HELL’S CROWS

Il lyric video di Executioner, dall’album Hell’s Crows (Valery Records).

Il lyric video di Executioner, dall’album Hell’s Crows (Valery Records).

“La heavy-prog metal band Hell’s Crows, in attesa del nuovo videoclip ufficiale attualmente in fase di post-produzione, ha deciso di pubblicare il lyric video del brano EXECUTIONER, terzo singolo estratto dell’album omonimo “HELL’S CROWS” (Valery Records/Audioglobe). Il lavoro è stato prodotto dal videomaker bolognese Enrico Casagrande.

Heaving Earth – Diabolic Prophecies

Ottima iniziativa da parte della Eclectic Productions che ripropone Diabolic Prophecies, primo lavoro sulla lunga distanza dei deathsters cechi Heaving Earth.

Ottima iniziativa da parte della Eclectic Productions che ripropone Diabolic Prophecies, primo lavoro sulla lunga distanza dei deathsters Heaving Earth, gruppo nato in Repubblica Ceca una decina d’anni fa, e che oltre due demo ( il primo, Vision Of The Vultures è presente come bonus su questa nuova edizione), ha licenziato un secondo full length tre anni fa (Denounching The Holy Throne).

Nella tracklist fa bella mostra di sé la cover di Pain Divine, brano dei Morbid Angel tratto dal masterpiece Covenant, ad indicare perfettamente la strada compositiva presa dalla band, allora un quartetto composto da Michal Kusak al microfono, Tomas Halama e Patrik Snobl alla chitarra e al basso e Jiri Zajic alla batteria.
Il suono offerto è un death metal old school, nel solco della tradizione tra growl profondi e mid tempo efferati, valorizzato da una tecnica che permette al gruppo di sbizzarrirsi in ghirigori solistici, passaggi veloci e potentissimi rallentamenti.
Diabolic Prophecies risulta un album ben fatto, ovvio che il tipo di musica suonata permetta poche concessioni all’originalità, ma è un dettaglio, almeno per gli amanti dei suoni estremi di stampo death che troveranno tra le trame di brani dalla potenza estrema impressionante come The Shrine Of Desolation o Hideous Idiolatry Violation, buoni motivi per tornare ad occuparsi degli Heaving Earth e di questo loro primo lavoro.
Non sono solo i Morbid Angel, ma è tutto il death metal di matrice statunitense ad essere presente nel sound del gruppo ceco in tutte le sue migliori vesti, quindi approfittate di questa nuova riedizione di Diabolic Prophecies.

Tracklist
1.Serpents Domination
2.Beyond The Void
3.Seething Fragments
4.Atavistic Revelation
5.The Shrine Of Desolation
6.Humanity Exiled
7.Disciples Of Obscurity
8.Hideous Idiolatry Violation
9.Pain Divine
10.Fundamental Decomposition
11.Concepted Backwards
12.Vultured Vision

Line-up
Michal Kusak — Vocals
Tomas Halama — Guitars, Bass
Patrik Snobl — Guitars, Bass
Jiri Zajic — Drums

HEAVING EARTH – Facebook

Il Vile – Zero

Questo ep di quattro pezzi ha un suono desert rock stoner assai valido, tra riff che guardano dall’altra parte dell’oceano e momenti maggiormente legati al meglio della nostra scena alternativa.

Nuova prova, anche se risale al 2017, per il gruppo stoner rock Il Vile da Verbania.

Questo ep di quattro pezzi ha un suono desert rock stoner assai valido, tra riff che guardano dall’altra parte dell’oceano e momenti maggiormente legati al meglio della nostra scena alternativa. Le canzoni hanno un buon sviluppo e un leggero sentore di blues, ed il cantato in italiano conferisce loro un’aura di malinconia e disillusione che è davvero affascinante. Addirittura, quando il gruppo va leggermente più lento, come in Tagli, dà il meglio e sembra di sentire qualcosa che da tempo si bramava, un suono distorto ma con elementi tipici dell’underground italico. I nostri sono in giro dal 2006, e si sente, poiché riescono sempre ad offrire quello che si sono proposti di fare. Per loro stessa ammissione, il modello è il desert rock stoner, con la differenza che al posto del panorama desertico c’è quello delle valli ossolane, ma la loro sintesi è originale e permette di avere molti sfoghi. Questo disco è il primo dopo l’assestamento nella formazione a quattro, che effettivamente ha dato un qualcosa in più. Zero è anche la conferma che, quando si hanno ottime idee in ambito musicale, il cantato in italiano non sottrae nulla ma anzi aggiunge qualcosa, e in questo caso Il Vile non potrebbe cantare in un altro idioma, perché l’italiano calza a pennello. Questo lavoro è per chi ama il gusto della sabbia e dell’asfalto e cerca qualcosa di qualità, fatto con passione e mestiere.

Tracklist
1. Schiena di serpe
2. Zero
3. Tagli
4. 4 cilindri per l’Inferno

Line-up
Enrico “MAIO” Maiorca – Voce, Chitarra, Parole
Alessandro “CUIE” Cutrano – Chitarra
Paolo “POL” Castelletta – Basso e Cori
Nathan DM Leoni – Batteria

IL VILE – Facebook

Blind Saviour – The Master Plan

Si trascorre oltre un’ora piacevolmente con le atmosfere di questo lavoro, tra solos veloci e melodici, inserti tastieristici che rendono a sinfonicamente eleganti certi momenti di un concept che si concede poche pause e punta tutto su impatto e la melodia.

In ritardo di un paio d’anni dalla pubblicazione vi presentiamo l’esodio dei maltesi Blind Saviour, gruppo salito sul palco del Metal Queen’s Burning Night, festival svoltosi a Torino lo scorso maggio e che nel bill vedeva appunto un buon numero di band dedite ai più svariati generi, con la prerogativa di una gentil donzella dietro al microfono.

The Master Plan è un ambizioso concept album il linea con le produzioni classiche del power metal, quindi accostabile a quello già espresso a suo tempo da Gamma Ray, Freedom Call e Scanner.
Il gruppo, sebbene nato nel mezzo del Mediterraneo, è influenzato dal sound inventato e portato al successo dai colleghi tedeschi, con un’anima maideniana che aleggia nei passaggi in cui la doppia cassa, sparata a mille, lascia spazio a ritmiche più consone al metal classico.
L’eroe cieco, che tanto sa dei quattro bardi di Krefeld, ha il compito di salvare l’umanità dalla tirannia dei robot in un futuro post/apocalittico, tra cavalcate pregne di epicità, battaglie ed eroi, mentre la voce, forse un tantino troppo morbida della singer, cerca di ergersi sopra la potenza che sprigionano i musicisti in brani assolutamente perfetti per il genere come Reign Of The Robot Clans e le due perle dell’album, The Episode e Dawn Of Victory, più varia e progressiva la prima, epica, veloce e travolgente la seconda.
Si trascorre oltre un’ora piacevolmente con le atmosfere di questo lavoro, tra solos veloci e melodici, inserti tastieristici che rendono a sinfonicamente eleganti certi momenti di un concept che si concede poche pause e punta tutto su impatto e la melodia.
The Master Plan è un buon esordio, ambizioso il giusto per non passare inosservato pur portandosi dietro qualche difetto assolutamente rimediabile, rivelandosi un ascolto consigliato per gli amanti del power metal.

Tracklist
1. Beyond The Portals
2. Reign Of The Robot Clans
3. Brink Of Destruction
4. The Episode
5. The Day After
6. Dawn Of Victory
7. Quest Of Blue Light
8. Warrior Of Fire
9. Blind Saviour
10. Freedom Call
11. Revolution

Line-up
Karl Friggieri – Bass
Robert Friggieri – Drums
Aldo Chircop – Guitars
Campos Gellel – Guitars
Rachel Grech – Vocals

BLIND SAVIOUR – Facebook