Othismos – Separazione

La caduta è molto dolorosa e qui il dolore suppura da tutte le ferite, messo in evidenza con un black hardcore intelligente e suonato come lo hanno immaginato, con un grande lavoro in studio.

Secondo disco per questo grande gruppo di blackened hardcore punk, o semplicemente black punk come si definiscono loro, ed è forse la migliore definizione della loro musica.

Il gruppo di Montepulciano in provincia di Siena, dopo l’ottimo debutto L’Odio Necessario, arriva al secondo disco forte di una maturazione che sta raggiungendo ottimi livelli. Il percorso musicale parte dall’hardcore punk per poi mutare, alimentato da un forte e necessario odio, verso qualcosa di molto pesante e veloce, che spazia nella tradizione hardcore italiana, andando anche oltre, abbracciando momenti di new wave, ma una classificazione è davvero e per fortuna molto difficile. Una delle cose che attrae l’orecchio di chi ama certe sonorità è che ci sono momenti che devono molto al la tradizione hardcore italiana, ma più come spirito che come aderenza musicale. Il tiro degli Othismos è efficace e non lascia tregua, con canzoni cantate in italiano ed in inglese. La rabbia trasuda dai veloci passaggi musicali, con una produzione arricchita dal master fatto da Brad Boatright a Portland presso gli Audiosiege Studios, e l’aggressività e la potenza di questo disco ti danno un calcio in faccia. Come detto dal gruppo stesso, Separazione è la loro colonna sonora alla caduta della razza umana, che preannuncia una nostra auspicabile estinzione. La caduta è molto dolorosa e qui il dolore suppura da tutte le ferite, messo in evidenza con un black hardcore intelligente e suonato come lo hanno immaginato, con un grande lavoro in studio. Questo disco non appartiene a qualche genere bene preciso, ma ad una gamma di sentimenti e di emozioni, al racconto di ciò che ci accade e che succede intorno a noi, dove la morte ride e la vita è morta. Giri di basso ipnotici e che preannunciano la tempesta, chitarre che tagliano come rasoi, batteria che in doppia cassa dà il meglio e una voce che non ci permette di far finta di nulla.
La rabbia assume sempre nuove forme, in questa interminabile caduta.

Tracklist
01. Canto dell’Estinzione
02. Black Star
03. Hymn of Victory
04. Madre
05. The Fangless Beast
06. 100 Years Demise
07. The Plague
08. Tale of a Righteous Man

Line-up
Filippo “Caino” Masina – bass, vocals
Luca Migliorucci – guitars
Tommaso Dringoli – guitars, moral support
Shmulik Froilich – drums

OTHISMOS – Facebook

Organic – Carved In Flesh

Prodotto benissimo, tanto che i dettagli compositivi sono perfettamente leggibili, ed accompagnato da una copertina dal fascino old school commovente, Carved In Flesh è un album che entusiasma, una vera sorpresa assolutamente imperdibile se siete amanti di queste immortali sonorità.

Certo che nel far suonare questo album sulle montagne dolomitiche che fanno da sfondo a Brunico si rischiano,  ad ogni nota, valanghe dovute alla potenza emanata da questa bomba death metal dal titolo Carved In Flesh.

La band che ha creato questo tsunami di metal estremo di matrice old school si chiama Organic, arriva all’esordio su lunga distanza dopo un ep licenziato quattro anni fa (Death Battalion) ed ora si appresta a conquistare i cuori dei deathsters dai gusti tradizionali con questo ottimo lavoro composto da nove brani, più le due tracce presenti nell’ep quali bonus track nella versione in vinile.
Il death metal degli altoatesini si ispira a quello svedese dei primi anni novanta, quando erano in piena azione creature musicali mostruose come Grave, Dismember ed Unleashed, con chitarre come motoseghe che abbattono alberi millenari, ritmiche scatenate che si stemperano in atmosferici momenti doom/death che ricordano gli Asphyx, e poi growl cavernoso, riff taglienti e melodie scaturite da death metal infernale.
Prodotto benissimo, tanto che i dettagli compositivi sono perfettamente leggibili, ed accompagnato da una copertina dal fascino old school commovente, Carved In Flesh è un album che entusiasma, una vera ed imperdibile se siete amanti di queste immortali sonorità.
Gli Organic offrono quasi quaranta minuti, che vorremmo non finissero mai, di immersione in quel sound che ha fatto la storia del metal estremo.

Tracklist
1. Suffocate In Blood
2. Shrouded In Darkness
3. Frozen Meat Medal
4. Macabre Rites
5. Der Fotzenknecht
6. I, Soulless
7. Carved In Flesh
8. Carnal Absolution (Behind The Altar)
9. From Beyond
10. Death Battalion (Vinyl Bonustrack)
11. The Result Is To Collapse (Vinyl Bonustrack)
Line-up

Maxi Careri – Vocals
Benni Leiter – Guitar
Markus Walder – Bass
Lukas Hofer – Drums

ORGANIC – Facebook

Absolva – Defiance

Ristampa in vinile di Definace ultimo lavoro dei Metallers Absolva uscito lo scorso anno e che vede all’opera tre membri della band di Blaze Bayley ed uno degli Iced Earth.

Per gli amanti del vinile, tornato a riempire gli scaffali dei negozi di musica, la Rocksector Records stampa il quarto album dei britannici Absolva, uscito lo scorso anno ed intitolato Defiance.

La band di Manchester, attiva dal 2012, è composta da tre membri del gruppo di Blaze Bayley e uno degli Iced Earth, quindi se non possiamo parlare di super gruppo poco ci manca.
La band ha nei due fratelli Appleton (Luke e Chris) il carburante necessario per far viaggiare spedito il suo heavy metal che se si rispecchia nella tradizione anglosassone, lasciando oscuri spiragli al classico sound statunitense.
Defiance risulta il classico lavoro old school, molto curato in fase di produzione e arrangiamenti, quindi perfettamente calato in questo nuovo secolo, composto da una dozzina di brani potenti e dotati di refrain impeccabili, solos tonanti e vari nell’alternare veloci brani heavy/power e mid tempo oscuri e dal piglio epico.
Ovviamente l’appartenenza a due band importanti come Iced Earth e quella dell’ex Iron Maiden, portano inevitabilmente il sound di Defiance verso queste due direzioni, con l’aggiunta di sfumature derivanti da Iron Maiden e Saxon.
Con tali premesse l’album gira che è una meraviglia, con Chris Appleton che si rivela un buon vocalist di genere e tutta la band che, compatta, ci riserva una prestazione gagliarda.
Ma la cosa più importante è di certo il songwriting e l’album non delude, tenendo botta per tutta la sua durata con un paio di picchi assoluti come Rise Again e Midnight Screams, potenti, veloci e melodiche heavy metal songs che rispecchiano in tutto e per tutto quanto scritto.
L’uscita in vinile rende ancora più appetibile questo ultimo lavoro degli Absolva, una piacevole sorpresa per gli amanti dell’heavy metal classico che si erano persi l’uscita lo scorso anno.

Tracklist
1. Life on the Edge
2. Defiance
3. Rise Again
4. Fistful of Hate
5. Never Be the Same
6. Alarms
7. Connections
8. Midnight Screams
9. Life and Death
10. Eclipse
11. Who Dares Wins
12. Reflection

Line-up
Chris Appleton – Lead vocals and lead guitar
Luke Appleton – Rhythm guitar and backing vocals
Martin McNee – Drums
Karl Schramm – Bass and backing vocals

ABSOLVA – Facebook

SAHON

Il video di Faith of savagery, dall’album Chanting for the fallen (Transcending Obscurity).

Il video di Faith of savagery, dall’album Chanting for the fallen (Transcending Obscurity).