Talia – Let Sleeping Dogs Lie

Let Sleeping Dogs Lie è un ep, e tutto si sviluppa nell’arco di un quarto d’ora nel corso del quale la band spara raffiche di alternative rock che arrivano dritte al cuore degli amanti del genere e di gruppi come Hole e Foo Fighters.

Tra Los Angeles e Parigi si muove questo gruppo rock di nome Talia, una delle nuove promesse del modern rock’n’roll di matrice statunitense.

Let Sleeping Dogs Lie è il quarto lavoro, uscito per Pavement Entertainment, prodotto nientemeno che da Steve Albini, leggendario musicista e produttore con un curriculum che coincide con la storia del rock tra gli anni novanta ed il nuovo millennio.
Rock’n’roll, alternative ed un pizzico di attitudine punk rock sono gli ingredienti per fare di Let Sleeping Dogs Lie un album tipico dalla scena statunitense, con il classico sound che incorpora quegli elementi che fecero degli anni novanta un vulcano rock in continuo fermento prima di eruttare lava grunge ed esplodere in fuochi alternative.
Il suono è scarno e diretto, e già dal primo brano si sente la mano del Steve Albini musicista di estrazione hardcore: la voce del chitarrista Nicolas Costa lascia qualche dubbio, essendo poco energica per il tipo di sound offerto, mentre i brani nel loro insieme creano una la giusta atmosfera elettrica.
Let Sleeping Dogs Lie è un ep, e tutto si sviluppa nell’arco di un quarto d’ora nel corso del quale la band spara raffiche di alternative rock che arrivano dritte al cuore degli amanti del genere e di gruppi come Hole e Foo Fighters, con la convinzione da parte del sottoscritto che se le tracce presenti fossero state lasciate alla voce della Love, sarebbero letteralmente deflagrate.
Qualcosa più di un dettaglio, anche se l’album a tratti lascia trasparire delle potenzialità che i Talia devono ancora esprimere del tutto: aspettiamo fiduciosi.

Tracklist
1. Afraid Of Heights
2. Still Waters
3. Wreckage
4. Bleed You Dry
5. In The Evening (New Wave)

Line-up
Nicolas Costa – Vocals & Guitar
Alice – Bass
Mickey – Drums

TALIA – Facebook

PALLBEARER

Il video di ‘Thorns’, dall’album in “Heartless” (Nuclear Blast).

Il video di ‘Thorns’, dall’album in “Heartless” (Nuclear Blast).

Il quartetto progressive doom dell’Arkansas PALLBEARER sarà presto in Europa per una serie di date, tra cui una al Circolo Magnolia di Segrate (MI) il 23 luglio. Per festeggiare il suo ritorno sul suolo europeo la band ha pubblicato un video dal vivo della canzone ‘Thorns’, tratta dall’ultimo album in studio “Heartless”. Il video è stato girato durante il tour negli Stati Uniti dello scorso febbraio.

La band ha dichiarato:
“Siamo felici di tornare ancora una volta in Europa e Gran Bretagna. Suoneremo delle canzoni mai eseguite dal vivo fuori dagli Stati Uniti!”.

13.07. D Hamburg – Molotow Club
14.07. B Dour – Dour Festival
15.07. NL Nijmegen – Valkhof Festival
16.07. UK London – Islington Assembly Hall
17.07. UK Glasgow – Stereo
18.07. UK Leeds – Brudenell Social Club
19.07. UK Bristol – The Fleece
21.07. D Crispendorf – Chaos Descends Festival
23.07. I Segrate (MI) – Circolo Magnolia
24.07. SLO Tolmin – MetalDays
—–
03.08. DK Copenhagen – Vega
04.08. D Beelen – Krach am Bach
05.08. D Cottbus – Zum Faulen August
07.08. HR Primošten – SuperUho Festival
08.08. H Budapest – A38
09.08. CZ Jaroměř – Brutal Assault
10.08. D Sinzendorf – Void Fest
12.08. UK Derby – Bloodstock Open Air
14.08. D Wiesbaden – Schlachthof
15.08. CH Winterthur – Gaswerk
16.08. D Dinkelsbühl – Summer Breeze

Altre date:

26.07. USA Hamden, CT – Space Ballroom
27.07. USA Syracuse, NY – The Lost Horizon
28.07. CDN Montréal, QC – Heavy Montréal
29.07. USA Bangor, ME – Impact Music Festival
30.07. USA Brooklyn, NY – Saint Vitus Bar *SOLD OUT*
30.07. USA Brooklyn, NY – Saint Vitus Bar (Late Show)
31.07. USA Amityville, NY – Music Hall

19.08. USA Las Vegas, NV – Psycho Las Vegas

con TRIBULATION
15.09. CDN Toronto, ON – Lee’s Palace
16.09. USA Detroit, MI – Magic Stick
18.09. USA Chicago, IL – Bottom Lounge
19.09. USA Minneapolis, MN – Turf Club
21.09. USA Denver, CO – Bluebird Theater
22.09. USA Salt Lake City, UT – Metro Music Hall
24.09. CDN Calgary, AB – Dickens
25.09. CDN Edmonton, AB – Starlite Room
27.09. CDN Vancouver, BC – Rickshaw Theatre
28.09. USA Seattle, WA – El Corazon
29.09. USA Portland, OR – Hawthorne Theatre
01.10. USA San Francisco, CA – Slim’s
03.10. USA Phoenix, AZ – The Rebel Lounge
05.10. USA Austin, TX – Barracuda
06.10. USA Dallas, TX – Trees
07.10. USA Houston, TX – White Oak Music Hall

13.10. USA San Bernardino, CA – Glen Helen Amphitheater

Biglietti: http://pallbearerdoom.com/tour

Di recente la band ha pubblicato la nuova canzone ‘Dropout’ (https://youtu.be/Qq1pWl-ObjE), acquistabile qui http://nblast.de/PallbearerDropout

‘Dropout’ segue il disco dello scorso anno “Heartless”, che è stato registrato in analogico al Fellowship Hall Sound di Little Rock, Arkansas tra giugno e agosto 2016. È stato prodotto dai PALLBEARER stessi, e mixato dal produttore Joe Barresi (TOOL, THE MELVINS, QUEENS OF THE STONE AGE). Vi hanno collaborato gli ingegneri del suono Jason Weinheimer e Zach Reeves, mentre della masterizzazione si è occupato il vincitore di un Grammy Dave Collins (BLACK SABBATH, ALICE COOPER, METALLICA).

Il disco è disponibile in CD e vinile (http://nblast.de/PallbearerHeartlessNB) e in digitale (http://nblast.de/PallbearerDigital).

Nati nel 2008, i PALLBEARER sono cresciuti nella fertile scena metal underground di Little Rock, Arkansas e hanno pubblicato il debutto “Sorrow And Extinction” nei primi mesi del 2012. Il disco ha ricevuto un’accoglienza strepitosa sia dai fan del doom che dalla critica metal, ma non solo. Rolling Stone l’ha definito il “disco metal # 1 del 2012”, Pitchfork gli ha riservato il titolo di “Best New Music” e SPIN e NPR l’hanno incluso nelle loro classifiche di fine anno.
Il disco del 2014 “Foundations Of Burden” ha cementato la loro reputazione: si è piazzato nella classifica di Billboard Top 100 ed è stato incoronato da Decibel come album dell’anno.

www.pallbearerdoom.com
www.facebook.com/pallbearerdoom
www.nuclearblast.de/pallbearer

Lipz – Scaryman

Scaryman è un lavoro imperdibile per i veri amanti di queste sonorità e i Lipz sono un gruppo da seguire con molta attenzione, perché la festa sembra ancora ben lungi dall’essere finita.

Le terre scandinave sono state le prime ad offrire un’altra chance a chi, fregandosene delle mode, un bel mattino ha deciso di riprovarci, aprendo l’armadio per cercare la maglietta a rete, gli spandex e la scatola dei trucchi.

D’altronde le fredde terre del nord, per molti patria dei generi estremi, hanno tradizioni ben consolidate nel genere più scanzonato, catchy e puramente rock’n’roll tra quelli che formano la grande famiglia dell’hard rock e dell’heavy metal, lo street/glam.
I Lipz sono un trio svedese e Scaryman è il loro primo full length, licenziato da Street Symphonies Records & Burning Minds Music Group, label facenti parte della grande famiglia Atomic Stuff e punto fermo ormai da anni per quanto riguarda i suoni hard rock.
Alex K. (voce e chitarra), Koffe K. (batteria) e Conny S. (chitarra) hanno trovato tutto l’occorrente ben ripiegato nell’armadio, si sono preparati di tutto punto e hanno dato vita, sei anni fa circa, a questo progetto che ripercorre tutti i cliché del sound sovrano delle notti losangeline intorno alla metà degli anni ottanta.
Come molte realtà provenienti dai paesi scandinavi, anche i tre rockers svedesi hanno il genere nel sangue e si sente: aiutato da un’ottima produzione Scaryman risulta una bomba street/glam che vi travolgerà, perfetto in ogni chorus, in ogni ammiccamento, duro quel tanto che basta per fare dei riff di cui si compongono i brani delle scintille elettriche sprigionate da cavi ad alta tensione strappati dal twister formatosi quando, dopo l’intro The Awakening, la title track dà inizio al super party a base di Poison, Motely Crue e compagnia di omaccioni in spandex e mascara.
Con una serie di brani che non avrebbero sfigurato in classifica più o meno trent’anni e spiccioli fa, Scaryman vive di rock’n’roll ipervitaminizzato e dall’appeal irresistibile, un piccolo gioiello per i fans del genere, i quali non avranno scampo all’ascolto di Star, Fight, Get It On, Tick Tock e delle altre canzoni, prive di punti deboli e perfette party songs.
Scaryman è un lavoro imperdibile per i veri amanti di queste sonorità e i Lipz sono un gruppo da seguire con molta attenzione, perché la festa sembra ancora ben lungi dall’essere finita.

Tracklist
01. The Awakening
02. Scaryman
03. Star
04. Get Up On The Stage
05. Fight
06. Get It On
07. Falling Away
08. Tick Tock
09. Trouble In Paradise
10. Everytime I Close My Eyes (Acoustic Bonus)

Line-up
Alex Klintberg – Vocals, Guitars
Conny Svärd – Guitars
Koffe Klintberg – Drums

LIPZ – Facebook

FRANTIC FEST 2018

FRANTIC FEST 2018: NUOVI ANNUNCI E EARLY BIRD ONLINE

Il Frantic Fest di Francavilla al mare aggiunge altre carne al fuoco e dopo l’annuncio della scorsa settimana di The Secret, Birdflesh, Slander, Grave Desecrator e Dehuman, si impreziosisce di nuove aggiunte. Dalle sonorità cupe e malinconiche del neofolk di Rome e King Dude all’heavy rock psichedelico dei Ruby the Hatchet e il doom esoterico dei Caronte, il festival abruzzese conferma ancora una volta una line-up estremamente variegata, di cui sono sei le band ancora da annunciare.

Giovedì 16 agosto
IGORRR
GBH
UNSANE
YAWNING MAN
ROME
CARONTE
RUBY THE HATCHET
+ 1 Band TBA

Venerdì 17 agosto
ENSLAVED
BÖLZER
SADISTIC INTENT
HIRAX
GRAVE DESECRATOR
DEHUMAN
+ 2 Bands TBA

Sabato 18 agosto
THE EXPLOITED
KING DUDE
BIRDFLESH
THE SECRET
SLANDER
+ 3 Bands TBA

Tikitaka Village
Contrada Valle Anzuca
Francavilla al mare / Abruzzo

ABBONAMENTO 3 GIORNI EARLY BIRD / 45 €

Link all’acquisto ➟ https://goo.gl/5Ttdnh

Prolungato fino al 3 giugno / 55 € a partire dal 4 giugno

BIGLIETTO SINGOLA GIORNATA / 25 €

Link all’acquisto ➟ https://goo.gl/48d2Se

Prezzo al botteghino: 35 €

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/franticfest

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/1189970997772470/

Black Vatican – The Black Vatican

The Black Vatican si lascia ascoltare volentieri anche se il fatto di mantenere una stessa ritmica per tutti i cinquanta minuti del lavoro lascia diverse perplessità.

Provenienti da Kansas City, i Black Vatican sono un trio alla propria prima uscita all’insegna di un gothic sinfonico dagli esiti alterni.

Infatti, dopo un primo brano, The Darkened (Sacred) Wine, che non sarebbe affatto male se non venisse affossato da una voce femminile a dir poco rivedibile, a partire dalla seconda traccia Dark Promises si ricominciano ad intravedere qualità interessanti e una buona capacità di creare atmosfere decadenti e tutt’altro che banali.
I riferimenti per i Black Vatican sono dei Cradle Of Filth dalle ritmiche meno spinte, ai quali si potrebbe aggiungere qualcosina dei Bal Sagoth per l’uso prevalente della voce maschile recitante (accompagnata però da un gracchiante screaming) e, in generale, pur non brillando certo per originalità, The Black Vatican si lascia ascoltare volentieri anche se il fatto di mantenere una stessa ritmica per tutti i cinquanta minuti del lavoro lascia diverse perplessità.
Resta sicuramente un buon gusto negli arrangiamenti che si scontra, però, con un certo minimalismo che pervade tutti gli altri aspetti; From The Asylum chiude l’album così com’era iniziato, senza che arrivi mai l’auspicato cambio di passo a livello ritmico e compositivo: troppo poco per andare oltre ad una risicata sufficienza.

Tracklist:
1. The Darkened (Sacred) Wine
2. Dark Promises
3. Revelations Cries
4. Into Abyssful Terror
5. Lady of Dis
6. Restless Anastasia
7. Borrowed Time (Sin’s Solace)
8. From the Asylum

Line-up:
Erick Ramos – Bass, Vocals
Cole Roberts – Guitars
Isaac Byrd – Drums

Coilguns – Millennials

Millennials è un lavoro che offre spigoli appuntiti ad ogni angolo e lascia una sensazione di epocale, come se avesse cambiato qualcosa, almeno dentro a chi lo ascolta.

Dall’hardcore non nascono fiori ma bombe a mano lanciate fra la gente, attacchi sonori che lasciano impietriti, la cosa deve far male e il sangue deve scorrere, ma al contempo deve anche far pensare.

Questo debutto dei Coilguns, scritto e inciso nel 2016, che ha poi avuto varie vicissitudini, è un disco di hardcore della nuova razza, una nuova concezione di come esportare la rabbia, nuove strutture sonore per esprimere la provincia ed il suo disagio. Millennials nasce in zona Converge e hardcore mutato, e questa è solo la genesi, perché poi i Coilguns diventano qualcosa di totalmente autonomo e scalciante. La proposta musicale è un hardcore con chitarre che sono come rasoi affilati, una sezione ritmica epilettica e mille soluzioni sonore diverse. Questo esordio è un’aggressione sonora contundente, ci sono finali di canzoni che diventano canzoni stesse, il tema muore e poi cambia per tornare ancora con più rabbia e cattiveria. Lascia davvero stupefatti questo disco, suonato in milioni di note che diventano particelle atomiche che si insinuano sottopelle. Millennials è stato suonato dal vivo e si sente, ha una forza tremenda, e ha anche degli elementi da jam, nel senso che il gruppo svizzero produce un groove che può nascere solo in saletta, quando ognuno aggiunge qualcosa. Inoltre si può anche affermare che questo dei Coilguns sia hardcore psichedelico, perché si sviluppa in sinuose volute di fumo che arrivano fino al cielo, portando rabbia e disprezzo. I Coilguns raccontano storie che possono essere comuni a tutti nelle nostre vite infernali, e questo sentimento è stato ben scandagliato e definito da Jane Doe dei Converge, ma qui a distanza di anni non si vede ancora il fondo, e la provincia è la prima forma di morte, ben più sincera che la città. Dischi come questo però sono talmente profondi e di una tale portata che riescono a proporre una fuga, almeno in queste splendide terribili note. Millennials è un lavoro che offre spigoli appuntiti ad ogni angolo, e lascia una sensazione di epocale, come se avesse cambiato qualcosa, almeno dentro a chi lo ascolta. L’intensità di questo disco, la sua rabbia, la sua speranza perduta è un immenso vaffanculo a chi ancora nutre speranza, mentre si contorce a terra tentando di non far uscire le proprie budella, perché non si può morire ma lavorare e contribuire al fulgido futuro che ci aspetta. Il disco è disponibile in download libero sul bandcamp del gruppo.

Tracklist
1.Anchorite
2.Deletionism
3.Millennials
4.Spectrogram
5.Music Circus Clown Care
6.Ménière’s
7.Wind Machines For Company
8.Self Employment Scheme
9.Blackboxing
10.The Screening

Line-up
Louis Jucker– vocals, noises, guitar
Jona Nido – guitar
Luc Hess – drums
Donatien Thiévent – synth, backing vocals, percussions

COILGUNS – Facebook