LE INTERVISTE DI OVERTHEWALL: FREDDY DELIRIO

Grazie alla reciproca collaborazione con la conduttrice radiofonica Mirella Catena, abbiamo la gradita opportunità di pubblicare le interviste effettuate nel corso del suo programma Overthewall, in onda ogni domenica alle 21.30 su Witch Web Radio.
Questa volta vi diamo la possibilità di ascoltare l’audio intervista di Mirella con un altri dei nomi di culto della scena metal italiana, Freddy Delirio, da oltre vent’anni tastierista degli storici Death SS e reduce da un magnifico album con il monicker Freddy Delirio and The Phantoms.

Avem – Meridiem

Meridiem dei progsters austriaci Avem è un lavoro collocabile tra quelli di matrice progressiva, moderna e pregna di umori che alternano sfumature alternative, metal e dark.

I viennesi Avem firmano per Wormholedeath che licenzia il loro primo album sulla lunga distanza intitolato Meridiem, un lavoro collocabile tra quelli di matrice progressiva, moderna e pregna di umori che alternano sfumature alternative, metal e dark.

Dietro al microfono la voce grintosa della singer Nora Bendzko a cui alle sue spalle agiscono quattro musicisti che sanno unire una buona tecnica strumentale, obbligatoria se si suona il genere e feeling di stampo rock, per un risultato che in generale soddisfa.
Potrebbero storcere il naso gli ormai obsoleti puristi del genere, fuorviati dall’atmosfera alternative di molti dei brani presenti, ma è un dettaglio che non inficia le buone sensazioni che lasciano brani come l’opener Sun-Chaser, Bermuda o Whispers On The Wind.
Progressive metal moderno dunque, un ramo dell’immenso albero progressivo che sta regalando ottimi lavori in questi ultimi anni e che viene alimentato da band come gli Avem, andando oltre ai soliti schemi e confezionando lavori di grande respiro, freschi, metallici e maturi.
Il piglio aggressivo e drammatico di Lost Cosmonaut si scontra con il rock progressivo attraversato da ritmiche sapientemente congegnate di Earth-Shaker o le sfumature tooliane di Sonder in un’alternanza di suoni ed atmosfere che rendono questa ora di musica un ascolto ampiamente soddisfacente per chi ama il genere.
Gli Avem risultano una band dalle potenzialità enormi, vedremo in futuro la direzione che prenderà la loro musica, aperta a qualsiasi tipo di evoluzione, per ora promossi senza riserve.

Tracklist
01.Sun Chaser
02.How I Got My Wings
03.Bermuda
04.Star Gazer
05.Lost Cosmonaut
06.Phantoms
07.Earth Shaker
08.Whispers On The Wind Feat. Andreas Gammauf
09.Chernobyl
10.Storm Facer Feat. Alexander Hirschmann
11.Sonder
12.LDV

Line-up
Reece Tyrrell – Guitars
Florian Uhl – Bass
Seppo Uhari – Drums
Nora Bendzko – Vocals
Manu Sharma – Keyboards

AVEM – Facebook

The Magic Door – The Magic Door

Difficile segnalare una canzone rispetto ad un’altra, in un’opera come The Magic Door che va ascoltata nella sua interezza per cogliere al meglio significati e dettagli musicali che ne fanno un lavoro originale ed assolutamente da approfondire per apprezzarne ancor più l’essenza.

La Black Widow Records, storica label genovese conosciuta in tutto il mondo per la qualità artistica delle proprie proposte, licenzia questo bellissimo lavoro intitolato The Magic Door, dietro il quale si cela un profondo concept dai rimandi esoterici e con connotazioni alchemiche, astronomiche ed astrologiche.

La copertina raffigura i sette epigrafi della porta corrispondenti a Saturno, Giove, Marte, Venere, Mercurio, il Sole e V.I.T.R.I.O.L., mentre la porta magica si riferisce alla storia di Villa Palombara, residenza del marchese Massimiliano Palombara e dell’alchimista Francesco Giuseppe Borri
Un viaggio musicale dai tratti folk, intriso di magia e leggende, cultura e studi su argomenti fuori dai soliti schemi che la musica moderna ci offre, accompagnato dalla voce della cantante Giada Colagrande: dieci brani colmi di eleganza e magia, da ascoltare nella penombra, lasciandosi trasportare da note celtiche, arpeggi fuori dal tempo che riempiono lo spazio di note che strumenti come arpa, chitarra classica, viola ricamano nel tempo e nella nostra mente.
Difficile segnalare una canzone rispetto ad un’altra, in un’opera come The Magic Door che va ascoltata nella sua interezza per cogliere al meglio significati e dettagli musicali che ne fanno un lavoro originale ed assolutamente da approfondire per apprezzarne ancor più l’essenza.

Tracklist
1.Intro
2.Saturnine Night
3.Jupiter’s Dew
4.Water Of Mars
5.Venus The Bride
6.Ancient Portal
7.Marcury Unveiled
8.Sun In A Flame
9.Vitriol
10.Epilogue

Line-up
Giada Colagrande – Voce
Arthuan Rebis – Voce, chitarra, nyckelharpa, esraj, hulusi, sequencer
Vincenzo Zitello – Arpa celtica, viola, lama sonora

Glen Velez – Percussioni
Marco Cavanna – Basso

THE MAGIC DOOR – Facebook

BRVMAK

Il lyric video ufficiale del brano ‘Omnipotence’, dall’album ‘In Nomine Patris’ (Sleaszy Rider Records).

Il lyric video ufficiale del brano ‘Omnipotence’, dall’album ‘In Nomine Patris’ (Sleaszy Rider Records).

I Progressive Death Metallers BRVMAK rivelano il lyric video ufficiale del brano ‘Omnipotence’, che vede la partecipazione del leggendario Paul Masvidal (CYNIC) come special guest in una parte vocale. Il brano è estratto dal loro nuovo album ‘In Nomine Patris’ pubblicato da Sleaszy Rider Records.

‘Omnipotence’ si inspira alla storia mitologica della Torre di Babele, costruita dagli uomini nel tentativo di raggiungere i cieli e di ottenere l’elevazione spirituale sfidando Dio, come il figlio che tenta di elevarsi verso il proprio padre. La disapprovazione di Dio verso l’operato dell’uomo si manifesta in tutta la sua forza quando egli decide di portare il caos sulla terra mescolando le lingue utilizzate dagli uomoni per comunicare, cosi che essi non potessero beneficiare di un linguaggio comune.

Il co-fondatore e frontman dei CYNIC Paul Masvidal ha impreziosito il brano “Omnipotence” registrando una parte vocale come special guest.
Serj dei BRVMAK ha commentato : “Avere l’onore di lavorare con un artista straordinario del calibro di Paul è grandioso.
Tutti noi nella band ascoltiamo la sua musica da sempre, e poter averlo come ospite speciale sul nostro prossimo disco è un vero privilegio.
Non potremmo essere più contenti della sua performance vocale, un qualcosa di davvero speciale che finalmente siamo orgogliosi di farvi ascoltare…”

Anche Paul Masvidal ha commentato :”Quando Serj dei BRVMAK mi ha mandato il loro brano “Omnipotence”, sono rimasto colpito dalla brutale immediatezza
del pezzo e del loro lavoro in generale. Ho pensato che le mie vocals avrebbero potuto aggiungere un elemento interessante ed unico, e poi non potevo rifiutare l’opportunità di cantare per la prima volta su di un blast beat! Questa band diventerà grande, dategli un’occhiata!”

Il nuovo album dei BRVMAK ‘In Nomine Patris’ e’ un concept album incentrato sulla mitologia biblica. Ciascun brano descrive noi stessi come esseri umani, attraverso l’essenza metaforica degli eventi della bibbia.

‘In Nomine Patris’ e’ stato registrato, mixato e masterizzato da Alessio Cattaneo e Riccardo Studer al Time Collapse Recording Studio di Roma (Novembre, Ade, Scuorn).

Official Lyric video prodotto da Stefano Mastronicola.

Out via Sleaszy Rider Records.

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Thamiel – Sator

Sator funzione bene dall’inizio alla fine, ha un bella carica e un bel suono che arrivano molto diretti all’ascoltatore.

Da Brindisi arriva il debutto sulla lunga distanza per i Thamiel, ex Merkavah, fondati dal chitarrista Gianluigi Papadia e dal batterista Antonio Greco.

Totalmente autoprodotto, il loro disco è una proposta sonora incentrata sul black death degli anni novanta, dalla forte connotazione mediterranea. I Thamiel hanno un incedere notevole, il suono è un black death molto peculiare, che si rifà certamente alla tradizione scandinava, ma che guarda molto anche ai paesi bagnati dal mar Mediterraneo, come la stessa Italia e la Grecia. Infatti il loro suono possiede certe caratteristiche altresì irrintracciabili nei gruppi nordici. Il tutto è strutturato molto bene, il disco ha una sua organicità ben precisa, e si sente che questi musicisti hanno sia passione che competenza, cose mai scontate, specialmente nelle epoche attuali. Con una forte componente esoterica, il disco sembra scaturire direttamente da una lettura di opere maledette, con un’atmosfera molto intima e diabolica. Lungo tutto il percorso del lavoro si dipana anche una precisa ricerca musicale, con al centro la produzione di un suono originale, personale ed immediatamente riconoscibile, intendimento che riesce perfettamente. Il debutto dei Thamiel è convincente e molto godibile, un canto di amore verso il black ed il death metal, e quale omaggio migliore se non creare qualcosa di personale e bello in quel campo? Sator funziona bene dall’inizio alla fine, ha un grande carica e un bel suono che arriva molto diretto all’ascoltatore. Il sommerso musicale racchiude gruppi molto validi come i Thamiel, che facendo molti sforzi e sacrifici riescono a produrre cose che altri nomi più blasonati non sono più in grado di fare.

Tracklist
1 Intro
2 Sol Invictus
3 Kathaar
4 Darkened Centuries
5 Sator
6 Bloodshed In The North
7 Desecrate Ritual
8 Ex Comunicatio

Line-up
Mino Mingolla – Vocals
Gianluigi Papadia – Guitar
Andrea Caiulo – Bass
Antonio Cape Greco – Drums

THAMIEL – Facebook