Tragedia di Genova: adesione di MetalEyes al lutto cittadino indetto per il 15-16 agosto

Come molti di voi sapranno, lo staff e la maggior parte dei collaboratori di MetalEyes risiede a Genova.
Crediamo che la notizia del crollo del Ponte Autostradale Morandi, avvenuto oggi, abbia fatto il giro del mondo, lasciando attonito chiunque abbia compreso la portata di una tale tragedia.
E’ per questo che la redazione della webzine ha deciso di non pubblicare contenuti nei giorni 15 e 16 agosto, aderendo al lutto cittadino e onorando la memoria di tutte le persone che hanno visto troncata la loro esistenza a causa di un evento che mai dovrebbe verificarsi.

As many of you know, the staff and most of MetalEyes collaborators live in Genoa.
We think that the news of Morandi Motorway Bridge’s collapse, which happened today, has spread all over the world, leaving everyone astonished by the extent of this tragedy.
This is the reason why we decided to not publish reviews or articles on August 15th and 16th, adhering to the city’s mourning and honoring the memory of the people who lost their lives due to an event that should never happen.

Welcome Coffee – The Mirror Show

Bravi ed originali, gli Welcome Coffee danno vita ad un sound intrigante ed assolutamente fuori dai soliti cliché: la curiosità per una nuova prova sulla lunga distanza è davvero tanta.

Dietro il monicker Welcome Coffee troviamo cinque musicisti attivi nella scena alternativa di Trieste: la loro storia è fatta di un precedente ep (Box #2) uscito nel 2013, un primo full length (Uneven) licenziato nel 2015, uno scioglimento avvenuto dopo l’uscita dell’album ed un ritorno nel 2016.

The Mirror Show è il nuovo ep di cinque brani inediti con cui la band torna sul mercato cercando di rivedere i propri ed i nostri confini in materia musicale.
Un rock che si nutre di elettronica e rock alternativo, per poi evolversi in qualcosa di più progressivo e scivolare piano verso il rock made in Italy, se poi in tutto questo aggiungete una marea di piccoli ma importantissimi dettagli, allora il sound del gruppo diventa davvero originale, magari ostico se gli ascolti abituali sono appunto confinati ad un solo genere.
Stefano Ferrara al basso, Andrea Parlante alle tastiere, Davide Angiolini batteria, Andrea “Armando” Scarcia al microfono e Bill Lee Curtis alla chitarra, non si lasciano intimidire da barriere e catene: la musica viaggia libera tra funky, metal lampi di musica elettronica dura come l’acciaio forgiato dai Nine Inch Nails, per divertirsi con l’alternative rock dei Primus o dei geniali Faith No More e poi, come d’incanto, prendere una chitarra acustica, l’armonica e lasciare che la bellissima Come Potevo ci ricordi che anche il rock italiano degli anni novanta ha regalato grande musica (Timoria).
Se vi sembra che il sound racchiuso in questo lavoro metta troppa carne al fuoco, niente di più sbagliato, tutto funziona a meraviglia e la band ne esce vincitrice.
Bravi ed originali, gli Welcome Coffee danno vita ad un sound intrigante ed assolutamente fuori dai soliti cliché: la curiosità per una nuova prova sulla lunga distanza è davvero tanta.

Tracklist
Stefano Ferrara – Bass guitar
Andrea Parlante – Keyboards
Davide Angiolini – Drums
Andrea Scarcia – Vocals
Bill Lee Curtis – Guitars

Line-up
1.The Mirror Show
2.Doppelgänger
3.Come Potevo
4.116
5.Notte Araba

WELCOME COFFEE – Facebook

1968 – Ballads Of The Godless

Un album bellissimo, un trip claustrofobico ed ipnotico che si prende la scena di questa prima metà dell’anno per quanto riguarda le sonorità stoner.

Negli assolati meandri desertici dello stoner rock nascono e crescono realtà psichedeliche e vintage di grande spessore, molte volte nascoste nell’ombra dell’underground mondiale, ma pronte ad accendere la miccia che farà esplodere sonorità estremamente coinvolgenti come quello dei 1968, band proveniente dal Regno Unito, e del loro primo album sulla lunga distanza, Ballads Of The Godless.

La band, nata nel 2013, aveva legato il suo credo musicale a due ep, usciti tra il 2016 e il 2017 (1968 EP e Fortuna Havana) e ora, tramite la HeviSike Records, ci consegna questo macigno stoner psichedelico che, in quaranta minuti, ci porta nel deserto della Sky Valley anni prima del successo di Kyuss e compagnia, quindi negli anni settanta.
Ed infatti il sound del gruppo viaggia stordito da una serie di brani pesantissimi, pregni di danze rituali in nome di un hard rock dal retrogusto settantiano, psichedelico come quello suonato sul finire degli anni sessanta (da qui si può certo ricavare la scelta del monicker), strafatto di hard blues e psych rock.
Il quartetto di rockers britannici ci investe con tutta la sua potenza espressiva, il doom cerca di uscire alla luce, presente ma soffocato dalla presenza dell’hard rock e delle influenze che dagli anni settanta, arrivano sulla soglia dell’ultimo decennio del secolo scorso, tra Led Zeppelin e QOTSA, Black Sabbath e Sleep, in un vortice di rock dall’alto contenuto tossico e stordente.
Evocativo il canto, potentissima la base ritmica, drogati i riff di chitarra che compongono fumose canzoni come Devilswine, Temple Of The Acidwolf e Chemtrail Blues, sorta di No Quarter di zeppeliniana memoria suonata a cinquanta gradi in mezzo al deserto, e seguita dal superbo ed ipnotico blues di McQueen.
Un album bellissimo, un trip claustrofobico ed ipnotico che si prende la scena di questa prima metà dell’anno per quanto riguarda le sonorità stoner.

Tracklist
1.Devilswine
2.Screaming Sun
3.Temple of the Acidwolf
4.S.J.D.
5.Chemtrail Blues
6.McQueen
7.The Hunted
8.Mother of God

Line-up
Jimi Ray – Vocals
Sam Orr – Guitar
Tom Richards – Bass Guitar
Dan Amati – Drums

1968 – Facebook

DECAPITATED

Il video di ‘Kill The Cult’, dall’album “Anticult” (Nuclear Blast Records).

Il video di ‘Kill The Cult’, dall’album “Anticult” (Nuclear Blast Records).

I maestri del death metal polacco DECAPITATED hanno pubblicato un video del brano’Kill The Cult’.
La traccia è tratta dall’ultimo album “Anticult”, uscito il 7 Luglio 2017 su Nuclear Blast Records. Il clip è stato diretto da Lukasz Jaszak, che aveva precedentemente girato il video di ‘Never’ e creato la copertina degli ultimi tre album dei DECAPITATED.

Inoltre, la band ha annunciato nuove date in Europa.

10.08. NL Leeuwarden – Into the Grave
16.08. CZ Litomerice – Death Coffee Party
18.08. PL Cieszanow – Rock Festiwal
25.08. PL Walbrzych – Metal Mine
31.08. PL Lyski – Magia Rocka
01.09. PL Szczecinek – Materiafest
02.09. UK Edinburgh – Heavy Scotland
07./08.09. RL Beirut – Metal Fest
06.10. UK Brighton – Mammothfest
03.11. DK Aalborg – Metal Festival

“Anticult” – Balkan Tour 2018
w/ HATESPHERE, THY DISEASE + GRIMAZE + DEHYDRATED
06.11. CZ Ostrava – Barrak Music Club
07.11. CZ Brno – Melodka
08.11. H Budapest – Dürer Kert
09.11 AT Graz – Q Club
10.11. HR Rijeka – OKC Palach
11.11. SRB Novi Sad – Firchie Think Tank Studio
12.11. BG Sofia – Mixtape
13.11. BG Sofia – Mixtape 5
14.11. RO Bucharest – Quantic Club
15.11. RO Cluj-Napoca – Form Space
16.11. RO Timișoara – Capcana
17.11 SK Kosice – Collosseum
18.11. SK Bratislava – Randal Club

“Knock Out Tour 2018”
w/ FRONTSIDE, VIRGIN SNATCH, DROWN MY DAY

22.11. PL Poznan – u Bazyla
23.11. PL Gdansk – B90
24.11. PL Szczecin – Peron 5
25.11. PL Wroclaw – A2
29.11. PL Lodz – Scenografia
30.11. PL Warsaw – Progresja
01.12. PL Bialystok – Klub Gwint
02.12. PL Bydgoszcz – Estrada Stagebar
06.12. PL Krakow – Klub Kwadrat
08.12. PL Lublin – Club Graffiti
09.12. PL Katowice – Mega Club

Ordina subito “Anticult” qui: http://nblast.de/DecapitatedAnticultNB
Ordina “Anticult” in digitale o ascoltalo in streaming: http://nblast.de/DecapitatedDigital

Altro su “Anticult”:
‘Earth Scar’ OFFICIAL VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=yR7AnukIl8U
‘Never’ OFFICIAL VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=Dzsnunj-5gg
‘One Eyed Nation’ OFFICIAL TRACK: https://www.youtube.com/watch?v=2bMTPGl7DdY

I DECAPITATED sono:
Rafał Piotrowski | voce
Waclaw “Vogg” Kieltyka | chitarra
Hubert Wiecek | basso
Michal Lysejko | batteria

Maggiori info:
www.decapitatedband.net
www.facebook.com/decapitated
www.nuclearblast.de/decapitated

Pissboiler – Att Med Kniv Ta En Kristens Liv

Dopo soli tre anni di attività, i Pissboiler rappresentano una solida certezza con il loro personale suono opprimente, ma dalla forte connotazione catartica.

Intrigante e derivante da un fatto di cronaca nera è il concept dietro il nuovo EP dei Pissboiler, duo svedese di Smaland; dopo il full length del 2017 (In the lair of lucid nightmares) nel quale proponevano una personale visione di drone, sludge doom ora, sempre per Third I Rex ci propongono un ulteriore assaggio della loro arte che ci illustra in musica “the act of a murder” in cui due persone anziane sono assassinate nel loro letto ed i samples usati nel disco derivano interamente dai fatti accaduti.

Il primo brano En visa for Elden rappresenta il momento prima dell’omicidio e offre un continuo arpeggio colmo di attesa e ansia, soprattutto quando la componente drone del suono prende il sopravvento, prima di sfociare nella seconda traccia Att med kniv ta en kristens liv (to take the life of a Christian with a knife), dove si entra in zone non confortevoli, quando doom e drone collidono e si uniscono in modo del tutto insano, creando un’atmosfera ammorbante e opprimente portandoci in territori funeral doom malevoli e realmente disturbanti; disperazione e pena sono gli ingredienti principali del brano, mentre un growl cavernoso si insinua nei nostri gangli nervosi fino a scuoterli. Qui si rappresenta il momento del massacro e non ci può essere luce ma solo infinità oscurità. La terza parte Ett Avslut rappresenta “the aftermath, burning the corpses” e la tensione insostenibile del secondo brano si stempera in un rassegnato suono funeral colmo di disperazione. L’opera è molto intensa, con i Pissboiler che ci conducono in territori extreme doom che si evidenziano ulteriormente nella bonus track di ventisei minuti Monolith of Depression, tratta dallo split con i francesi Deveikuth, altri mostruosi manipolatori di materiali urticanti. In questo brano estenuante si amalgama e si sublima tutta l’arte funerea del duo che magistralmente fonde a temperature altissime fangosità sludge, lentezza doom e terrificante drone, in un risultato di alto livello in cui la disperazione tocca punte veramente laceranti; le chitarre sommerse da distorsioni e drone ci conducono con le loro melodie in zone sconosciute dei nostri sensi. Dopo soli tre anni di attività, i Pissboiler rappresentano una solida certezza con il loro personale suono opprimente, ma dalla forte connotazione catartica.

Tracklist
1. En visa för elden
2. Att med kniv ta en kristens liv
3. Pt II – Ett avslut
4. Monolith of Depression

Line-up
Karl Jonas Wijk – Drums
LG – Vocals (lead), Bass

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