ABORTED

Il lyric video di “TerrorVision”, dall’album omonimo in uscita a settembre (Century Media Records).

Il lyric video di “TerrorVision”, dall’album omonimo in uscita a settembre (Century Media Records).

Il 21 settembre 2018 sarà pubblicato su Century Media Records il nuovo album degli Aborted. Oggi la band ha pubblicato il lyric video del secondo singolo, la titletrack “TerrorVision”.

“TerrorVision” è già disponibile per preorder e nei seguenti formati:

Tracklist:
Lasciate Ogne Speranza (0:57)
TerrorVision (4:33)
Farewell To The Flesh (4:41)
Vespertine Decay (6:00)
Squalor Opera (4:01)
Visceral Despondency (3:32)
Deep Red (3:20)
Exquisite Covinous Drama (5:01)
Altro Inferno (4:49)
A Whore D’oeuvre Macabre (3:01)
The Final Absolution (5:07)

ABORTED line-up:
Sven De Caluwe – Vocals
Mendel Bij De Leij – Guitar
Ian Jekelis – Guitar
Ken Bedene – Drums
Stefano Franceschini – Bass

ABORTED online:
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Hitwood – Marea

Marea è un altro ottimo lavoro di un artista in continua evoluzione, un musicista che riesce a valorizzare le sue influenze ed ispirazioni proponendo un sound maturo e melodicamente progressivo.

Continua il viaggio di Hitwood, il vecchio uomo protagonista con i suoi perché ed i suoi viaggi del concept creato da Antonio Boccellari, polistrumentista nostrano al suo quarto lavoro tra full length ed ep.

Dopo i primi due album di natura strumentale (When Youngness … Fly Away …e As A Season Bloom) la one man band tricolore ha inserito nel precedente Detriti la parte vocale, indispensabile per raccontare in modo completo le avventure di Hitwood e del suo viaggio mistico.
In Marea, dunque, oltre a Boccellari, che si è occupato di tutti gli strumenti, del mixaggio e della masterizzazione, troviamo quattro cantanti che si danno il cambio in quella che risulta ancora una volta un’opera melodic death metal di assoluto valore.
Oltre al fido Carlos Timaure, protagonista principale nella maggioranza dei brani, fanno la loro importante comparsa dietro al microfono Rikk Wolf, Laurhell e Gary Glays, intenti a valorizzare i capitoli del nuovo episodio della saga.
Hitwood ci dona la sua personale rivisitazione del melodic death scandinavo, arricchendolo di elementi progressivi ancora più accentuati in questa ultima prova, alzando l’asticella della qualità di un songwriting ispirato.
Marea non trova ostacoli sul suo cammino, il lavoro chitarristico e di ottimo livello, le atmosfere hanno sempre quel qualcosa di mistico e sognante che ormai è il marchio di fabbrica del musicista piacentino, le sfuriate estreme sono limitate, lasciando che l’anima progressiva sia la base importante per questa raccolta di splendide tracce.
Composto da dieci brani, tra i quali spiccano Apocalyptic Omen, oscura ed emozionante traccia in cui si respira aria death/doom, il singolo Our Street e i due splendidi brani che formano il suo cuore pulsante (Venus of my Dreams II: Her Passage e Where Unreality Becomes True), Marea è un altro ottimo lavoro di un artista in continua evoluzione, un musicista che riesce a valorizzare le sue influenze ed ispirazioni proponendo un sound maturo e melodicamente progressivo.

Tracklist
1.Intro: Last Day of Gaia
2.Apocalyptic Omen
3.Polished Sense of Nothingness
4.Our Streets
5.This Picture
6.Venus of my Dreams II: Her Passage
7.Where Unreality Becomes True
8.The Scene you Could See
9.I’ll Wait for you, Near the Lighthouse
10.Harakiri

Line-up
Antonio Boccellari – Songwriting, All Instruments, Mixing and Mastering
Carlos Timaure – Vocals on tracks 3-5-6-8-10
Rikk Wolf – Vocals on track 7 & Songwriting/Lyrics
Laurhell – Vocals on track 2
Gary Glays – Vocals on track 4

HITWOOD – Facebook

Sinsaenum – Repulsion For Humanity

Un’ora abbondante alle prese con questa macchina da guerra musicale che non si ferma crogiolandosi con i personaggi che la compongono, ma ci investe con tutta la sua maligna forza brutale e regala perle estreme di notevole spessore.

Il metal estremo non smette di stupire e regala con notevole generosità perle musicali per i propri fans attraverso nuove band, vecchie glorie e super gruppi, alleanze artistiche delle più varie e neanche immaginate.

I Sinsaenum in verità avevano già procurato non pochi danni con il primo album uscito un paio di anni fa (Echoes of the Tortured), quindi si ritornano a sentire in lontananza le grida delle vittime lacerate dalle ferite inflitte da questo manipolo di musicisti internazionali che, per presentarli per benino, sarebbe necessario un volume enciclopedico.
Joey Jordison (ex-Slipknot, ex-Murderdolls, Vimic), Frédéric Leclercq (Dragonforce), Sean Zatorsky (Dååth), Attila Csihar (Mayhem), Stephane Buriez (Loudblast) e Heimoth Seth tornano con il secondo lavoro a nome Sinsaenum intitolato Repulsion for Humanity: un mostro estremo che fagocita tutte le nefandezze del mondo per esplodere in un sound marcissimo, un black/death personale, devastante e pesantissimo.
Un’ora abbondante alle prese con questa macchina da guerra musicale che non si ferma crogiolandosi con i personaggi che la compongono, ma ci investe con tutta la sua maligna forza brutale e regala perle estreme di notevole spessore.
Non solo assalti sonori death/black con la variante thrash metal di matrice slayerana ad estremizzare ancora di più le atmosfere da girone infernale, ma death metal atmosferico e dark (I Stand Alone) e doom/death di scuola Asphyx (Manifestation Of Ignorance), per un’opera che gioca con il metal estremo come farebbe Lucifero con un chierichetto.
Stupenda è My Swan Song una lunga jam black metal che ricorda vecchie rovine perse tra i boschi norvegesi, mentre le citazioni ai generi che compongono l’oscuro universo del metal estremo continuano a valorizzare una track list sontuosa.
I protagonisti si mettono tutti al servizio dei brani, così che i Sinsaenum risultano una band a tutti gli effetti, compatta e feroce, malvagia e potentissima e Repulsion For Humanity uno degli lavori più interessanti dell’anno in corso, e quindi da non perdere assolutamente.

Tracklist
1. Final Resolve
2. Sworn To Hell
3. I Stand Alone
4. Rise Of The Lightbearer
5. Manifestation Of Ignorance
6. Sacred Martyr feat. Lauren Hart
7. My Swan Song
8. Nuit Noire
9. Insects
10. Forsaken

Line-up
Frédéric Leclercq – Guitar, Bass, Synth, Vocals
Joey Jordison – Drums
Stephane Buriez – Guitar
Sean Zatorsky – Vocals
Attila Csihar – Vocals
Heimoth – Bass

SINSAENUM – Facebook

Voivod – To The Death

Cassetta di culto, per un gruppo chiave del thrash mutante, allora agli esordi. La nascita di un mito, a tutti gli effetti.

Nel 1982, nel Quebec settentrionale, nascono i Voivod. Il primo demo, del 1983, è Anachronism, ma è, tuttavia, To the Death a rivelare il devastante potenziale dei quattro ragazzi canadesi.

I giorni del post metal sperimentale e del prog spaziale pinkfloydiano sono ancora lontani, anche se si intravede già il talento di Away e compagni, che qui si esprime con una furia iconoclasta e rumoristica di raro impatto, specie per quell’epoca. Il nastro viene inciso all’inizio del 1984 (risuonati e riregistrati, molti suoi pezzi andranno a comporre War and Pain, che uscirà, a giugno, in quello stesso anno). Thrash-black primordiale e slayeriano (non a caso sono presenti cover di Venom e Mercyful Fate), hardcore e crust punk violentissimo, di matrice inglese (e non per nulla il demo è stato ristampato, pochi anni fa, dalla Alternative Tentacles di Jello Biafra dei Dead Kennedys): i primi Voivod devono, in effetti, moltissimo ai Discharge e ricordano anche i connazionali Razor; questi primi loro incubi futuristici, intrisi di dissonanze e paranoie distopiche, prefigurano comunque qualcosa del SCI-FI metal. Qui la sensibilità del quartetto la incanala semplicemente in una direzione aggressiva, velocissima nei suoi schemi ritmici strettissimi, brutale e violenta negli esiti sonori. A ricordarci – caso mai ce ne fosse ancora bisogno – quanto thrash e black metal debbano al punk britannico e all’hardcore primigenio: l’alba della storia, voivodiana e non solo.

Tracklist
– Voivod
– Condemned to the Gallows
– Helldriver
– Live For Violence
– War and Pain
– Negatation
– Buried Live (Venom cover)
– Suck Your Bone
– Blower
– Slaughter in a Grave
– Nuclear War
– Black City
– Iron Gang
– Evil (Mercyful Fate cover)
– Bursting Out (Venom cover)
– Warriors of Ice

Line up
Piggy – Guitars
Blacky – Bass
Snake – Vocals
Away – Drums