VV.AA. – Rick And Morty Soundtrack

La qualità è molto alta e il doppio disco è un qualcosa che sorprende e che rende l’opera direttamente a una delle migliori uscite dell’anno in campo indie.

Colonna sonora realizzata dalla Sub Pop e da Adult Swim per la serie Netflix Rick And Morty.

Il cartone animato Rick And Morty tratta delle avventure cosmic horror dell’inventore Rick e del giovane Morty che viene trasportato dal professore da un mondo all’altro, nonché in vari dimensioni. La serie animata nacque come parodia del notorio film Ritorno Al Futuro, una pietra miliare dell’immaginario popolare. La colonna sonora è di altissimo livello e molto godibile, anzi forse è più bella della serie stessa. Nel disco doppio incontriamo brani composti dal musicista della serie Ryan Elder, che possiede una sensibilità rara nel rendere la profondità di musiche che potrebbero essere molto più leggere e che invece fanno pensare non essendo composte per il solo intrattenimento. Infatti i suoi pezzi sono forse i migliori del lotto, innanzitutto perché non si conoscevano ancora, almeno alle nostre latitudini, le capacità di Elder, ma anche perché danno il giusto peso alla narrazione delle gesta di Rick & Morty, che è comunque una serie animata per adulti e queste canzoni sono al cento per cento vero indie americano. Inoltre per arricchire il tutto ci sono brani di Mazzy Star, Blonde Redhead, Chaos Chaos e Belly che sono notevoli, ma la parte migliore sono proprio le composizioni di Ryan Elder. Come colonna sonora è davvero notevole e ha un’impronta sognante, ma anche sci fi nerd, con risvolti anche tenebrosi. La qualità è molto alta e il doppio disco è un qualcosa che sorprende e che rende l’opera direttamente a una delle migliori uscite dell’anno in campo indie.

Tracklist
1. Rick and Morty Theme Song
2. Jerry’s Rick
3. The Small Intestine Song
4. The Flu Hatin’ Rap
5. African Dream Pop
6. Mazzy Star – ‘Look on Down From the Bridge’
7. The Rick Dance
8. Goodbye Moonmen
9. Summer and Tinkles
10. Chaos Chaos – ‘Do You Feel It’
11. Unity Says Goodbye
12. Get Schwifty (C-131)
13. Raised Up (C-131)
14. clipping. – ‘Stab Him in the Throat’
15. Help Me I’m Gonna Die
16. Let Me Out
17. Chaos Chaos – ‘Memories’
18. Chad VanGaalen – ‘Stuttering Light’
19. Alien Jazz Rap
20. Blonde Redhead – ‘For the Damaged Coda’
21. Fathers and Daughters
22. Belly – ‘Seal My Fate’
23. Chaos Chaos – ‘Terryfold’
24. Tales From the Citadel
25. Rick and Morty Score Medley

SUB POP – Facebook

SJUKDOM – Stridshymner Og Dodssalmer

Decisamente senza infamia e con qualche lode, Stridshymner Og Dodssalmer è destinato suo malgrado ad un tiepido apprezzamento destinato, poi, a trasformarsi un inevitabile oblio: un peccato, perché i Sjukdom parrebbero avere nelle corde qualcosa di più ficcante e personale anche se è molto probabile che, alla fin fine, la cosa non interessi loro neppure troppo.

I Sjukdom sono una band norvegese che suona un black metal devoto alla vecchia scuola nata nella loro nazione circa trent’anni fa.

Messa già così resterebbe ben poco da dire ed in effetti, nel bene e nel male, cosa si può raccontare di un album decisamente gradevole, ben suonato e ben prodotto, tagliente ed abrasivo come da copione ma irrimediabilmente privo di elementi che possano renderlo un ascolto imprescindibile?
Ciò che resta, e non è poco, è sicuramente l’impegno profuso da musicisti competenti nell’offrire un genere che è saldamente intrecciato nel loro dna; pensando poi che Stridshymner Og Dodssalmer si apre con un bellissimo brano come Dødssalmer viene da pensare che in fondo l’essere perfettamente aderenti a certi schemi compositivi non sia certo un male per i Sjukdolm, e lo stesso si può dire riguardo anche alla più furiosa traccia conclusiva Skudd for skudd; tutto quanto sta in mezzo lo si ascolta con piacere, ma il rischio concreto è che, riposto nel suo virtuale spazio sullo scaffale, difficilmente un lavoro di questo tipo verrà ripescato per essere oggetto di nuovi ascolti.
Decisamente senza infamia e con qualche lode, Stridshymner Og Dodssalmer è destinato suo malgrado ad un tiepido apprezzamento destinato, poi, a trasformarsi un inevitabile oblio: un peccato, perché i Sjukdom parrebbero avere nelle corde qualcosa di più ficcante e personale anche se è molto probabile che, alla fin fine, la cosa non interessi loro neppure troppo.

Tracklist:
1. Dødssalmer
2. Nærvær
3. Lykantropi
4. Med en fot i graven
5. Terra Nihil
6. I en storm av stål
7. Skudd for skudd

Line-up:
Hul – guitars
Avsky – vocals
Natt – drums
Nekrosis – bass

Sacral Rage – Beyond Celestial Echoes

Dimenticate gli assalti all’arma bianca tipici dello speed metal. in Beyond Celestial Echoes l’attitudine progressiva la fa da padrona regalando ai vari brani un’anima nobile in un sound che, di solito, si arma di ignoranza per correre veloce ed attaccare senza pietà.

Troppo superficialmente considerati una speed metal band, i Sacral Rage danno alle stampe, tramite la Cruz Der Sur Music, il loro nuovo lavoro, Beyond Celestial Echoes.

L’album prosegue nel racconto delle avventure la storia di UL, un androide alieno proveniente da un’antica razza che detiene la conoscenza dell’alta tecnologia e viaggia attraverso lo spazio e il tempo per trovare le giuste quantità di energia necessarie al raggiungimento della vita eterna.
La band di Atene, formatasi nel 2011, giunge così al secondo lavoro sulla lunga distanza, dopo aver dato alle stampe un paio di demo ed un ep, prima del fortunato Illusions in Infinite Void, esordio licenziato tre anni fa e che ha fruttato una valanga di giudizi positivi dalla stampa musicale europea.
Con un concept alla Voivod, in un clima thrash/speed/heavy progressivo, il sound dei quattro eroi spaziali riflette in primis l’ottima tecnica in loro possesso ed un approccio al genere assolutamente maturo.
Va da sé che l’album si avvale di un’anima progressiva che fuoriesce da brani comunque dal grande impatto metallico, con ritmiche intricate e mai banali, chitarre dal suono che rimanda alla band canadese ed il cantato che si esprime per la maggior parte in un falsetto di matrice King Diamond.
Dimenticate dunque gli assalti all’arma bianca tipici dello speed metal. in Beyond Celestial Echoes l’attitudine progressiva la fa da padrona regalando ai vari brani un’anima nobile in un sound che, di solito, si arma di ignoranza per correre veloce ed attaccare senza pietà.
I quattordici minuti della conclusiva The Glass ben riassumono il sound di questo bravissimo gruppo proveniente dalla capitale ellenica, un saliscendi di emozionante heavy metal valorizzato dalle varianti creative descritte.
Immaginate una jam tra Mercyful Fate, Voivod e Coroner ed avrete un quadro abbastanza esauriente delle potenzialità espresse dai Sacral Rage.

Tracklist
1. Progenitor
2. Eternal Solstice
3. Vaguely Decoded
4. Suspended Privileges
5. Samsara (L.C.E.)
6. Necropia
7. Onwards to Nucleus
8. The Glass

Line-up
Dimitris K – Vocals
Vagelis F – Drums
Spyros S – Bass
Marios P – Guitars

SACRAL RAGE – Facebook

Madvice – Everything Comes To An End

Il sound non ha nulla a che vedere con quello dei Nameless Crime, ma rimane una sagacia compositiva che si respira nello spartito di queste devastanti nove esplosioni metalliche che racchiudono un impatto tradizionale, con un approccio moderno e progressivo e assolutamente diretto.

Quattro anni fa affrontavamo lo straordinario, ultimo lavoro dei Nameless Crime (il bellissimo Stone The Fool), un album metal che inglobava nel proprio sound una marea di intuizioni provenienti dai generi più disparati risultando un lavoro originale e sopra le righe.

Maddalena Bellini e Raffaele Lanzuise, rispettivamente chitarrista e bassista di quella band, tornano oggi con il nome Madvice: con Asator al microfono e Marco Moretti alla batteria, il gruppo debutta con Everything Comes To An End, licenziato dalla Time To Kill Records.
Nove brani, compresa la cover di Everybody Wants to Rule the World dei Tears For Fears, compongono questo notevole esempio di metal estremo, dai rimandi death/thrash.
Il sound non ha nulla a che vedere con quello dei Nameless Crime, ma rimane una sagacia compositiva che si respira nello spartito di queste devastanti nove esplosioni metalliche che racchiudono un impatto tradizionale, con un approccio moderno e progressivo e assolutamente diretto.
Tra le note di brani pesantissimi come Vengeance, il potente mid tempo di A Day To Fight, A Day To Suffer o Master Of Doom si trova la chiave per entrare nel mood di questo lavoro che vive di sonorità estreme, ma che non rinuncia a qualche geniale digressione progressiva in una perfetta simbiosi tra At the Gates, Soilwork e il Devin Townsend più diretto.
Un ottimo lavoro che da il via alla carriera dei Madvice, band da seguire con molta attenzione, anche perché i musicisti coinvolti lo meritano.

Tracklist
1. Vengeance
2. Everything Comes To An End
3. A Day To Fight, A Day To Suffer
4. The Gate
5. Nothingness
6. Master Of Doom
7. Everybody Wants to Rule the World
8. Rebirth
9. Hopeless

Line-up
Asator – Vocals
Maddalena Bellini – Guitars
Raffaele Lanzuise – Bass
Marco Moretti – Drums

MADVICE – Facebook

BLEED SOMEONE DRY

Il video di “Unorthodox”, dall’album omonimo di prossima uscita (Wormholedeath).

Il video di “Unorthodox”, dall’album omonimo di prossima uscita (Wormholedeath).

Italian progressive deathcore metal combo Bleed Someone Dry are proud to unleash their new single and offical video “Unorthodox”.
The single is the first track taken from the upcoming new album “Unorthodox” recorded at The Grid Studio Europe and mixed/mastered by Chris Donaldson.
“Unorthodox” Official Video

Director: Ruben Spizzichino

The band stated:
“We are proud to be now part of the WHD family. After three albums we could not but wish to have landed a deal with WHD, bound by the reciprocal respect and friendship that we have with Carlo and his label. We are confident that by investing all our combined energies, our dreams and our ever-growing love for what we do, it will be possible for us to see our fourth album reach great heights! It is also very motivating knowing that the staff over at WHD has our backs at all times! We are very excited to finally release to the public our latest effort “Unorthodox” that has been brewing for the past two years in our inner circle of friends and family and, seeing it branded WHD is absolutely phenomenal!!

Photography: Federico Giammattei
Editor: Ruben Spizzichino
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Bleed Someone Dry began their legacy in 2007 releasing the debut album “The World is Falling in Tragedy” through UK’s indie label UK Division. In May 2012 BSD found their dimension with the current line-up, delivering a new style of core, through a heavy and distorted sound, matched with distressful and harsh vocals, influenced by contemporary Mathcore and Deathcore sounds. During September 2012 BSD signed a deal with Kreative Klan to release the album “Subjects”. In Early 2014 BSD started a strong and productive collaboration with producer Christian Donaldson, also known for being Cryptopsy’s guitarist and producer of many killer bands such as The Agonist, Despised Icon and Beyond Creation. Thanks to the new single “It’s a Secret”, the album “Subjects” was reissued by WormHoleDeath, enabling BSD to be booked for a Russian tour in May 2014 supporting the U.S. band I Declare War. BSD then started a collaboration with KCKS Management & Promotion to boost live activities; surely to remember are supporting shows for The Algorithm, Upon a Burning Body, Xibalba, Uneven Structure, The Secret and participation in festivals such Exit Festival and Dissonance Festival. In 2015 BSD released their third album “Post Mortem | Veritas” through Fire Was Born Records and promoted by PR Lodge. The album enriches the already strong collaboration between the band, Donaldson and The Grid Europe (formerly known as MathLab Recording Studio). The album also includes two international guest such as Cj McMahon of Thy Art is Murder & Luca T. Mai of Zu and Mombu. Most recently the band has taken part in many European festivals like Revolution Festival and shows alongside major acts like Gojira, Cryptopsy, Infected Rain, Aversions Crown and Fit For An Autopsy. The band is currently finalizing the recordings of their fourth album called “Unorthodox”, a more modern and progressive approach to songwriting, with influences ranging from Djent to Progressive-Deathcore – mixed and mastered yet again by Chris Donaldson.

Escono oggi il nuovo singolo e video ufficiale “Unorthodox” dei Bleed Someone Dry!

I Bleed Someone Dry (progressive deathcore) ono orgogliosi di presentare il singolo e video ufficiale per il brano “Unorthodox”.
Il singolo é il primo brano estratto dall’album in uscita “Unorthodox”, registrato al The Grid Europe e mixato/masterizzato da Chris Donaldson.
“Unorthodox” Official Video

Director: Ruben Spizzichino

Editor: Ruben Spizzichino
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