line-up
Martin “Lemy” Vacek – Bass, Vocals (backing)
Dan “Heatley” Pavlík – Vocals, Guitars
Jiří “Panther” Rosa – Drums

TORTHARRY – Facebook

Craneium/Black Willows – Split

Licenziato in una splendida versione in vinile bianco e in edizione limitata dall’etichetta genovese, questo ottimo split ci presenta due modi diversi di approcciarsi allo stoner/doom metal, genere che di questi tempi incontra i favori degli appassionati.

Split di spessore marchiato BloodRock Records con due realtà europee che si muovono nel magma sonoro di ispirazione stoner/doom, i finlandesi Craneium e gli svizzeri Black Willows.

Il quartetto di Turku, attivo dal 2011, arriva a questo split dopo un ep, un primo split con i 3rd Trip ed il debutto sulla lunga distanza intitolato Explore The Void, uscito tre anni fa.
La proposta del gruppo è un classico stoner /doom dalle influenze che alternano ispirazioni sabbathiane e rock desertico suonato nella Sky Valley, quindi anni settanta e novanta che si incontrano nel nord Europa per una jam stonata e fumosa, tra chitarroni fuzz e riff hard & heavy.
La band finlandese non risparmia un tocco melodico ed un approccio “statunitense” che lascia sensazioni positivi, anche a chi non è avvezzo alla parte più underground del genere.
Due tracce (Your Law e Try, Fail, Repeat) bastano ai Craneium per convincere ed essere aggiunti alla lunga lista delle band da seguire.
Discorso diverso per Bliss, lungo rituale psichedelico suonato dagli svizzeri Black Willows, formazione di Losanna con due full length alle spalle: il debutto uscito nel 2013, intitolato Haze, e Samsara, secondo lavoro su lunga distanza licenziato un paio di anni fa.
Shamanic rock’n’roll lo chiamano loro, certo è che Bliss risulta una lunga ed inesorabile jam nella quale lentamente la nostra mente abbandona il mondo terreno per confondersi tra la lava doom che il combo lascia scivolare, un denso fiume che nasce dagli strumenti per scendere verso valle bruciata e dall’incedere che ricorda a tratti gli Electric Wizard.
Sicuramente più ostico che quello dei loro colleghi, il sound del gruppo svizzero risulta un potentissimo esempio di doom metal psichedelico, monumentale e dall’impatto sonoro e concettuale notevole.
Licenziato in una splendida versione in vinile bianco e in edizione limitata dall’etichetta genovese, questo ottimo split ci presenta due modi diversi di approcciarsi allo stoner/doom metal, genere che di questi tempi incontra i favori degli appassionati.

Tracklist
Side A
1.Craneium – Your Law
2.Craneium – Try, Fail, Repeat

Side B
3.Black Willows – Bliss

Line-up
Craneium:
Axel Vienonen – Bass, Vocals (track 2)
Joel Kronqvist – Drums
Andreas Kaján – Guitars, Vocals (track 1)
Martin Ahlö – Guitars

Black Willows:
Sacha Ruffieux -Bass
Don Schpak – Drums
Aleister Crowley – Vocals, Guitars

CRANEIUM – Facebook

BLACK WILLOWS – Facebook

GC PROJECT

Il video di Black Rose, dall’album Two Of A Kind.

Il video di Black Rose, dall’album Two Of A Kind.

New Official Video From The Forthcoming Album ‘Two Of A Kind’
GC Project – Black Rose [Official Video]
Taken from the album: Two Of A Kind | 2018
Videomaker: Oscar Serio

Italian prog/fusionists GC Project are back with the first cut from their newly announced forthcoming album Two Of A Kind to be released worldwide via Sliptrick Records on October 16th, 2018. The track is Black Rose and is accompanied with an official video. Here’s how GC Project describes the concept behind the song and visuals; “The video speaks of love in the most absolute sense of the term; the protagonist writes a letter to the person who loves “listening” to the feelings of others, feelings common to all of us, that are felt towards a child, a sister, parents and even a person of the same sex. All these people within the same room, interact with each other without ever talking, but creating a cross-over of feelings, which give way to the protagonist to express his in the letter.”

All the songs and lyrics are on Two Of A Kind are written by Giacomo Calabria and his work is characterized by collaborations with several musicians, to create different sounds, attitude and interplay within the music.

Two Of A Kind | Released October 16th, 2018 on Sliptrick Records

GC Project is:
Giacomo Calabria – Drums

Panchrysia – Dogma

La bontà dell’operato della band fiamminga risiede nel suo mantenere ben in evidenza le radici del genere per poi lasciare che il sound si arricchisca di elementi diversi, facendo sì che al tutto venga impresso un marchio sufficientemente personale.

Dogma è il quinto full length per i belgi Panchrysia, i quali sono in circolazione dall’inizio del secolo in veste di autori di un black metal di buona fattura e dalle frequenti aperture melodiche, senza disdegnare neppure un valido lavoro chitarristico di matrice solista.

In effetti, il genere viene interpretato in maniera piuttosto trasversale, tra pulsioni death, doom e heavy e qualche spinta avanguardista: il risultato che ne scaturisce e però notevole in quanto il tutto avviene in maniera piuttosto fluida e sempre con un occhio attento all’aspetto atmosferico.
La bontà dell’operato della band fiamminga risiede, appunto, nel suo mantenere ben in evidenza le radici del genere per poi lasciare che il sound si arricchisca di elementi diversi, facendo sì che al tutto venga impresso un marchio sufficientemente personale.
All’interno di una scaletta davvero convincente, spicca comunque l’ottimo black doom di Kairos, uno dei brani che maggiormente rende giustizia alle buone doti dei Panchrysia, assieme alla più lunga ed articolata Rats, traccia di chiusura di un album molto valido da parte di una band meritevole, sicuramente, di una maggiore considerazione, detto in senso lato.

Tracklist:
1. Each Against All
2. Salvation
3. Gilgamesh
4. Kairos
5. War with Heaven
6. Never to See the Light Again
7. 28 Steps
8. Rats

Line up:
Dol – Drums
Zahrim – Guitars, Vocals
Web – Guitars
Joris – Bass

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