INNERSPHERE

Il video di Impure.

Il video di Impure.

A new videoclip – Impure – by Innersphere was just released. This song is present at their last full-lenght album Amnesia, which was released in April 2018 under Metalgate records. On the waves of gloomy melodic-death metal we are told a short story of a life in sin and impureness. You can feel the flames of your pyre following last tones of this lament… This clip was recorded at a live set in Brno, during Within Destruction tour where Innersphere supports their death metal mates Nahum this year. Marek from Frodys Audiovisual Arts stands behind its creation.

It is our third and probably also a last video to this album. We made this clip for this song due multiple reasons. One of them is to remember this tour, which is the first of this kind we do during our history. We play along great bands (Nahum, Purnama), who are our good friends and also we get a lot of energy from this tour. Also we wanted to celebrate a year anniversary since our first full lenght album Amnesia was released… We chose this song – Impure – for a different attitude to its composition. The song is darker and more progressive than those previously released. This song is following our band almost from the beggining of our activity, also it is musicaly interesting song. But that’s not all. This song is also a confession and I personaly really like it… As an feature, it was formerly written on accoustic guitar…

About the clip making. We chose Marek Frodys for directing/camera/cut this time and we chose him well. Our cooperation went really good and we are maximally satisfied. We believe, that viewers will be pleased as much as we are.“ said Mira Litomericky

In this period, the band is working on a material for a next album. If you want to see them live, you can visit festivals: Metalbarsfest (CZ), Death Coffee Party (CZ), Goat Hell Festival (CRO) or Folkmetal fest (CZ)… The band will also continue second leg Within Destruction tour in Autumn this year on multiple places in Czech Republic, Slovakia and Poland.

Facebook: https://www.facebook.com/innerspheremetal/
Bandcamp: https://innersphere.bandcamp.com/

Haissem – Demonotone

Quello di Andrey Tollock è un talento sfaccettato che merita d’essere tenuto sotto osservazione, anche in occasione di ulteriori uscite afferenti altri generi.

Andrey Tollock è un musicista ucraino piuttosto attivo in questo decennio con diversi progetti solisti come Sunset Forsaken, più orientato al death doom, e Haissem, dichiarato invece come dedito al black metal melodico.

È proprio Demonotone, l’ultima uscita (la terza) con questo monicker, che viene sottoposta alla nostra attenzione, e va detto subito che di black metal qui non se ne vede traccia, e men che meno di melodia, perché siamo invece al cospetto di un death a tratti brutale, dal buon impatto ed infiorettato dall’ottimo lavoro chitarristico del musicista di Donetsk.
Tollock si avvale di due ospiti alla voce, entrambi appartenenti alla scena estrema del Donbass, i quali si alternano efficacemente, l’uno con un growl rantolante l’altro con un aspro screaming; il risultato non è affatto male perché chi apprezza il genere potrà ascoltarne un’interpretazione senz’altro efficace e soprattutto credibile.
Dopo l’intro di prammatica le quattro tracce successive non lasciano alcuno spazio alla melodia, fatta eccezione per gli appropriati assoli offerti da Andrey, ma è in The Shadowhunt che il muro sonoro fino a quel momento eretto si incrina, grazie ad un incedere più ragionato e vario, mentre la title track è un outro delicata che mette nuovamente in evidenza l’eccellente tocco del nostro.
Se Demonotone non è un lavoro che fa sobbalzare sulla sedia per i propri contenuti, indubbiamente ha il pregio di portare all’attenzione degli appassionati di metal estremo un altro di quegli ottimi artigiani musicali, che si muovono nel sottobosco del metal underground offrendo con buona continuità album dal valore tutt’altro che trascurabile. Nello specifico quello di Andrey Tollock è un talento sfaccettato che merita d’essere tenuto sotto osservazione, anche in occasione di ulteriori uscite afferenti altri generi.

Tracklist:
1.Hornography
2.Recursion
3.Internal Void.
4.H.A.T.E. (Humans Are The Epigones)
5.Through Insomnia
6.The Shadowhunt
7.Demonotone

Line-up:
Andrey Tollock All instruments, Vocals

Guests:
Escobar (ex-Bredor) – vocals
Dmitriy Kufley (Datura, Imitation) – vocals

HAISSEM – Facebook

X-PLICIT – Like A Snake

Like A Snake è composto da una decina di esplosioni sleazy/street rock metal che vi faranno saltare come grilli, un rock’n’roll che viaggia spedito sul Sunset Boulevard illuminato come ai bei tempi: trascinante, melodico e sfacciato, insomma, una vera goduria per i tanti fans di queste sonorità.

Nel panorama underground rock/metal tricolore i suoni hard rock di matrice street/sleaze hanno sempre regalato ottimi lavori ed altrettante band, supportate da varie etichette tra cui ultimamente la coppia Sneakout Records e Burning Minds Music Group, facenti parte della famiglia Atomic Stuff.

Sempre attente alle nuove proposte riguardanti il genere che più di tutti ha marchiato a fuoco gli anni ottanta, e tornato alla ribalta con l’uscita di The Dirt, il biopic sui Motley Crüe, queste label si prendono cura degli hard rockers X-PLICIT, quartetto fondato dal chitarrista Andrea Lanza, già agli onori della cronaca rock con il progetto Skill In Veins, raggiunto da Sa Talarico (Aeternal Seprium) al basso, Giorgio Annoni (Longobardeath, Homerun) alla batteria e dal cantante Simone Zuccarini (Generation On Dope, Razzle Dazzle, Norimberga, Torque, The Wetdogs).
Like A Snake è composto da una decina di esplosioni sleazy/street rock metal che vi faranno saltare come grilli, un rock’n’roll che viaggia spedito sul Sunset Boulevard illuminato come ai bei tempi: trascinante, melodico e sfacciato, insomma, una vera goduria per i tanti fans di queste sonorità.
I musicisti coinvolti, tutti dal background vario, fanno squadra e compatti come un bolide rock’n’roll ci martellano con una potenza di fuoco niente male, e bisogna arrivare ad Angel, brano numero otto, per tirare il fiato con una ballad di matrice Extreme.
Il resto del disco è una cascata di travolgente hard rock, con tutti i crismi per non sfigurare sul palco di qualche locale nella città degli angeli: fin dalle prime battute Lanza risulta una macchina spara riff micidiale, supportato da un sound che, rimanendo ad alta tensione non lesina melodie irresistibili, tra il party scatenato delle varie Hell Is Open, The Great Show, Shake Up You Life e Free.
Parlare di influenze è superfluo, basti sapere che premendo il tasto play come d’incanto si riaccenderanno le luci del Sunset e dei suoi selvaggi party notturni.

Tracklist
01. Hell Is Open
02. The Great Show
03. You Don’t Have To Be Afraid
04. Shake Up Your Life
05. Deep Of My Soul
06. I’m Original
07. Free
08. Angel
09. Don’t Close This Bar Tonight
10. Like A Snake

Line-up
Simone Zuccarini – Vocals
Andrea Lanza – Guitars
Sa Talarico – Bass
Giorgio Annoni – Drums

X-PLICIT – Facebook

Burning Gloom – Amygdala

I Burning Gloom costruiscono un possente groove sonoro che travolge l’ascoltatore e, cosa non affatto facile, tengono molto alta la tensione per tutto il disco.

I Burning Gloom da Milano sono la nuova veste degli ex My Home On Trees, gruppo attivo dal 2012 al 2018 che ha cambiato per cominciare una nuova avventura.

L’inizio di questa nuova avventura è notevole, i milanesi propongono uno stoner con voce femminile, ruvido e molto ben suonato, mai ovvio, cosa non facile in un genere trito e ritrito come questo. Rispetto all’incarnazione precedente e al suo stoner blues, qui le atmosfere diventano più tenebrose e i ritmi si fanno più serrati. Il gruppo ha affermato di essere fiero del risultato e ne hanno tutte le ragioni, dato che Amygdala è un disco estremamente godibile, prodotto molto bene e costruito ancora meglio. La voce potente e versatile di Laura si completa al meglio con uno stoner desertico molto incalzante e che non lascia tregua. La musica di Amygdala è la perfetta colonna sonora per narrare storie di disordini mentali che provengono in gran parte proprio dall’Amygdala del titolo, e che sono un po’ il nostro pane quotidiano. I Burning Gloom costruiscono un possente groove sonoro che travolge l’ascoltatore e, cosa non affatto facile, tengono molto alta la tensione per tutto il disco. Ci sono momenti in cui il gruppo crea un climax sonoro e rituale nel quale ci si perde e si sta benissimo. Con la gradita presenza come ospite nella traccia Nightmares della sempre ottima Mona Miluski dei tedeschi High Fighter, Amygdala è un album che rimane in testa, contribuendo a creare un bel disordine nei nostri cervelli, un abito sonoro che si indossa benissimo. Un disco sulle cui canzoni non si può fare skip, perché le sorprese sono dietro l’angolo in ogni momento.

Tracklist
1. The Tower I
2. The Tower II
3. Eremite
4. Modern Prometheus
5. Nightmares (feat. Mona Miluski of High Fighter)
6. Warden
7. Beyond The Wall
8. Obsessive-Compulsive Disorder

Line-up
Laura Mancini – Vocals
Marco Bertucci – Guitar
Marcello Modica – Drums
Giovanni Mastrapasqua – Bass

BURNING GLOOM – Facebook

Xaon – Solipsis

Accompagnato da un bellissimo ed alquanto evocativo artwork, Solipsis risulta un’altra opera di spettacolare metal estremo all’interno della quale vivono in perfetta armonia death melodico, gothic/dark, symphonic black, doom/death e power creando un assalto sonoro, maestoso ed epico.

Tornano gli svizzeri Xaon con il successore del già bellissimo debutto licenziato un paio di anni fa ed intitolato The Drift.

Nel frattempo la band è diventata un duo formato da Vincent Zermatten alle chitarre e Rob Carson alle orchestrazioni e al microfono (poi raggiunti dl vivo da altri cinque musicisti) e rilascia per la Mighty Music questo monumentale lavoro intitolato Solipsis.
Accompagnato da un bellissimo ed alquanto evocativo artwork, Solipsis risulta un’altra opera di spettacolare metal estremo all’interno della quale vivono in perfetta armonia death melodico, gothic/dark, symphonic black, doom/death e power creando un assalto sonoro, maestoso ed epico.
Su tutta questa tempesta di suoni ed atmosfere si staglia il vocione del singer, che alterna vari toni in una performance sugli scudi, rabbiosa, epica ed evocativa.
Dall’opener Monolith si entra nell’armageddon sonoro creato dai Xaon, una battaglia di note apocalittiche dove le orchestrazioni fanno il bello e cattivo tempo, in un sound che cambia ritmiche e sfumature, cangiante come un camaleonte ma fortemente evocativo in ogni passaggio.
Le melodie che sono la linfa di brani capolavoro come Eros o Cipher non placano la furia estrema con cui il gruppo affronta la materia in un’apoteosi di suoni che creano un sound belligerante, epico e bombastico.
Pensate a cosa potrebbero creare Emperor, Bal Sagoth, Paradise Lost, Dark Tranquillity e Septic Flesh chiusi in una stanza a jammare ed avrete un’idea di come suona questo monumentale e imperdibile lavoro.

Tracklist
1. Monolith
2. Carillon
3. Solipsis
4. Mobius
5. Eros
6. Cipher
7. Beast
8. River
9. Mask

Line-up:
Vincent Zermatten – Guitars
Rob Carson – Vocals/Orchestrations
Live Members
John Six – Bass
Jordan Kiefer – Drums
Onbra Oscouŗa – Guitars
Klin HC – Guitars
Julien Racine – Drums

XAON – Facebook