Louna – The Best Of

Trattandosi di una raccolta, i brani mantengono una buona qualità media, rivelandosi melodici e ruvidi il giusto per non apparire troppo pop.

La Sliptrick Records ci presenta un’altra alternative band proveniente dalla Russia: dopo i Nookie, progetto solista della singer Daria Stavrovich, è la volta dei Louna, anch’essi capitanati da una giovane cantante, Lousine Gevorkian.

The Best Of è una raccolta dei migliori brani che andavano a comporre i tre lavori usciti a nome Louna: Сделай громче! (Let’s Get Louder!) il debutto del 2010, Время Х (Time Of The X), licenziato un paio di anni dopo, e Behind The Mask, ultimo urlo alternative del 2013.
Molto conosciuti nel loro paese, i Louna in questi anni hanno raggiunto una buona popolarità, presenti a molti festival in terra russa, con apparizioni anche negli Stati Uniti.
Il sound del quintetto non si discosta molto dall’hard rock moderno di estrazione statunitense, un classico se si suona alternative: molto meno originale e più commerciale di quello dei Nookie, l’album riesce a convincere per un appeal elevato e sicuramente più indirizzato alle radio.
Lineare è forse la parola più adatta per descrivere la musica dei Louna, belle canzoni con qualche sfuriata metal, ma in generale adagiata su un innocuo alternative rock da classifica, appunto piacevole ma nulla più.
Ovviamente, trattandosi di una raccolta, i brani mantengono una buona qualità media, rivelandosi melodici e ruvidi il giusto per non apparire troppo pop: cantati in lingua madre ma assolutamente non ostici, hanno dalla loro un’anima rock’n’roll che risulta la parte più ribelle e graffiante della musica prodotta dal gruppo di Mosca e che, affiancata a quella più pop, lascia buone sensazioni a chi si avvicina per la prima volta alla musica dei Louna.

Tracklist
01.My – eto LOUNA
02.Boytsovskiy klub
03.Vremya X
04.Biznes
05.Lyudi smotryat vverkh
06.Noch, doroga i rok
07. Shturmuya nebesa
08. S toboy |
09. Moy rok-n-roll
10. 1.9.8.4.
11.Vo mne feat. Dmitriy Rishko
12. Mama
13.Doroga boytsa
14.Sdelay gromche! | Bonus tracks:
15.Svoboda |
16.Put k sebe (acoustic)

Line-up
Lousine Gevorkian – Vocals
Vitaly Demidenko – Bass
Rouben Kazariyan – Guitar
Sergey Ponkratiev – Guitar
Leonid “Pilot” Kinzbursky – Drums

LOUNA – Facebook

https://sliptrickrecords.com/louna-album-the-best-of-out-today/

HELL’S CROWS

Il video di Fall Of The Divine”, dall’album omonimo (Valery Records).

Il video di Fall Of The Divine”, dall’album omonimo (Valery Records).

Il 25 settembre 2018 è la data di uscita di “Fall Of The Divine”, il nuovo video degli Hell’s Crows tratto dal loro primo album omonimo “Hell’s Crows” pubblicato il 31 marzo 2017 su etichetta Valery Records www.valeryrecords.com, distribuito da Audioglobe www.audioglobe.it/disk.php?code=8032642781605 e dai migliori stores digitali wordlwide.

Gli HELL’S CROWS, melodic-heavy metal band italiana, in collaborazione con CROWN METAL Booking Agency www.crownmetal.it sono stati impegnati nell’ultimo anno e mezzo in giro per l’Italia nella promozione dell’ultimo lavoro in studio, spesso dividendo il palco con colleghi di fama nazionale ed europea come PINO SCOTTO, SKW, NECRODEATH, TRICK OR TREAT, SKELETOON, SICK N’ BEAUTIFUL, SOUNDSTORM, EAGLEHEART, STARSICK SYSTEM, SAWTHIS e molti altri ancora.

La band presenterà l’uscita del video il 29 settembre all’Arci Tom di Mantova (MN) suonando di supporto ad Edu Falaschi (ex Angra Vocalist) e Arthemis. Per ulteriori dettagli sull’evento:
https://www.facebook.com/events/134422490757015/

Il video è stato diretto da Studio Close Up (www.studiocloseup.it) e prodotto da Studio Close Up (www.studiocloseup.it) e Randy Rush.

Operatori Camera: Roberto Balestrini e Fabio Pergolesi (Drone)

Ehfar – Everything Happens For A Reason

Metal alternativo, hard rock progressivo, impulsi moderni e classe sopraffina al servizio delle canzoni che Titta Tani interpreta con la solita bravura e quel trasporto che sottolinea quanto di suo abbia messo in questo lavoro.

Dopo tanto scrivere e suonare per gli altri Titta Tani ha deciso di fare qualcosa di completamente proprio e sono nati gli Ehfar, quartetto che si completa con Emiliano Tessitore alla chitarra (Stage Of Reality), Matteo Dondi al basso (Theia) e Andrea Gianangeli alla batteria (Dragonhammer).

Ex di DGM ed Astra (tra gli altri), batterista dei Claudio Simonetti’s Goblin e cantante degli Architects of Chaoz, Titta Tani è sicuramente una delle figure più importanti e carismatiche nella scena metal/rock tricolore, un musicista dall’enorme talento confermato anche in questo suo nuovo progetto.
La band debutta con Everything Happens For A Reason, album composto da nove brani che spaziano tra i generi in cui il mastermind si è dedicato in questi anni: quindi nell’album troverete metal alternativo, hard rock progressivo, impulsi moderni e classe sopraffina al servizio delle canzoni che Titta Tani interpreta con la solita bravura e quel trasporto che sottolinea quanto di suo abbia messo in questo lavoro.
A Man Behind The Mask risulta la traccia più classica dell’opera, con Oliver Hartmann (Avantasia, At Vance, Iron Mask) che compare come ospite al microfono, mentre il resto dell’album mantiene un approccio moderno, progressivo e a tratti durissimo, schegge impazzite di metal tecnicamente ineccepibile, tra atmosfere drammatiche ed un approccio melodico sopra le righe.
Everything Happens For A Reason ci riserva una escalation di emozioni che dalle prime note dell’opener Shout My Name, passando per il groove della seguente Night After Night, esplodono nelle due spettacolari e bellissime tracce poste verso la fine dell’opera (Victims e Master Of Hypocrisy), le quali in pochi minuti uniscono Alice In Chains, Symphony X e Savatage nello stesso splendido e drammatico spartito, prima che il crescendo di emozioni della splendida Losing You concluda questo bellissimo lavoro.
Nel mezzo tanta ottima musica metal moderna, melodica e progressiva, dura e pulsante che vi avvicinerà al mondo di questo bravissimo musicista e songwriter nostrano.

Tracklist
01. Shout My Name
02. Night After Night
03. A Man Behind the Mask
04. Dead End Track
05. Once Upon a Time
06. Someone Save Me
07. Victims
08. Master of Hypocrisy
09. Losing You

Line-up
Titta Tani – Vocals
Emiliano Tessitore – Guitars
Matteo Dondi – Bass
Andrea Gianangeli – Drums

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Felis Catus – Banquet On The Moon

Banquet On The Moon è un’opera che vi porterà lontano dandovi modo di sognare attraverso un reticolato musicale che si espande dentro e fuori di noi.

Felis Catus è l’affascinante progetto solista di Francesco Cucinotta, voce e chitarra dei catanesi Sinaoth.

In questo progetto solista cominciato nel 2010 Francesco si esprime liberamente e spazia in tantissimi generi, dando vita ad una delle cose più interessanti dell’underground italiano, uscendo per la Masked Dead Records di Brescia che ha un catalogo molto interessante. Il disco è visionario e usa diversi linguaggi musicali per dipanare una narrazione interessante ed assolutamente non convenzionale. Per idee e prolificità Francesco è una di quelle persone che vive di musica, ed è molto bravo a rendere al meglio atmosfere diverse. Ascoltando Banquet On The Moon, seppure non sia di lunga durata, ci sono innumerevoli sorprese, è come un palazzo con ampie stanze, ma anche passaggi segreti che scorrono a fianco delle cose visibili. Il suo approccio alla musica è totale, la sua ricerca musicale è immensa, in questo disco ci sono vere e proprie visioni musicali che denotano la sua voracità musicale. Qui dentro troviamo dal death metal all’ambient e tanto altro, ma soprattutto si incontra una coerenza nel raccontare una storia, come se Banquet On The Moon fosse la colonna sonora di un libro o di un film. Il filo conduttore del disco è la meraviglia, lo stupore dell’uomo di fronte a qualcosa di molto più grande e misterioso di lui, e Felis Catus mette in musica una grandissima gamma di emozioni, di vita, sogni e morte. Praticamente Cucinotta ha suonato da solo tutto il disco, come un magnifico direttore di orchestra, e il risultato assomiglia molto a vecchie colonne sonore di film italiani underground dimenticati ma ancora vivi. Il metal è solo un punto di partenza e c’è un forte gusto italiano in queste musiche, una sensazione che parte dagli anni sessanta ed arriva ai giorni nostri, un visionario filo che lega insieme molto dell’underground e di aspetti che attraversano varie discipline, senza terminare con il mero atto musicale o di scrittura. Banquet On The Moon è un’opera che vi porterà lontano dandovi modo di sognare attraverso un reticolato musicale che si espande dentro e fuori di noi.

Tracklist
1) Banquet On The Moon
2) Cydonia (Feat. Gray Ravenmoon)
3) Baron Munchausen
4) Eternity (The Nothigness) (Feat. Alessandro Riva)

Line-up
Francesco Cucinotta – All Instruments and voice

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