The Morningside – Yellow

I moscoviti The Morningside hanno alle spalle una storia già abbastanza significativa, e questo Yellow è già il loro quarto full length in circa un decennio d’attività.

Come altre realtà inizialmente dedite al death doom, anche questa band si è progressivamente spostata verso lidi prossimi al post metal, senza comunque smarrire radici che affondano solidamente nella musica del destino.
Infatti, dopo un inizio all’insegna di sonorità liquide, quasi a voler andare a creare un’ipotetica summa tra Alcest e Cure, As a Pilgrim presenta un chitarrismo efficace, dalla riconoscibile matrice “paradiselostiana”, e questo sarà fondamentalmente il leit motiv di un disco nel quale la melodia viene costantemente messa in primo piano, relegando le ruvidezze al solo screaming usato con parsimonia da Igor Nikitin.
Ottima anche Out Of Nest e decisamente di livello eccelso Depot Only, traccia che vede i The Morningside esibire con competenza e brillantezza tutte le sfumature del loro sound.
…Then He Walked chiude questo buonissimo disco esibendo i passaggi più rallentati e strettamente connessi al doom, così come lo intendiamo solitamente, ma in realtà l’operato di questi musicisti ha quale unico filo conduttore una malinconia che si manifesta in maniera lieve e cangiante.
Detto, infine, che il concept dell’album è indirettamente collegato al libro di Vonnegut “Mattatoio n.5”, non si può che apprezzare l’operato di questa band che continua, un po’ sottotraccia, a sfornare da un decennio lavori di pregevole fattura meritevoli sicuramente di una maggiore attenzione, a partire magari proprio da Yellow.

Tracklist:
1. To the Last Point…
2. As a Pilgrim
3. Out of Nest
4. Missing Day
5. Depot Only
6. Clocks
7. …Then He Walked

Line-up:
Ilya Egorychev – Bass
Sergey Chelyadinov – Guitars
Igor Nikitin – Vocals, Guitars
Boris Sergeev – Drums

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • GINO and the GOONS – s/t
    by Reverend Shit-Man on 12 Settembre 2025 at 20:00

    Come avrebbero suonato i Ramones se, invece di Joey Ramone, al microfono ci fosse stato Johnny Thunders? E’ la domanda che, diverse volte, si è posto chi vi scrive, mentre ascoltava il nuovo (e sesto complessivo) album, omonimo, degli statunitensi Gino and the Goons – uscito quest’anno su Slovenly Recordings – perché è esattamente l’incastro

  • Sir Petrol Evil design
    by Massimo Argo on 12 Settembre 2025 at 14:06

    Sir Petrol Evil design, un debutto molto notevole, un viaggio diverso e frastagliato, mai scontato e sempre bellissimo, dentro di noi e dentro il sé.

  • Múm Finally We Are No One
    by Gabriella Capraro on 11 Settembre 2025 at 17:46

    Múm Finally We Are No One, pubblicato dalla FatCat Records nel 2002, è un emblematico esempio di come la trasformazione, alle volte, rappresenta una dolce e rivoluzionaria evoluzione.

  • Zatokrev Bring mirrors to the surface
    by Massimo Argo on 11 Settembre 2025 at 14:29

    Dopo dieci anni da “Silk Spiders Underwater…” tornano gli svizzeri Zatokrev con un disco che pulsa fortissimo, un piccolo capolavoro di post metal e post hardcore

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »