MORTAL INFINITY

Il video di ‘Misanthropic Collapse’, dall’album “In Cold Blood” in uscita a settembre.

Il video di ‘Misanthropic Collapse’, dall’album “In Cold Blood” in uscita a settembre.

Fast, nasty and direct – that’s the relentless bludgeon-dance sound of this German anger souls!

The THRASH METAL alarm by the heavy-workers, which is not over-modern and fabulously grooving, comes into its own on the new and third album in all its intense splendor – brute proclaimed by exceptional vocalist Marc Doblinger.

On April 16th, MORTAL INFINITY presented their new, official music video for the song “Misanthropic Collapse”.

The new single “Misanthropic Collapse” is available on all streaming service providers. The song is from the third album “In Cold Blood”, which will be released in September 2019.

The music video was produced by Schrankenstein Media. The Bavarian band itself presents the thematic background to “Misanthropic Collapse” as follows:

“Where this passionate and intimate hatred of the self stirs, the urge to self-destruct that rages in some beings, may have different reasons for each person. The result is always the same: if one declares oneself an enemy, one often only has to flee from the environment, away from society, values ​​and morals and into a self-created, gloomy, sad parallel world. As the saving window slowly closes out of eternal black and threatens to collapse, the battle rages against one’s own, inner demons.”
MORTAL INFINITY definitely stand out from the mass of today’s Thrashers with “In Cold Blood” – and they do it without cramping. After all, who has such a huge heart for the underground and the original rebellion of this musical branch can also do a lot with it.

▶ Official release of “In Cold Blood”: September 06th, 2019 ◀

LINE-UP:
Marc Doblinger • Vocals
Sebastian Unrath • Guitar
Sebastian Brunner • Guitar
Alex Glaser • Bass
Adrian Müller • Drums

Founded in 2009, MORTAL INFINITY underwent an equally constant and interesting maturing process in which the band incorporated elements from the last Thrash decade before the turn of the millennium.

And the fact that diverse, up-to-date Extreme Metal influences are allowed to let off steam unhindered lends the efficient dynamics of the five-piece a remarkably jagged note.

One of MORTAL INFINITY’s other specialties are well-dosed, skillfully sophisticated melodies that can make true genre hits out of some tracks through the catchiness that is achieved.

Discography:
2010 Eternal War (EP)
2012 District Destruction (Full-length)
2015 Final Death Denied (Full-length)
2019 In Cold Blood (Full-length)

Tense Up! – Tense Up!

Un viaggio senza freni in film che parlano di crimine e sesso, di morte e di vita, di grida lancinanti, il tutto per mezzo di una chitarra che viaggia velocissima e di una batteria che le copre le spalle con un corposo fuoco di copertura: non ci rimane che metterci all’inseguimento.

Direttamente dalle nebbie della pianura reggiana arriva questo fulmineo debutto di surf e psych rock and roll.

Questi due ragazzi riuniti sotto il nome Tense Up! hanno una grande urgenza di esprimere il loro amore per la musica veloce e coinvolgente, per i film di serie b e per tutto un immaginario che Quentin Tarantino amerebbe alla follia. Tutto nasce agli inizi del 2015 nella mente del chitarrista Vincenzo Melita, che si mette alla ricerca di qualcuno che possa aiutarlo a mettere in musica ciò che vorrebbe. Trova così un complice nel batterista Luca Bajardi, con il quale comincia a porre le basi del presente disco. Eccoci quindi a questo debutto, un viaggio senza freni in film che parlano di crimine e sesso, di morte e di vita, di grida lancinanti, il tutto per mezzo di una chitarra che viaggia velocissima e di una batteria che le copre le spalle con un corposo fuoco di copertura: non ci rimane che metterci all’inseguimento. Di coppie musicali in Italia ve ne sono molte, quasi tutte composte da un chitarrista e da un batterista, ma poche hanno l’efficacia e l’appassionante velocità dei Tense Up!. Il disco comincia con un vetro rotto e non si ferma più, per sei tracce vertiginose e coinvolgenti come un b movie anni sessanta o settanta. I Tense Up! riportano l’attenzione su un immaginario molto vivido e assolutamente non conforme come quello delle produzioni underground americane ed italiane degli anni sessanta e settanta, la cui vitalità ed originalità era pari alla musica di questo duo, per una stagione creativa forse irripetibile. Gli spezzoni sonori di questi film, i dialoghi e vere proprie scene, sono parte integrante di questo disco come se fossero il terzo componente del gruppo e sono assai efficaci, diventando anzi la spina dorsale del disco. Importante e molto funzionale è anche il lavoro dell’organo, che sottolinea in maniera importante certi momenti ed è un ottimo contrappunto. Un disco assi godibile e molto attraente, per un debutto notevole da parte un duo tra i migliori in Italia.

Tracklist
1 MR.MEMORY
2 CARRUSEL
3 I KILLED HIM
4 ASTRAPHOBIA
5 THE KEY
6 PRIVATE TRAPS

Line-up
Vins – Guitars –
BJ – drums –

TENSE UP! – Facebook

Accursed Spawn – The Virulent Host

Tra le trame sonore dell’album si riconosce più di una influenza di matrice death/thrash/brutal, e se gli Accursed Spawn non inventano nulla si rivelano una macchina da guerra da non sottovalutare.

In Canada il metal estremo di matrice death/thrash lo sanno suonare davvero bene, a testimonianza di una scuola ben delineata e che riserva sempre gradite sorprese per gli amanti dell’headbanging.

Gli Accursed Spawn trovano la loro strada musicale attraverso un death metal feroce e senza compromessi, potenziato da accelerazioni thrash e da un sound che dal groove necessario per fare la differenza oggigiorno.
Attivo dal 2010, il gruppo di Ottawa arriva al primo full length tramite la PRC Music, e questo assalto sonoro intitolato The Virulent Host non fa prigionieri, intenso e devastante come deve essere un’opera del genere.
Palla lunga e pedalare quanto si vuole, ma Interrogated Bludgeonment o Cesium 137 sono bombardamenti sonori che non mancano di freschezza ed una dose insana di violenza brutale che colpisce nel segno.
Tra le trame sonore dell’album si riconosce più di una influenza di matrice death/thrash/brutal, e se gli Accursed Spawn non inventano nulla si rivelano una macchina da guerra da non sottovalutare.

Tracklist
1.Bhopal ‘84
2.Bloodforged
3.Interrogated Bludgeonment
4.The Virulent Host
5.Cesium 137
6.The Ageless Curse
7.Shotgun Facelift
8.Mass Glossectomy
9.Dogmatic Affliction

Line-up
Jay Cross – Drums
Adam Pell – Guitars (lead)
Weiyun Lu – Bass
Paul Kelly – Guitars (lead)
Luke Wargasm – Vocals

ACCURSED SPAWN – Facebook

Mortado – Rupert The King

Ascoltando Rupert The King ci si mette di fronte a quel mostro musicale che è il metal in una delle sue più potenti e riuscite versioni, un esempio di heavy/thrash che sgorga dagli altoparlanti come sangue da un arto tagliato.

L’uscita di GL Perotti dagli Extrema dopo trent’anni di storia del metal tricolore è notizia ormai archiviata da tempo, ma lo storico cantante non ha perso troppo tempo e, chiamati a raccolta tre musicisti dal curriculum “importante” come il batterista Manuel Togni (Aleph, Soulphureus, Spellblast, Uli Jon Roth, Blaze Bayley, Kee Marcello e Doogie White) e i due Franzè, Simone al basso e Stefano alla chitarra solista (Dennis Stratton, Blaze Bayley e Will Hunt), ha dato vita ai Mortado, praticamente un’esplosione di sonorità metalliche di matrice heavy/thrash che sarebbe riduttivo definire old school, anche se la tradizione e la classicità del sound sono fuor di dubbio ed alimentano l’atmosfera generale di Rupert The King.

Una varietà di stili, impatto ed attitudine impressionante animano questa prima opera targata Mortado che, se in un primo momento attira l’attenzione per l’importanza del tipo dietro al microfono, con il passare del tempo non fa prigionieri, travolgendo con un songwriting ed una prova strumentale di altissimo livello.
Perotti canta con l’entusiasmo di un leone da troppo tempo ingabbiato , la sezione ritmica potente e chirurgica asseconda una chitarra solista che regala attimi di grande ispirazione heavy metal, chiamando in causa nomi altisonanti come Iron Maiden, Megadeth, Death Angel, ma che, proprio per la sua varietà, lascia spazio a soluzioni che pescano dagli Alice in Chains come dai fondamentali (per il background dello storico singer) Suicidal Tendencies.
Ascoltando Rupert The King ci si mette di fronte a quel mostro musicale che è il metal in una delle sue più potenti e riuscite versioni, un esempio di heavy/thrash che sgorga dagli altoparlanti come sangue da un arto tagliato.
La title track posta in apertura, Babylon’s Flag, la maideniana Venom, le devastanti Double Face e Secret Society, il canto sciamanico The Great Spirit, sono insieme alle altre adrenaliniche tracce quello che riesce a regalare GL Perotti con i suoi Mortado ed è decisamente tanta roba…

Tracklist
1.Rupert The King
2.In The Middle Of The Night
3.Babylon’s Flag
4.No Escape
5.Double Face
6.Dangerous Deal
7.The Great Spirit
8.Venom
9.The Art Of Soul
10.Secret Society
11.Blood Shover

Line-up
Gianluca GL Perotti – Vocals
Manuel Togni – Drums
Simone Franzè – Bass
Stefano Franzè – Guitars

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