Anacleto Vitolo – Obsidian

Obsidian è uno studio compiuto in totale mancanza di atmosfera, un carpire rumori ed umori terreni, una continua scoperta sonora.

Nuovo lavoro per uno dei migliori esploratori sonori che abbiamo in Italia, Anacleto Vitolo.

Anacleto ha prodotto moltissimi lavori, ha dato vita e portato avanti svariati progetti, tutti con il fine di esplorare le possibilità offerte dalla musica elettronica. Quest’ultima nelle sue mani assume significati altrimenti inediti, poiché Vitolo concepisce la musica elettronica come continua spinta in avanti, inevitabile pulsione creativa frammista anche alla ricerca tecnologica. Obsidian è il capitolo più recente del suo viaggio, ed è un po’ la summa del lavoro fino a qui compiuto. Innanzitutto narrazione, esposizione delle trame più fitte degli elementi naturali, microscopio sonoro che va a ricercare le cose più minute, confermando quella congiunzione che ha fin dal titolo con il mondo minerale legandosi al sotterraneo. Il nascosto, il terreno, l’umido minerale sono concetti molto importanti per penetrare Obsidian, che è come una recondita vibrazione che giunge dalle profondità della terra, e il musicista è un medium che le traduce per noi. Ambient, dark ambient, glitch, idm, e in minima parte techno per un affresco musicale ricchissimo. Anzi qui si va oltre il concetto di musica come la conosciamo e come siamo pigramente abituati a considerarla, nel senso che si richiede una grande apertura mentale. Obsidian è uno studio compiuto in totale mancanza di atmosfera, un carpire rumori ed umori terreni, una continua scoperta sonora. Uno dei tanti pregi di Vitolo è quello di legare in maniera strutturata e credibile ciò che sarebbe incredibile ed insopportabile in altre mani, non troncando il mistero e la meraviglia ma almeno ne contorna benissimo i riquadri. Qui la geometria è assai importante, questa esperienza sonora sembra venire fuori dall’antica scuola esoterica pitagorica, dato che si mostrano forme e legami per rimandare ad un significato nascosto e che deve essere colto e compreso. I suoni infiniti che Anacleto modula sono le risultanze fisiche di ciò che non possiamo vedere ma che compone il nostro universo fisico e spirituale. Obsidian è una ricerca sonora bellissima e avanzatissima come tutte quelle fino a qui compiute da Anacleto, e si pone molto in alto nella sua già ottima discografia. Inoltre Vitolo, e come poteva essere altrimenti, è un fiero metallaro come tutti noi.

Tracklist
1 Obsidian
2 Graphite
3 Quartz
4 Coil
5 Spire
6 Membrane
7 Amethyst
8 Carbon

ANACLETO VITOLO – Facebook

Biogenesis – Black Widow

La band, che vede al microfono l’ex Jacobs Dream Chaz Bond, licenzia questo ep composto da cinque brani per più di mezzora di immersione nel power progressive metal, alimentato da una vena estrema e drammatica continuando il cammino musicale intrapreso con il primo lavoro.

I Biogenesis sono una delle band di punta della label americana Roxx Records, label specializzata in metal cristiano e qui alle prese con il gruppo proveniente dall’Ohio, già apprezzato con il primo full length uscito lo scorso anno intitolato A Decadence Divine.

La band, che vede al microfono l’ex Jacobs Dream Chaz Bond, licenzia questo ep composto da cinque brani per più di mezzora di immersione nel power progressive metal, alimentato da una vena estrema e drammatica continuando il cammino musicale intrapreso con il primo lavoro.
Anche Black Widow, quindi, risulta un ottimo esempio di metal statunitense vario, estremo ed articolato sulla prova del singer, che il piglio estremo e tragico rende ancora più teatrale e sentita.
Le tastiere sono presenti, ma in secondo piano rispetto al timbro orchestrale dei brani raccolti sull’album precedente, mettendo in risalto l’anima thrash dei Biogenesis di stampo Iced Earth e dal taglio progressivo.
Non sbagliano un colpo i sei musicisti americani, con cinque bellissimi brani che hanno nella semi-ballad Angel e nella spettacolare Flesh And Blood gli episodi migliori di una tracklist dalla qualità compositiva altissima.
Come ormai da tradizione del gruppo, il sound oscuro di cui si compongono questi cinque brani trovano nella band di Jon Schaffer e nei Symphony X le loro massime ispirazioni, consegnandoci un altra prova sopra la media.

Tracklist
1.Black Widow
2.Human Equilibrium
3.Angel
4.Flesh And Blood
5.Anti-Evolution

Line-up
Chaz Bond – Vocals
James Riggs – Rhythm Guitar
Luke Nealeigh – Lead Guitar
Sam Nealeigh – Keyboard
Dan Nealeigh – Bass
Eli Closson – Drums

BIOGENESIS – Facebook

Frank Caruso Feat. Mark Boals – It’s My Life

Quattro brani che nulla aggiungono e nulla tolgono al talento del chitarrista nostrano e che risultano un buon ascolto per gli amanti dell’hard rock melodico, valorizzati dalla sempre coinvolgente voce del leone Statunitense.

Frank Caruso è uno dei chitarristi più quotati della scena hard & heavy tricolore, protagonista con la sua sei corde nei seminali Arachnes, nei Thunder Rising ed ultimamente contattato dal compositore Mistheria per collaborare in qualità di arrangiatore all’imponente progetto Vivaldi Metal Project.

Il suo vagare in compagnia della sua chitarra e del suo talento lo ha portato ad interagire con alcuni mostri sacri del’hard rock internazionale tra cui il singer Mark Boals (Malmsteen, Dokken e Ted Nugent), con il quale ha scritto i brani racchiusi in It’s My Life, ep prodotto dalla RTI.
La title track è un brano roccioso con un chorus che mette subito in evidenza la buona forma di Boals, un hard & heavy d’ordinanza che Caruso valorizza con un solo graffiante, mentre armonie acustiche riempiono la stanza con I Don’t Want To Come Back.
Born To New Life è una power ballad melodica, intimista e molto anni ottanta, mentre Summer Road lascia il palcoscenico al chitarrista nostrano, impegnato in uno strumentale diviso tra splendide melodie ed una robusta chitarra hard rock.
I quattro brani nulla aggiungono e nulla tolgono al talento del chitarrista milanese, rivelandosi un buon ascolto per gli amanti dell’hard rock melodico, valorizzati dalla sempre coinvolgente voce del leone statunitense.

Tracklist
1.It’s My Life
2.I Don’t Want To Come Back
3.Born To New Life
4.Summer Road

Line-up
Frank Caruso – Guitars
Mark Boals – Vocals

FRANK CARUSO – Facebook

Tetractys – A Mysterious Place On Sight

La cosa notevole del trio sudamericano è l’aver dimostrato che si può tranquillamente suonare musica dall’alto tasso tecnico senza necessariamente sacrificare la forma canzone.

I Tetractys sono un band cilena autrice di un interessante prog metal al cui interno troviamo, peraltro, nelle vesti di cantante e bassista un nome di culto della scena doom e metal di quel paese come Juan Escobar.

Questa formazione a tre vede appunto il bravo Juan disimpegnarsi al meglio a livello vocale dimostrando una versatilità non comune al servizio di un talento chitarristico come quello di Hector Bravo: a chiudere il quadro troviamo la base ritmica completata dal batterista Danilo Estrella.
A Mysterious Place On Sight è il secondo full length per questa band che interpreta il genere in maniera ottimale, dando cioè tutto lo spazio necessario alla tecnica strumentale, con più di uno sconfinamento in territori djent, ma senza mai dimenticare di conferire ad ogni brano una sua precisa fisionomia melodica, e in questo caso il sound si sposta sovente verso pulsioni derivanti dal grunge. Bravo (di nome e di fatto) non si fa pregare nell’esibire la propria notevole tecnica ma lo fa quasi sempre tessendo passaggi di grande impatto melodico per cui, alla fine, l’operato dei Tetractys si rivela fresco ed avvincente anche per chi non ha necessariamente queste sonorità nelle proprie corde e, forse, l’unico difetto riscontrabile è la tendenza a ricorrere a dei bizzarri effetti nella chiusura dei vari brani; la scaletta oscilla tra canzoni più ariose e melodiche come Gravity ed altre più nervose come Iapetus mantenendo sempre il livello sempre piuttosto alto.
La cosa notevole del trio sudamericano è l’aver dimostrato che si può tranquillamente suonare musica dall’alto tasso tecnico senza necessariamente sacrificare la forma canzone, cosa che manca del tutto o quasi a diverse band europee e nordamericane portate in palmo di mano da appassionati e critica, per lo più protagoniste di performance eccezionali a livello strumentali ma del tutto prive di anima. Ecco perché quanto offerto dai cileni è rivolto ad un pubblico più ampio rispetto a quello di chi antepone il tecnicismo a tutto il resto.

Tracklist:
1. Orion Anomaly
2. Gravity
3. Bootes Void
4. Kic
5. Iapetus
6. Life and Consciousness
7. Underlying Geometry

Line-up:
Juan Escobar – Bass, Vocals
Danilo Estrella – Drums
Héctor Bravo – Guitars

TETRACTY – Facebook