Telos – HELIOS​/​SELÊNÊ

La musica dei Telos è violenta e di qualità, stimola le sinapsi ed invita a non stare mai fermi.

Il grande mare dell’hardcore punk accoglie molti gruppi, ed ultimamente c’è stato un intenso proliferare nella zona chaotic hardcore e mathcore: tutti i lavori sono abbastanza buoni, ma alcuni spiccano sugli altri come questo ep dei danesi Telos.

I nostri hanno prodotto due pezzi molto potenti e calibrati molto bene, che colpiscono il bersaglio. I danesi ci parlano della Terra e del cosmo e hanno iniziato a farlo con l’ep di debutto chiamato Telos del 2016. I due pezzi trattano della fine della nostra galassia, visto ora dalla Luna e poi dal punto di vista del Sole. Essi vengono personificati ed esprimono i loro sentimenti e la loro visione di ciò che sta accadendo. Il lavoro è molto denso e potente, il blackened hardcore dei Telos è una tela con molte ramificazioni ed assai lavorata, con diversi spunti e idee che vanno sempre nella direzione di alzare l’intensità. Le pause e le ripartenze fulminee non sono il punto di arrivo ma lo spunto per sviluppare una poetica musicale che è violenta quanto è dolce, perché il fine di questa musica e di questo ep è di narrare ciò che sta sopra di noi esseri viventi, e che è vivente a sua volta. La musica dei Telos è violenta e di qualità, stimola le sinapsi ed invita a non stare mai fermi. Questo è il secondo lavoro della loro carriera discografica che si prospetta interessante, oltre che di buona qualità.

Tracklist
1.HELIOS
2.SELÊNÊ

TELOS – Facebook

THIRD STON3

Il music video del singolo Back Home.

Il music video del singolo Back Home.

La band rock/progressive ThirdSton3 nasce a Benevento nel 2015, formata da Luca Cocca ( Voce/chitarre ), Eliseo Bancheri ( Batterie/Bass/Programming)e Mario “Malezzè” Zeoli ( Chitarre & Shred ).
Nel biennio 2015/16 si sono esibiti in Campania come “Plays Hendrix” (tributo a Jimi ) e nel 2017 hanno inziato a scrivere il primo album. Lo scorso 14/7/2018 hanno pubblicato via RedSofaLab il primo singolo “Back Home”, già disponibile su Spotify, Youtube, Itunes/Applemusic, Deezer, GooglePlayMusic e gli altri store digitali.
In programma cè ls release di altri due singoli a cadenza bimestrale con la relativa promozione audio/video.

Link :
https://www.facebook.com/ThirdSton3/videos/874247079436317/
https://www.youtube.com/watch?v=RTjvSiMuiAU
https://open.spotify.com/album/6MgX5fmONCix5smCtYksF3?si=Bei96k33RKStUIx0kCVFXQ
https://soundcloud.com/user-831657410
https://itunes.apple.com/it/album/back-home-single/1412074020

Mesarthim – The Density Parameter

L’album è intriso di un immaginario cosmico che i Mesarthim interpretano con grande competenza e buon gusto, affidandosi ad ampie aperture melodiche che rifuggono abilmente il rischio di apparire stucchevoli.

The Density Parameter è il terzo full length per questo progetto atmospheric black australiano, nel quale ci siamo già imbattuti in occasione dei due precedenti lavori su lunga distanza (ai quali si accompagna un nutrito numero di Ep).

La componente black, in effetti, come è naturale che sia per uno stile nel quale è la melodia a prendere il sopravvento, si è via via stemperata rispetto agli esordi sino ad risultare davvero minima in quest’ultimo frangente, andando di fatto a coincidere con le diradate parti vocale in screaming.
L’album è come sempre intriso di un immaginario cosmico che i nostri interpretano con grande competenza e buon gusto, affidandosi ad ampie aperture melodiche che rifuggono abilmente il rischio di apparire stucchevoli; peraltro, sono proprio i passaggio nei quali meglio vengono delineate le atmosfere sognanti quelli in cui l’operato dei Mesarthim tocca il suo apice e trova anche la propria ragione d’essere.
Ω, Transparency e Fragmenting, ovvero i tre brani più lunghi del lotto, sono appunto gli episodi nei quali l’idea musicale del duo australiano viene espressa in manie più compiuta: nei primi due casi grazie a linee melodiche suadenti e ben memorizzabili, nel terzo con un andamento leggermente più vario, alla luce anche di un bell’inserto di elettronica nella parte centrale, prima di un finale piuttosto ricco di variazioni sul tema.
Ovviamente questo versante del black metal, spinto al massimo dal punto di vita atmosferico, difficilmente troverà i favori di chi predilige le sembianze true del genere, rivelandosi invece più adatto a chi ha già una certa familiarità con le sonorità sdoganate in passato dai vari Burzum e Mortiis.

Tracklist:
1. Ω
2. Collapse
3. Transparency
4. 74%
5. Recombination
6. Fragmenting

Line up:
. – Other
. – Vocals

MESARTHIM – Facebook

Eufory – Higher And Higher

Gli Eufory fanno di tutto per non deludere i fedelissimi del genere, ma a meno che non viviate a pane e power metal classico, lasciate Higher and Higher dove sta.

Avete presente quando non vi ricordate di aver visto un film e, alle prime immagini che scorrono sul video, tutto torna perfettamente impresso nella mente fotogramma per fotogramma?

A sentire il secondo album degli Eufory, la sensazione viene amplificata a dismisura, trovandosi al cospetto di un album di discreto power metal che rispecchia il sound teutonico in toto, così da risultare un sunto di quello che Gamma Ray, Iron Savior e soprattutto Edguy hanno fatto anni fa.
Il quintetto slovacco licenziaper Sliptrick Records Higher and Higher, secondo album e successore del debutto Flying Island Eufory, e sembra di essere ripiombati nella seconda metà degli anni novanta, quando in Europa il ritorno dei suoni classici si dividevano il mercato con il sound moderno in arrivo in massa dagli States.
Dragon Hearts, Karmic Eyes, Dancing Star, fino alla cover della motorheadiana One More Fucking Time, risulta uno sprofondare nelle sabbie mobili del power metal classico, melodico e potente tanto basta da battere il piedino alla seconda nota, ma talmente scolastico da non riuscire ad andare oltre ad un compitino fin troppo facile.
Questo è il classico esempio di un album che purtroppo sarà ignorato o valutato solo dai fans più sfegatati di un genere che, in questi anni, pare aver esaurito ogni tipo di velleità artistica, specie se non viene supportato da un talento superiore alla media o da qualche ottima idea compositiva che possa dare un minimo appiglio per restare a galla.
Gli Eufory fanno di tutto per non deludere i fedelissimi del genere, ma a meno che non viviate a pane e power metal classico, lasciate Higher and Higher dove sta.

Tracklist
1.Dragon Hearts
2.Louder
3.Karmic Eyes
4.What a Shame!
5.On a Pyre
6.Dancing Star
7.Soldier from Beyond
8.I Want Out
9.One More Fucking Time (Motörhead cover)

Line-up
Ľuboš Senko – Main vocals
Števo Hodoň – Guitar/Backing Vocals
Peter Drábik – Guitar/Backing Vocals
Miriama “Mima” Hodoňova – Drums
Aďo Benca – Bass

EUFORY – Facebook

The Slyde – Awakening

I canadesi The Slyde sono autori di un album come Awakening, debutto sulla lunga distanza che farà innamorare gli amanti del metal progressivo.

L’universo del metal progressivo è lungi dall’essere stato scoperto in toto, essendo ricco di realtà e lavori meritevoli di essere maggiormente considerati in un mondo musicale che, ormai, lascia poco spazio alla mera arte per l’urgenza del tutto e subito.

Da ogni angolo del mondo nascono progetti dall’alto livello qualitativo, il problema sorge quando il supporto si rivela pressoché nullo, dai media più ricettivi al grande pubblico, concentrati sui soliti nomi e restii ad una vera promozione di chi opera nell’underground.
I canadesi The Slyde sono autori di un album come Awakening, debutto sulla lunga distanza che farà innamorare gli amanti del metal progressivo.
Il lavoro, infatti, è un ottimo esempio di metal valorizzato da una tecnica non comune al servizio di brani nei quali, all’urgenza del heavy metal classico, vengono aggiunte ritmiche thrash/power ed un fascino alternative metal che ne modernizza l’approccio e l’impatto.
Si passa così da spettacolari brani ispirati ai sovrani del genere (Dream Theater e Rush) a sfuriate thrash metal che tributano gli idoli incondizionati del gruppo canadese, i Megadeth di Dave Mustaine.
Awakening offre quaranta minuti di musica dall’impatto a tratti spaventoso, con una voglia di sbalordire supportata da un songwriting che fa di canzoni come In Silence, So Blind, Join The Parade e Divide fiale di pericolosissima nitroglicerina metal da trattare con la dovuta cura, per non incappare in letali esplosioni progressive capaci di procurare danni irreparabili.

Tracklist
1. Awaken
2. Walk With Me
3. In Silence
4. These Wars
5. Awakening
6. So Blind
7. Fading
8. Join The Parade
9. Divide
10. Back Again

Line-up
Nathan Da Silva – Vocals, Guitars
Sarah Westbrook – Keyboards, Synthesizers, Samples
Alberto Campuzano – Bass Guitar, Vocals
Brendan Soares – Drums, Vocals

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