Rapture – Crimes Against Humanity

Si torna a parlare di metal estremo proveniente dalla Grecia e dalla sua capitale (Atene), con questo buon debutto che farà la gioia dei fans del death/thrash old school.

La band in questione sono i giovani Rapture, metallari che da tre anni recano danni nella scena estrema della capitale e giunti al debutto sotto Witches Brew dopo due releases minori( i due ep Gun Metal del 2013 e 2014 Promo).
Il quartetto devoto al metal estremo di estrazione classica, si aggiunge a molte band che, a livello underground hanno contribuito al ritorno delle sonorità old school, perciò aspettatevi ritmi serrati, solos velocissimi torturatori di chitarre, incendiate sull’altare del metal ottantiano e una spiccata predisposizione per atmosfere death oriented, che accentuano ancora di più la vena estrema del gruppo.
Accompagnati da testi che spaziano dal puro horror alla violenza sociale e politica, i brani di Crimes Against Humanity non lasciano scampo e aggrediscono senza pietà, lasciando che la furia thrash del gruppo esca prepotentemente dai solchi del disco.
Pur giovani i musicisti coinvolti ci sanno davvero fare, la produzione è ottima e l’album, composto da songs tutte su buoni livelli, hanno in Laboratories of Infection( scelta come singolo/video), Suicidal cannibalism e Spiritual Paralysis i brani punta, trascinanti e diretti, un vero massacro.
Siamo nei territori estremi cari agli Slayer, gruppo di maggior influenza per il gruppo Greco, che non nasconde la propria ispirazione, anzi la scrive col sangue sullo spartito di Crime Against Humanity, lasciando al death qualche rallentamento che varia e rende ancora più potente l’assalto sonoro prodotto.
Difficile uscire dalla cerchia dei fans del genere per la giovane band greca, anche se non credo sia per loro una priorità, l’attitudine e l’impatto fanno ben sperare per un futuro magari non di primo piano ma ben saldo nello stile proposto, che ha ancora moltissime frecce nel proprio arco a dispetto di chi lo vorrebbe morto e sepolto.
Come si dice in questi casi: buona la prima.

TRACKLIST
1. Laboratories of Infection
2. Unit of Total Destruction
3. Born Dead
4. Suicidal Cannibalism
5. Transorbital Lobotomy
6. Borderline Disorder
7. As Darkness Falls
8. Spiritual Paralysis
9. Sadistic Shredding of Flesh

LINE-UP
Stamatis Petrou – Bass,Vocals
Nikitas Melios – Guitars,Vocals
Apostolos Papadimitriou – Guitars, Lead Vocals
Giorgos Melios – Drums,Vocals

http://www.facebook.com/ThrashRapture

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Múm Finally We Are No One
    by Gabriella Capraro on 11 Settembre 2025 at 17:46

    Múm Finally We Are No One, pubblicato dalla FatCat Records nel 2002, è un emblematico esempio di come la trasformazione, alle volte, rappresenta una dolce e rivoluzionaria evoluzione.

  • Zatokrev Bring mirrors to the surface
    by Massimo Argo on 11 Settembre 2025 at 14:29

    Dopo dieci anni da “Silk Spiders Underwater…” tornano gli svizzeri Zatokrev con un disco che pulsa fortissimo, un piccolo capolavoro di post metal e post hardcore

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

  • The Saint & la Bestemmia present: Adventure with the Saint Episode n°54
    by Il Santo on 8 Settembre 2025 at 16:22

    Oggi ascoltiamo: Johnny Brunette Trio, Bad Brains, Von Masoch, The Sons of Hercules, Nations on Fire, The Cannibals, The Flowers, The Crawdaddys, Thee Hypnotics, Man or Astro-Man, No Trend, The Bad Beats, Das Klown, The Sore Losers, Dee Rangers, Witchdoctors

  • Hüsker Dü, in arrivo un box set dal vivo
    by Reverend Shit-Man on 6 Settembre 2025 at 20:30

    Continua l’opera meritoria della Numero Group, label specializzata in ristampe e restaurazioni tra gli archivi di band fondamentali del post–hardcore americano degli anni Novanta (Karate, Unwound, Codeine e altre) e in generale di altre formazioni indie rock, con l’obiettivo di ridare vita e pubblicare chicche inedite e altre registazioni perdute o dimenticate, o mai pubblicate.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »