The Wounded Kings – Visions In Bone

Steve Mills ha deciso di chiudere la storia ultra decennale dei suoi The Wounded Kings regalando agli appassionati ancora un ultimo guizzo di classe, all’insegna di un doom che, pur restando nei solchi della tradizione, ha sempre rifuggito la banalità e le soluzioni scontate.

Visions In Bone, quasi a voler chiudere idealmente il cerchio, vede il ritorno in formazione dell’altro fondatore, il cantante George Birch, che negli ultimi due full length era stato rimpiazzato da Sharie Neyland; proprio la sua evocativa voce da sacerdotessa aveva senz’altro reso più peculiare il sound della band inglese, che si andava così ad inserire in quel filone del genere con voce femminile che vede quali massimi esponenti Jex Thoth, Blood Ceremony e The Devil’s Blood, rendendolo forse meno appetibile agli appassionati del genere nella sia versione più ortodossa.
Quest’ultimo lavoro chiaramente, con l’apporto di una timbrica classica come quella di Birch, normalizza per così dire la situazione senza che l’esito finale appaia comunque inferiore a In the Chapel of the Black Hand e Consolamentum, riprendendo ed ampliando il discorso intrapreso nel decennio scorso con Embrace of the Narrow House e The Shadow Over Atlantis.
Visions In Bone si rivela pertanto il migliore dei possibili canti del cigno, con un Mills ispirato a regalare momenti di grande lirismo con la sua chitarra, che trova il suo sfogo nel finale di quasi tutti i cinque lunghi brani.
In particolare, appaiono stupefacenti gli ultimi cinque minuti della traccia d’apertura, Beast, vero e proprio manuale del doom da consultarsi alla bisogna, assieme all’intensa Vultures e alla conclusiva Vanishing Sea, che proprio in virtù del suo magnifico incedere lascia non pochi rimpianti per la fine di un percorso lungo e costellato di lavori di assoluta qualità.
Francamente non conosco i motivi che hanno spinto Steve Mills a chiudere la storia della sua creatura, c’è solo da augurarsi che, al contrario, la sua carriera continui, in qualsiasi altra forma o configurazione, perchè di musicisti di simile spessore ce ne è sempre un gran bisogno.

Tracklist:
1. Beast
2. Vultures
3. Kingdom
4. Bleeding Sky
5. Vanishing Sea

Line-up:
George Birch – Vocals, Guitars, Keyboards, Piano, Songwriting, Lyrics
Steve Mills – Guitars, Songwriting, Lyrics
Myke Heath – Drums
Alex Kearney – Bass

THE WOUNDED KINGS – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

  • The Saint & la Bestemmia present: Adventure with the Saint Episode n°54
    by Il Santo on 8 Settembre 2025 at 16:22

    Oggi ascoltiamo: Johnny Brunette Trio, Bad Brains, Von Masoch, The Sons of Hercules, Nations on Fire, The Cannibals, The Flowers, The Crawdaddys, Thee Hypnotics, Man or Astro-Man, No Trend, The Bad Beats, Das Klown, The Sore Losers, Dee Rangers, Witchdoctors

  • Hüsker Dü, in arrivo un box set dal vivo
    by Reverend Shit-Man on 6 Settembre 2025 at 20:30

    Continua l’opera meritoria della Numero Group, label specializzata in ristampe e restaurazioni tra gli archivi di band fondamentali del post–hardcore americano degli anni Novanta (Karate, Unwound, Codeine e altre) e in generale di altre formazioni indie rock, con l’obiettivo di ridare vita e pubblicare chicche inedite e altre registazioni perdute o dimenticate, o mai pubblicate.

  • Rebirth – Nastyville … Il rock è una fenice!
    by Claudio Frandina on 5 Settembre 2025 at 17:44

    Correte subito ad ascoltare il singolo di spinta “Rockin' Through The Night”, pezzo che miscela il sound più nuovo con basi classiche del rock, e seguite i ragazzi sui social per rimanere aggiornati.....

  • Malvos – In the mood
    by Massimo Argo on 5 Settembre 2025 at 9:37

    Per anni ci siamo e ci hanno detto che da grandi ( meglio, da vecchi) ci saremmo scordati i Ramones, i Misfits e il punk rock, e invece siamo ancora qui ad ascoltare bellissimi dischi come questo.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »