Blood Thirsty Demons – …In Death We Trust

L’opera non cala di tensione in tutta la sua durata: atmosfere macabre e cavalcate heavy si inseguono in brani perfettamente strutturati nei quali l’influenza primaria rimane Steve Sylvester e la sua leggendaria creatura, a cui Cristian Mustaine rende il doveroso tributo.

Realtà consolidata nella scena metal nostrana da anni di attività e sette full length, tornano i Blood Thirsty Demons, one man band dalle sonorità horror metal creata dal polistrumentista e songwriter Cristian Mustaine.

….In Death We Trust è il nuovo ed ottavo lavoro su lunga distanza per la band lombarda, licenziato dalla The Triad Rec in co-produzione con la C.M. Releases e composto da nove brani per cinquanta minuti di horror metal old school, ispirato dai gruppi che hanno fatto la storia del genere, italiani ed internazionali come Death SS, King Diamond e Mercyful Fate e con quell’attitudine tutta italiana ispirata alla tradizione dark e occulta che fa della nostra nazione una vera scuola per chi suona il genere.
….In Death We Trust continua sulla falsariga dei lavori precedente che hanno portato i Blood Thirsty Demons all’attenzione dei fans dell’horror metal, con lugubri tastiere che creano la giusta atmosfera e l’heavy metal di matrice old school a dominare la scena.
In generale l’opera non cala di tensione in tutta la sua durata, atmosfere macabre e cavalcate heavy si inseguono in brani perfettamente strutturati, l’influenza primaria rimangono Steve Sylvester e la sua leggendaria creatura, a cui Cristian Mustaine rende il doveroso tributo in tracce come la title track, Message From The Dead o Killed By The Priest.
Una menzione particolare vanno anche ai suoni di ispirazione doom/dark della bellissima My Last Minute e la conclusiva …My Soul To Take, quattordici minuti di sunto compositivo della musica creata dal mastermind.
I Blood Thirsty Demons si confermano con questo nuovo lavoro si confermano come buon punto di riferimento per gli amanti dell’horror metal di scuola Death SS.

Tracklist
1. AL II,63
2. I’m Dead!!
3. My Last Minute
4. …In Death We Trust
5. Message From The Dead
6. The Only Road
7. Cry On My Tomb
8. Killed By The Priest
9. …My Soul To Take

Line-up
Cristian Mustaine – all the instruments and vocals

BLOOD THIRSTY DEMONS – Facebook

None – Damp Chill of Life

L’opera di None è di assoluto rilievo per l’abilità nell’unire in maniera ottimale le componenti più cupe e al contempo più atmosferiche del black metal, al cui interno la tendenza di matrice depressive viene infatti stemperata da aperture melodiche.

None è il nome di un progetto atmospheric black del quale poco si sa, se non il fatto che la sua provenienza è la sempre fertile per queste sonorità terra statunitense.

Damp Chill of Life è il terzo full length che, come quelli usciti nel 2017 e nel 2018, è stato pubblicato puntualmente l’11 aprile, data che evidentemente riveste un significato preciso per questo musicista (probabile infatti che si tratti di un solo project).
L’opera di None è di assoluto rilievo per l’abilità nell’unire in maniera ottimale le componenti più cupe e al contempo più atmosferiche del black metal, al cui interno la tendenza di matrice depressive viene infatti stemperata da aperture melodiche che rimandano alle band cascadiane, ma il tutto viene poi rafforzato da una scrittura non banale e sempre carica di tensione emotiva.
Damp Chill of Life si snida per circa tre quarti d’ora, tra brani molto lunghi come la title track, dal drammatico incedere punteggiato dal tipico screaming disperato, o Cease, dall’incipit ambient che si apre nella seconda parte in un dolente e cristallino afflato melodico.
La componente ambient è comunque sempre piuttosto presente, così come sprazzi di folk regalati da un notevole lavoro di chitarra acustica: Damp Chill of Life è un album in cui vengono alternati con maestria passaggi dall’enorme impatto emotivo ad altri più rarefatti e riflessivi, senza il tutto appaia mai frammentato e qui risalta la bravura, anche esecutiva, del nostro anonimo quanto ottimo protagonista.
Una produzione al di sopra della media per gli standard del genere chiude alla perfezione un cerchio all’interno del quale è possibile conservare con cura questo album,  chiuso da un altro splendido e sofferto monumento alla disperazione come A Chance I’d Never Have.
Per fortuna, contraddicendo il titolo di quest’ultima traccia, un progetto come None ha avuto invece la possibilità di emergere in tutta la sua bellezza in questi ultimi anni, grazie al supporto di un etichetta come la Hypnotic Dirge, come sempre capace di portare alla luce magnifiche realtà altrimenti destinate a languire nei meandri dell’underground più nascosto e inaccessibile.

Tracklist:
1.Fade
2.The Damp Chill of Life
3.Cease
4.You Did a Good Thing
5.It’s Painless to Let Go
6.I Yearn to Feel
7.A Chance I’d Never Have

Gran Bal Dub – Benvenguts a Bòrd

La qualità è molto alta e ci sono momenti bellissimi, durante i quali il cuore ti si riempe con qualcosa di antico che sa parlare con vecchi e nuovi linguaggi.

Ritorna l’incontro fa due culture in apparenza differenti, la musica elettronica soprattutto nella sua forma dub e il mondo occitano, con la seconda opera a firma Gran Bal Dub, il nome della collaborazione fra Madaski degli Africa Unite e Sergio Berardo dei Lou Dalfin.

Il primo episodio uscito nel 2017 in download gratis era stato un successo sia di pubblico che di critica. La formula alla base di questo incontro di culture diverse è molto semplice ma assai profonda: da una parte la musica dub reggae, con la sua forma essenziale e minimale eppure molto potente, dall’altra la gioia, la vitalità della cultura musicale e non solo dell’Occitania, quella terra che va dalla montagne piemontesi ai Pirenei, dove è nata e prospera la lingua d’oc, e tutta l’affascinante cultura che vi sta dietro, della quale il gruppo dei Lou Dalfin che vede fra i suoi membri Sergio Berardo fa grande diffusione da molti anni. Benvenguts A Bòrd è una festa popolare, un allacciare fili fra sensibilità e stili diversi, ma che stanno davvero molto bene assieme. Il dub si sposa perfettamente con la musica occitana, con i suoi strumenti di festa e di raccoglimento, il dub insieme all’elettronica dilata i tempi o li esalta, grazie alla grande sapienza di Madaski che taglia e cuce molto bene. L’omone piemontese da oltre trent’anni è uno dei migliori sperimentatori della musica elettronica underground italiana, basti ricordare nella sua sterminata discografia un album come Distortica Diagnostica, elettronica ai massimi livelli sulla vicenda del suo tumore al cervello. Madaski prepara un abito perfettamente su misura per Sergio Berardo, trabalhador provenzale fra gli ultimi di una lunghissima tradizione di cantori popolari, perché è la vita del popolo al centro di tutto. Il disco è una bella festa, un momento per celebrare la vita anche nei suoi risvolti meno piacevoli, tutto da parte del tutto, e c’è anche un profondo senso di umanità: la modernità esiste nella sua accezione migliore, ovvero quella di megafono dei sentimenti e delle possibilità umane. La qualità è molto alta e ci sono momenti bellissimi, durante i quali il cuore ti si riempe con qualcosa di antico che sa parlare con vecchi e nuovi linguaggi. Il cammino di questo fecondo incontro va avanti, fatto di cuore, cultura e bellezza, grazie anche ad un Occitania tutta da scoprire. Il tutto è in nuovamente in download libero sul loro sito, diffondete.

Tracklist
01 Al Belcaire
02 Al Festin
03 Nòstra Mar
04 Lo Vespre de la Nòça
05 Bachasset
06 Es Pas Tard
07 La Sanha/ La Sanha RXM
08 Jordi Do Bandolim
09 Pònt de la Sal
10 L’Aglàs
11 Correnta
12 The Job

Line-up
Sergio Berardo – Ghironde, fifre, clarin, bodega, arebeba, saz, dulcimer, archi a bocca, corni naturali, flauto armonico, banjo, ukulele, percussioni e voce
Madaski – Programmazioni, pianoforte e voce
Robi Avena – Fisarmonica cromatica a bottoni
Chiara Cesano – Violino
Carlo Revello – Basso in “Jordi Do Bandolim”
Dario Avena – Clarinetto in “La Sanha e Correnta”
Rosella Pellerino – Hostess in “A Belcaire”
Matteo Mammoliti – Batteria in “The Job”

GRAN BAL DUB – Facebook

Philadelphia – Search And Destroy Deluxe

Versione rimasterizzata e deluxe ad opera della Roxx records per Search And Destroy, secondo album dei Philadelphia, storica band cristiana attiva nella prima metà degli anni ottanta.

Torniamo a parlare di rock cristiano d’annata grazie ad una nuova uscita targata Roxx Records:
trattasi di Search And Destroy, secondo lavoro dei Philadelphia, attivi dall’alba degli anni ottanta in quel di Shreveport, Louisiana.

Il gruppo cristiano infatti nacque nel 1981 per arrivare all’esordio tre anni dopo con Tell the Truth… pubblicando in seguito questo lavoro, uscito originariamente nel 1985, creandosi così un buon seguito, specialmente nei tanti concerti che lo vide impegnato in quel periodo.
Poi un lungo silenzio fino al 2015 ed all’uscita del singolo No Compromise che anticipava il nuovo album, licenziato tre anni fa ed intitolato Warlord.
L’impegno nella scena cristiana ha caratterizzato la storia dei Philadelphia, ora un trio composto dallo storico chitarrista Phil Scholling, dal batterista Brian Martini e dal bassista cantante Brian Clark ex Survivor come il batterista.
Il sound di Search And Destroy si colloca perfettamente nell’hard & heavy dell’epoca, brani più hard rock oriented si alternano con rocciosi anthem metallici, i Philadelphia molto attenti alle melodie, raggiungevano un buon livello qualitativo grazie ad un egregio lavoro sui solos, molto ispirati e sempre graffianti, mentre brani di classic rock più radiofonico lasciavano spazio ad ispirate tracce heavy che strizzavano l’occhio al Regno Unito.
Una buona dose di grinta si evince nella title track posta come opener, in Judgement Day e nell’esplosiva Fastrack, ma è comunque tutto l’album che gira a pieno regime anche se l’età è avanzata e Search And Destroy come suoni e approccio al genere rimane confinato nella prima metà degli anni ottanta.
Una riedizione assolutamente gradita per gli amanti del decennio ottantiano e del classic metal statunitense.

Tracklist
1.Search and Destroy
2.Bobby’s Song
3.Oh My Boy
4.Judgement Day
5.Mirror Man
6.Fastrack
7.Showdown
8.Decision Time

Line-up
Brian Clark – Bass, Vocals
Brian Martini – Drums, Percussion
Phil Scholling – Guitars

PHILADELPHIA – Facebook

SKANNERS

Il video di “In Flammen 666”, dall’album “Temptation”.

Il video di “In Flammen 666”, dall’album “Temptation”.

Italian Legendary Heavy Metallers SKANNERS have unleashed a new video for the song “In Flammen 666”, taken from the band’s upcoming album “Temptation”, coming out April 26th in Europe via Self Distribuzione Milano and CODE 7 /Plastic Head UK for ALPHA OMEGA Records!

The album is available for streaming and pre-orders at the band’s bandcamp page and on Spotify!

Bandcamp: https://skanners.bandcamp.com/releases or on Spotify here: https://open.spotify.com/album/2No1bt9aP1PD9tsK0cNBY8

Next SKANNERS shows:
April 27th – Rockhouse, Salzburg – Austria w/ NECRONOMICON
May 11th – Isola Rock Festival (headliner) – Isola Della Scala (VR), Italy
July 11th-13th – In Flammen Open Air – Germany

More dates TBA.

Bolzano, Italy based heavy metal legends SKANNERS were formed in 1982. In 1986 they released the debut LP “Dirty Armada”, in Germany the band won widespread public approval and critical acclaim, becoming pioneers in the New Wave of Italian heavy metal. SKANNERS have shared stages with legends as DEEP PURPLE, IN FLAMES, SAVAGE, DARK FUNERAL, VADER, METAL CHURCH, GIRLSCHOOL, MOTORHEAD, HALLOWEEN, SAXON, MANOWAR, DIO, TWISTED SISTER and many other. SKANNERS’ latest, eighth album (CD/DVD) “Eins Zwei Drei Metal Party Live” came out in 2015 (dedicated to their former guitarist and founding member, Max Quinzio, who died in February of 2014). The band’s new album “Temptation” is set to be released in Europe on April 26th via Self Distribuzione Milano and CODE 7 /Plastic Head UK for ALPHA OMEGA Records!